Terribile! Forti della recensione letta su Filmup, ingenuamente ed imprudentemente, siamo andati a vedere questo incredibile film. E' stato difficile rimanere in sala fino al termine della proiezione. Non ci è mai scappato un sorriso, nè altre emozioni,se non noia e disgusto. Forse d'estate è d'obbligo spingere dei film che non valgono niente? Non vedo a quale categoria di persone possa essere destinato un film così insulso... Donatella e Luciano (53 anni - Torino)
Sinceramente mi è piaciuto (sono però riuscito a vederlo solo ora in DVD) e concordo con l'opinione del sito. In particolare Puff è la perfetta caricatura di tanti pseudointellettuali nostrani, "belli" di giorno e squallidi di notte e Nathan concentra in sè tutte le psicosi e le ipocrisie dell'uomo moderno. Bello anche il finale, che francamente non mi sarei aspettato!
altra perla di questo regista magnifico. Lo consiglio a tutti per la sua originalità. Surreale e poetico. Una commedia amara che farà riflettere e sorridere.
Questo è uno di quei (rari) film che hanno molto da dire. Sulla società, sull’uomo, sulla natura e sulla libertà in generale. Nathan è uno scienziato freddo e razionale, bloccato nelle sue emozioni e ossessionato dal progetto di insegnare il bon ton a dei topolini da laboratorio.
Lyla, la sua ragazza, è un’animalista innamorata della natura, ma ha un segreto che tiene nascosto a Nathan per paura di essere rifiutata: ha il corpo ricoperto di peli animaleschi, ed è perciò costretta a radersi via quotidianamente.
Insieme i due si imbattono in Puff, “uomo-scimmia” (interpretato dal bravissimo Rhys Ifans) allevato e poi abbandonato nella foresta, lontano dalla civiltà. Nathan lo costringerà a tornare nella civiltà e con la scusa del reinserimento ne fa un fenomeno da laboratorio. Inoltre, interverrà a sconvolgere i già delicati equilibri tra Lyla e Nathan la dolce assistente francese di quest’ultimo…
Una sceneggiatura geniale e significativa degna del miglior Charlie Kaufman, densa di riflessioni sulla natura dell’uomo appunto, sempre pronto a limitare la libertà altrui per subordinarla ai propri deliri. E’ anche una critica alla società umana, che facendo leva sui bisogni naturali (nella fattispecie il bisogno di essere amata per Lyla, il bisogno di accoppiarsi per Puff) impone le proprie regole, in qualche caso aberranti, in qualche caso disumane, e pretende di farle passare come unica via possibile.
Unica via se non possibile, comunque irreversibile, come dimostra Puff, che da Nathan, assieme alla cultura, alla parola e al gusto finisce per apprendere anche la doppiezza, l’ipocrisia e la falsità, la capacità di approfittarsi della situazione in cui è stato costretto e a cui non sa più rinunciare.
E’ una metafora semplice e allo stesso tempo geniale, narrata in modo surreale, a tratti, e diretta in modo magistrale dall’estrosa fantasia visiva di Gondry.
Un cast di attori molto bravi per un film profondo, convincente e anche molto, molto divertente.
L'ho scoperto scavando nella filmografia di Rhys Ifans, memore di altre commedie comiche recitate da questo personaggio. Sarà la casualità, ma sono rimasto ancora una volta sorpreso in positivo. Nella sua semplicità ed ironia questo film fa riflettere!!!