Cavolo, e pensare che mi ero perso questo film, veramente bello! Azione ( noioso? ma dove? c'e' una lunga parte di contrattazione del riscatto, ma non annoia mai e l'azione non manca di certo...) e sentimenti, molto bravi come sempre i 2 protagonisti. Da vedere!
Ho finalmente deciso che Russel Crowe non è un grande attore, ma semplicemente un uomo molto pubblicizzato e sopravvalutato. Questa drastica ma meditata decisione l’ho presa mentre vedevo il finale di questo film, nella sequenza in cui l’auto di Meg Rayan ed il marito si allontana. Ecco allora una lunga inquadratura del faccione di Crowe. Nell’intenzione del regista credo vi sia la volontà di far esprimere un vortice di sentimenti contrastanti. La felicità di aver aiutato quella gente, l’amore impossibile per Meg, la consapevolezza di aver sacrificato tutto per quel tipo di professione… Insomma tutti questi contrasti interiori che dovrebbero fare la differenza tra la personalità di un Russel Crowe rispetto a quella di un Silvester Stallone. Il risultato è un espressione tra l’ebete piagnucoloso e il lobotomizzato, che mi ha indotto una sensazione di ilarità. Ho visto Beautifull Mind ed ho pensato che, infondo quel tipo di personaggio non fosse nelle sue corde e quindi fosse da apprezzare lo sforzo… Questo invece era proprio un personaggio alla “Gladiatore”, e lui era il solito burbero “pesce lesso”. Il film nel complesso è guardabile, certo bisogna trascurare ovvietà, banalità, luoghi comuni, tipici dei film d’azione di questo tipo. Le virili pacche sulla spalla, le frasi da machi, l’eroe che in un modo o nell’altro si deve “fare” la protagonista, i personaggi del tutto negativi o del tutto positivi, l’inverosimile generosità del protagonista che torna sui suoi passi ed accetta il “caso”, il dialogo surreale con “Marco” alla parata, il “collirio” magico che cura la sua cecità in dieci secondi, l’improbabile caricatura dell’”Abate Faria” (ma perché lo detenevano? Era una mascotte?)… e altre tonnellate di queste stupidità di cui è farcito il film. Quindi darei un 6 più al film e un “datti all’ippica” a Russel Crowe.
Ben ideato e diretto, con un cast di sicuro valore: atletico, bello e convincente Russel Crowe, bravi ed esperti David Caruso e David Morse, non sempre all'altezza Meg Ryan, però sempre carina e commovente.
Trama: Peter Bowman viene rapito dai ribelli di uno sperduto stato sudamericano. Terry Thorne, esperto negoziatore ed abile soldato, arriva in aiuto di Alice, la moglie di Peter. L'assicurazione però non paga e Terry è in un primo momento costretto a tornare in Inghilterra, ma poi torna, per rimorso, ma forse perché sta cominciando ad innamorarsi di Alice. La negoziazione però si blocca, Peter entando la fuga viene ferito ed allora a Terry non rimane che entrare in azione: con il collega Dino, che deve liberare un ostaggio francese, irrompono nel villaggio dei guerriglieri …
Questo film mi è piaciuto molto,lo trovo coinvolgente, un mix di azione e sentimento.Russel Crowe contribuisce a dare spessore al film, sicuramente un grande attore. E' anche un film di denuncia sul problema della droga e dei rapimenti nelle regioni del Centro America. Vi consiglio di guardarlo.
senza dubbio un bel film con una meg ryan sorprendentemente in forma e che comunque non ruba la scena agli altri attori. Lo stesso Crowe è funzionale al film senza esserne il mattatore e quello che quindi rimane è la storia, interessante anzichenò, e il regista fa il suo dovere architettando momenti spettacolari ad alta tensione ad altri più riflessivi (il famigerato flirt fra i due). Questi ultimi risultano essere il vero punto debole del film che comunque merita una sufficenza piena.