Divinamente demoniaco; iconoclasta. Fassbinder scatena
un vortice di emozioni, gesti, testi. Querelle, centro
del tifone, compie tutti i peccati, e li trasmuta in
inevitabili virtù.
la linea Celine-Genet-Fassbinder trova in querelle la sua veta più alta in termini di resa e tempistica del racconto.l'atmosfera teatrale colloca la vicenda in una sorta di mondo delle idee, dove la virile omosessualità dei personaggi diventa segno di qualcosa d'altro, come una vocazione all'abisso connaturata anche nella anime belle, negli alfieri e pedoni dello status quo.Grandissimo franco nero e struggente la lotta - danza dei coltelli dei due fratelli nel porto di Brest. insieme a Dante e Dylan Thomas, l'opera da portarsi dietro per sopravvivere all'era della non consapevolezza.
Ecco un vero film..nato con la F maiuscola...un capolavoro,nonchè testamento di un grande regista tedesco,Fassbinder...che a 20 anni di distanza dalla sua uscita scandalizza e provoca ancora...attori(Davis e Moreau in prima linea) ottimi a descrivere il calvario e la discesa all`inferno di Querelle,giovane marinaio che finisce in un giro di droga,sesso e violenza...un film che profuma di sudore,alcool,sperma e sangue,che non puo non scioccare,non puo lasciare indifferenti,ma solo testimoni di un calvario e di una società votata alla corruzione e alla depravazione...un film per adulti,con sequenze esplicitissime.Da vedere,rivedere,conservare e amare.Fassbinder entra nei corpi e nel loro cervello,mostra il marcio e l`innocenza che vi è dentro,non ha paura di sporcare i suoi attori,di colorarli con le tonalità rosse del sangue e della passione.OTTIMO
E' uno dei pochi film che non mi stanco di rivedere, ci scopro sempre qualcosa di nuovo, una parte di rwf vicino a terminare la sua ricerca. un viaggio nel torbido, il torbido della mente umana, di chi cerca di riconoscersi nel mondo, cerca la perfezione, la sintesi tra se' e cio' che lo circonda. certo non eroi borghesi, non ci sono famiglie con figli e il papà che porta a casa lo stipendio, sono personaggi che si riconoscono non nel ruolo che hanno nella società ma nel come si presentano, nono con la sua figura imponente al banco del "la feria", mario inquietante, sempre ripreso di lato, il fratello robert, che passa il tempo (non scorrono giorni, nel film, ma tempo immutabile, percorso mentale e non reale) con una ormai quasi sessantenne jeanne moreau, una realtà decadente in cui querelle porta la sua ricerca vera di un senso.
querelle non è un film sui rapporti umani o sull'amore querelle è un film su querelle: tutto quanto ruota intorno al protagonista ed al suo percorso. Il libro da cui è tratto rasenta la perfezione, il film è molto bello ma se ci buttiamo nelmanierismo, facciamolo completamente: capisco che la visione possa risultare un pò lenta è stato girato in un teatro e pezzi della scenografia e colori sono rappresentazioni di stati d'animo. ma il gioco fra i personaggi è un pò falsto e le dinamiche non si capiscono bene: Gil, il ragazzo che sta prendendo la stessa strada di querelle, è interpretato da un attore troppo adulto e così non ha senso e poi a parte la performance canora che fa venire la pelle d'oca, Lisianne è un pò "fuori fuoco". Lisianne è donna e già per questo è un elemento di contrasto, ma non è una cosa positiva come ad esempio nei film di marco Ferreri dove la donna è vita e salvezza, Lisianne è umana, troppo umana. io credo che il centro della trama sia proprio lei che non capisce l'amore fraterno, che non capisce le dinamiche dell'amore al punto da crdere che le scazzottate e i sorrisi di jo e robert abbiano qualcosa di sessuale e che i due possano al fine gnerare un figlio.
quando querelle va a trovare gil, nel momento in cui lo bacia passa in secondo piano anche il fatto che lo sta per tradire ed i suoi pensieri e rimorsi che di solito lo assalgono sono distratti dalla passione; credo che sia questo il tema centrale di querelle: l'amore fine a sè stesso che non serve al piacere fisico che non serve a generare (anche prchè i personaggi sono TUTTI uomini e l'unica donna è troppo vecchia) ma serve a generare la vita attraverso il contatto umano.