Adoro questo film. Non c'è esattamente un motivo, a volte accade, l'ho visto la prima volta e mi è rimasto dentro, una sorta di colpo di fulmine. La musica, la trama, i personaggi, tutto. Ho il dvd e l'ho rivisto spesso in diverse occasioni, e ogni volta riuscivo a coglierne un aspetto in più. Ottimo :)
È commovente ma allo stesso tempo molto, molto divertente! Il film parla di Will, un uomo egoista a cui non gli frega di niente e di nessuno oltre a sé stesso, che incontra un ragazzino, un po' sfigatello, che riuscirà a diventare il suo unico e vero amico e a fargli cambiare stile di vita. Presto Will si innamorerà per la prima volta e soffrirà per amore, (La cosa che più mi piace di questo film, sono i pensieri di Will che si sentono sempre di sottofondo, il tutto ovviamente perchè Will é interpretato dal grande attore Hugh Grant).
Non ho letto il libro... ma ho visto il film... e appena è finito mi sono commosso... le cose che mi resteranno di questo film... non sono i titoli di coda... e nemmeno i nomi degli attori... mi rimarrà la frase finale...
"Nessun uomo è un'isola", credo che sia il concetto che racchiude il vero significato del film... io l'ho preso come un consiglio che ci viene dato per la nostra vita...la verità spesso è dura...e facciamo di tutto per nasconderla pur di apparire "belli"... ma così facendo creiamo un vuoto attorno a noi. Se tutti gli adulti riuscissero a prendere esempio da ragazzini come "Marcus", oggi il mondo potrebbe ridurre le vittime della solitudine.
A me questo film è piaciuto. Sinceramente non capisco perchè alcuni abbiano criticato Huge Grant perchè recita sempre lo stesso ruolo, cioè il 40enne ancora bambino un po' latinb lover.. il perchè è ovvio: sa recitare bene la parte. ha una faccia da schiaffi adatta a queto tipo di ruolo. allora perchè John Malkovich recita sempre la parte del cattivo? perchè probabilmente ha la faccia da cattivo e lo sa recitare bene. Cmq secondo il mio parere chi non sa ridere, non sa apprezzare certi film.
Stupefacente leggere certi commenti negativi basati su una presunta ripetitività dei personaggi interpretati da Hugh Grant. Ciò dimostrando di non avere capito affatto che i pregi del film sono forse meno altisonanti del curriculum della star inglese ma sicuramente molto più importanti.
I pregi son più o meno gli stessi del bel romanzo di Hornby, che si sa, è uno dei più importanti scrittori degli ultimi decenni: lo sguardo ironico ma anche pieno di speranza sui rapporti interpersonali del mondo moderno, due anime che si incontrano, un ragazzo (Marcus) un uomo (Will), due mondi, culturalmente e socialmente così diversi che non potrebbero mai incontrarsi, eppure succede il miracolo e così, insieme, empaticamente, così come succedeva in High Fidelity e in How to be good, i due provano a migliorare le rispettive esistenze, lasciando alle spalle le inquiedutudini, quelle del ragazzo troppo precocemente cresciuto e del giovane uomo percivacemente superficiale e immaturo, che è appunto il vero ragazzo (about a boy) di cui si parla.... voto 10