Francamente sono stato sorpreso quando ho visto questo film.Mi ha preso e coinvolto subito.è stato meraviglioso era come se mi raccontasse nel profondo.Gli attori fantastici.Non solo Mimmo Calopresti infinitamente bravo perché ha reso credibile un personaggio veramente difficile da comprendere.Ma le donne sensualissime nel film.In particolare mi piace ricordare la Claudia Coli, il cui sguardo profondo delicato e anche sensuale può illuminare da solo l'intero film.
Mi sono sorpreso anche nel vedere tanti giudizi negativi.
Io penso sia dovuto a un massimo di tre motivi:
- pregiudizi nei riguardi della regista,che una donna poi col cognome Comencini possa fare un bel film...
- pregiudizi nei riguardi degli attori, francesi che parlano italiano ..la figlia di Mastroianni?
- delusione perché si aspettava una fedele trasposizione del libro...ma perché mai?
Allora ancora complimenti a tutti ed in particolare alla regista:Francesca Comencini.Bravissima
liberamente tratto da quale opera?!? questo non è propriamente definibile un film lento, piuttosto un'opera priva di carattere e del tutto scontata. il ritmo,la profondità, nonchè la professionalità degli attori e della regista rasentano una vertiginosa pochezza velleitaristica. ma io non voglio traviare nessuno, perciò vi invito vivamente a riscontrare la "veridicità" del mio giudizio. mi spiace ma non posso augurarvi buona visione. ps. immaginatevi critici cinematografici, solo così potrete giungere alla fine "dell'operetta"
Che abbia mai visto nel 2002. e se dico questo ce ne vuole. questa trasposizione dell'opera leteraria famosa, è davvero imbarazzante. non per lentezza, ma per tutto. gli attori, anzi l'attore principale è davvero scandaloso, e raccomandato se ha ricevuto la parte del protagonista (che si è fatto la comencini?); il tema delicato dell'amore è trattato con una tale superficialità da restare freddi (come se ti facessero vedere tua madre che se la fa con un cavallo), e a volte raggiunge apici che sfiorano beautiful... voto? darei un bell'immagginario, ma quello reale è -5. scusate, ma sero stellette si può??
E' eccessivamente lenta questa trasposizione ambiziosa dei più interessanti capitoli de "La coscienza di Zeno"; Fabrizio Rongione, il giovane innamorato di "Rosetta", fa a gara con la Mastroianni a chi ha più accento italo-francese, e mentre Toni Bertorelli appare poco e ancor meno parla, Mimmo Calopresti è da applaudire come regista più che come attore.
La Comencini ha secondo me esagerato nell'introspezione psicologica e quello che sorprende è il fatto che il film non supera gli 80 minuti nonostante sembri lunghissimo: ottima interpretazione di Claudia Coli nel ruolo di Alberta.
Ad influenzare molte produzioni cinematografiche recenti è purtroppo l'eredità lasciata dai grandi padri registi ai figli che per questo si sentono in dovere di partorire pellicole sovente insipide o noiose fino alla morte. E' questo il caso de "Le parole di mio padre" film che ho visto sempre per il David di Donatello: per cercare di fare un film troppo ben fatto, il film si è autodistrutto ed è divenuto noioso, decisamente noioso, tanto che la giuria ha giudicato con molta freddezza la produzione della Comencini che nel tentativo di seguire la falsa riga de "La coscienza di Zeno" ha dilaniato i nervi dello spettatore. Peccato, perchè si poteva davvero creare una storia senz'altro più avvincente con momenti di sollievo più duraturi e non confinati solo a pochi attimi della proiezione...