E la psicanalisi entrò nel cinema di hitchcock...la doppia identità di norman bates (anthony perkins),portò il maestro ad affrontare il tema del travestitismo,davvero audace per l'epoca così come l'erotismo soffuso che si respira in molte scene.film sottile ma anche estremamente "popolare".le scene dei 2 omicidi (quasi 3),sono davvero memorabili e trasportano di peso questo film nella storia del cinema.magistrale,inquietante,fondamentale la colonna sonora.
...dietro la facciata del thriller capostipite di un'intero genere, si nasconde molto di più;"psycho" è un film dall'immenso potere evocativo, un saggio sul cinema inteso come arte della visione(e dell'emozione) ed una fiaba nera, claustrofobica e "malata". la cosa impressionante è la sua modernità, soprattutto nel miscuglio tra dramma e ironia tragica, opera di successo commerciale e toni sperimentali, apparente realismo e semplicità nella messa in scena, nonchè estrema profondità e "circolarità"da incubo senza ritorno che rimane a fine proiezione. la perfezione "cristallizzata" delle sequenze rende l'occhio del regista distaccato, freddo e tagliente; al contrario, i personaggi soffrono....solitudine ed incapacità di comunicare (vedere il bellissimo dialogo tra norman e marion)sono la vera essenza emotiva di un film costruito sulla "negazione"(dei rapporti umani, del sesso e della felicità, in primis)...I primi piani sono continui e spietati, gli sguardi si moltiplicano: c'è bisogno di spiarsi ed osservarsi ossessivamente per capire il "nemico" che abbiamo davanti....diffidenza e sospetto;.... i personaggi che indagano (integrati nella società) sono volutamente vuoti come marionette, i due tormentati protagonisti (norman, marion)sono invece svuotati da ciò che li circonda, sono vittime. l'arte registica ed autoriale di hitchcock raggiunge qui una delle sue vette inarrivabili; la superba fotografia in bianco e nero, il cast perfetto e la musica di herrmann arricchiscono a dismisura un'opera che ha dato una svolta a tutta la storia del cinema, un film che non ha età e che ha definitivamente chiarito il fatto di come la "forma" di un film possa egregiamente costituire il suo contenuto....
E' così: chi ha visto prima il film originale trova questo remake inferiore, viceversa chi invece ha visto per la prima volta la versione a colori non può non trovarla entusiasmante, ed avere le stesse emozioni provate da chi per primo ha visto la versione originale. L'intenzione è quella di creare un fotocopia a colori e attuale (1998), non di modificare il capolavoro che va tutto attribuito al genio di Hitchcock. Per me, dopo aver visto questo film, nessun altra scena potrà mai scioccare di più.
un grandissimo film, che oltre alle innovazioni apportate al genere thriller, è anche uno splendido saggio sulla solitudine, e sul dramma dei rapporti umani(vedere i dialoghi bellissimi tra l'impacciato norman e la "colpevole" marion....toccante e perfetto. uno stracult!
una sinfonia x lo sguardo, un cupo e spietato ritratto della pazzia come "rifugio" da una società fredda e calcolatrice, che misura tutto(anche gli affetti) col denaro. una pietra miliare della storia del cinema, profondo ed esteticamente esaltante; stilizzato e asciutto, come un incubo.