Semplicemente un capolavoro della filmografia horror.tutto fin dall'inizio ci cala in una atmosfera agitata, inquietante e ansiogena che ci attanaglia fino alla fine.
ottima la scelta (e per niente banale, come ritengono alcuni) di non mostrare mai e di farci solo immaginare.la macchina da presa diviene il veicolo primario del terrore nel momento in cui perde la sua naturale funzione di "farci vedere" e le immagini (sempre costruite superbamente; una per tutte la sequenza della m.d.p. capovolta che inquadra in un primo piano sonny) nell'impersonare il male, sono marcate da evoluzioni cinetiche e dalla colonna sonora (splendidamente creata per sottolineare l'atmosfera inquietante del film).
assolutamente credibili gli interpreti che divengono mezzo di diffusione del male per la loro reticenza o ipocrisia nei confronti della religione (addirittura la madre dice di voler pregare senza riuscire a farsi uscire le parole di bocca).il vero protagonista del film resta il male nel suo farsi strada, trovando terreno fertile, in coloro che rinnegano o si allontanano dalla religione e dalla chiesa.ma anche la chiesa ha la sua colpa nel rendersi sorda ai richiami ripetuti dei suoi figli (per ripetute volte patricia cerca aiuto e trova solo porte chiuse; ma anche il padre spirituale, dopo aver compreso, deve battersi contro l'ottusità imperante degli ecclesiastici dei "piani alti").
effettivamente il film, nella seconda parte, si ispira molto a "l'esorcista" (ma bisogna vedere se ciò non fosse originario intento del regista). comunque damiani riesce a rendere il plot molto più movimentato del precedente e molto più attuale. "l'esorcista" a trent'anni di distanza risulta totalmente datato e quasi comico; "amityville possession" rimane in assoluto il più terrificante e ben costruito film horror di tutti i tempi.
Diretto (curiosamente) da Damiani,il film non fa onore al regista.Atmosfere e sequenze copiate dall'"Esorcista" senza fantasia,e senza lontanamente sfiorare l'intensita' del film di Friedkin.Il genere non e' nelle corde del regista,il film e' piatto e monocorde.
Sarò brve: amo questo film! Nonostante mi renda conto che è ben lungi dall'essere un capolavoro, lo considero comunque un ottimo horror. La recitazione non è affatto dilentattesca, (come afferma qualcuno), la tensione non ha momenti di cedimeto e, quel che più conta, è un film genuinamete disturbante. Quello che molti dovrebbero capire è che un film horror, per essere davvero tale, non deve necessariamente brillare per originalità, ma deve saper creare un senso persistente di inquietudine nello spettatore. Nessun film (pseudo)horror di oggi può neppure lontanamente competere con questa pellicola del 1982, ancora figlia di un cinema di genere (sia italiano che americano) che oggi si è totalmente estinto, a favore di una tecnologia digitale sterile ed inespressiva. Bè, credo di essermi dilungato anche troppo, ma spero (nella mia presunzione) di avervi indotto a riflettere con queste mie considerazioni.