Anche se meno conosciuto rispetto ad un apocalypse now o un full metal jacket,questo film rientra di diritto fra le migliori pellicole che trattano il delicato tema del vietnam.Robin Williams è straordinario,e per collegarmi al commento senza senso di gloria poco più sotto,se volete un film d'azione sul vietnam vedetevi mission in action di chuck norris,mentre se invece volete vedere un film che tratta del vietnam senza necessariamente vedere combattimenti,good morning vietnam è il film che fa per voi.
Ecco un'altra faccia della spedizione in Vietnam: quella non proprio dei soldati, ma dei loro informatori ufficiali. Adrian Cronauer - Robin Williams è uno di questi. L'aviere-DJ dovrebbe allettare la truppa con qualche innocua canzoncina e informarla dei (censuratissimi) bollettini, ma fa di più: li bombarda di pezzi scatenati, è ironico e dissacrante e soprattutto ama la trasparenza. Naturalmente è boicottato dai suoi superiori: guai, a mettere a repentaglio la concentrazione dei militari! Levinson ce l'ha dunque fatta: dopo i tiepidi successi dei film passati (tra cui Il migliore con Redford), ecco un ottimo prodotto che fa ridere, commuove e indigna col dovuto equilibrio. Giusta è anche la collocazione di uno come Robin Williams che finalmente trova spazio per poter dar sfogo alle proprie capacità di improvvisatore. Ma colpisce anche la sua ingenuità di fronte all'incomprensione che lo circonda. Qualsiasi sia la ragione, non ci si stupisce se l'ex Mork televisivo ha ottenuto una nomination all'Oscar. Altre note positive: 1) essere riusciti a ironizzare sul lucido controsenso della censura, 2) aver rotto la tradizione di riservare ai vietnamiti il solo ruolo di carnefici o vittime. Qui infatti i famigerati (o compatiti) musi gialli parlano, ridono, piangono, evitano di urlare e si innamorano. Come degli esseri umani. Almeno in questo si superano sia Cimino che Stone e Coppola.
Messaggio attualissimo a distanza di 16 anni.
Basta spostare lo scenario dal sud est asiatico al medio Oriente e le cose non cambiano:guerra, censura, impossibilità di stabilire normali rapporti umani, contrasto di culture,confusione (chi è il nemico?).
Un grande desiderio che gli uomini riescano finalmente a scoprire che musi gialli,sunniti,sciiti,cattolici, ebrei, americani si innamorano, si i***, giocano come tutti gli esseri umani.
Edoardo e pietro, 14 anni, Castelnuovo scrivia (AL).
Robin williams è probabilmente l'attore più ferocemente legato alla sua lingua, ed alle sue capacità interpretative. in good morning, vietnam arriva al massimo. è fantastico vedere il film sia in italiano che in inglese, per capire quanto sia intraducibile e indoppiabile il buon robin. nonostante l'impegno e la dedizione assoluta al lavoro, chi lo doppiò non riuscì a rendere omaggio alla grandezza di williams\cronauer. in quel fantastico venezia '88 vidi anche questo film, e ricordo che, dopo, ci mettemmo a seguire la conferenza stampa di robin williams sui televisori a circuito chiuso. bene, era lì che stava rifacendo il film... le battute, le gag, i riferimenti politici... giuro che c'era da schiattare dal ridere. levinson ha realizzato un gran film, ma senza williams sarebbe stata dura, rendere il personaggio. comunque, questo rimane uno dei più toccanti film sulla guerra degli ultimi vent'anni.
p.s.: dopo aver visto il film, good morning, vietnam alla robin williams divenne il saluto con alcuni amici, lì al palazzo del cinema. se qualcuno di loro scrive qui... lo saluto come allora.
goooood morniiiing vietnaaaammmm!!!!!
un film memorabile a suo modo, tagliato su misura per robin williams, che interpreta il personaggio magnificamente, sia nei momenti drammatici che in quelli comici. Anche se non si vedono battaglie e soldati al fronte, a mio avviso può rientrare tra i cinque migliori film sul vietnam...(insomma, secondo me per far capire la stupidità e l'inutilità di una guerra rendono piu due minuti di "what a wanderful world" con sotto flash di immagini cruente che due ore di battaglie splatter sanguinolente) a rendere il tutto ancora piu memorabile una colonna sonora da urlo.
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(9/10)
