Ho letto qualche opinione qua e là, dopo aver visto il film e sono molto amareggiato perche buona parte del pubblico maschile gli si è in un certo qual modo schierata contro. il film è un'indagine sul mondo della donna, che dovrebbe tornare utile non solo alle donne ma anche agli uomini, perchè in una società dove tra esseri umani ci si capisce sempre meno, un film come questo "apre il cuore e la mente". purtroppo per molte lesbiche, come per molto omosessuali, c'è ancora la difficoltà ad accettarsi. ed è allucinante perchè siamo nel 21° secolo. ma vi rendete conto? ragazzi, signori, è allucinante. ognuno deve poter essere ciò che è! abbattiamola questa ignoranza. etero,lesbo,gay....siamo tutti esseri umani. e questo film trasmette chiaramente questo messaggio. perchè se non siamo chi siamo possiamo soffrire fino all'esasperazione e l'esasperazione ha portato la protagonista al gesto estremo finale, per nulla patetico, quanto invece umano, poichè ogni essere umano è fragile, soprattutto in una fase delicata come l'adolescenza. e a chi scrive "amore corrisposto = morte, messaggio sbagliato" io rispondo che in un film come questo ci può stare. come lo era in "romeo e giulietta". la mancanza di libertà d'amare nelle creature più sensibili e più fragili può portare a gesti estremi. allora, invece di criticare, di fare razzismo, di vivere nell'ignoranza e nella meschinita' penso sia ora di diventare tutti un po' più coscienti e intelligenti, più evoluti e più umani e iniziare a vivere per quello che siamo. sono etero? vivo da etero ma rispetto i gay e le lesbiche perchè hanno i nostri stessi diritti ed evidenzio: vergogna a chi ancora non li accetta o li deride. molto bella e significativa la frase "non siamo due lesbiche, siamo poli e tori che si amano". ecco, di nuovo la difficoltà ad accettarsi che si contrappone però al desiderio di amarsi, senza riconoscersi in un'etichetta, ma semplicemente seguendo l'istinto, il cuore. bel film, girato bene, brave le protagoniste e lo consiglio a tutte le persone intelligenti e sensibili.
Film sicuramente dai temi interessanti e originali ma che potevano essere sviluppati meglio, rimanendo in superficie non mi ha toccato e coinvolto molto.
Si salva la fotografia, e l'attrice che interpreta Pauline. Per il resto molto scontato e banale. Il messaggio del film è estramamente labile, della serie "o sei amato o ti uccidi".
Questo film mi ha davvero colpito al cuore e il pensare che il problema dell'accettazione dell'omosessualità lo si viva anche al di fuori della pellicola, mi ha fatto sentire un'ulteriore e gravosa fitta a quel muscolo senza comando. La durezza di un mondo chiuso nei suoi conformismi e nella paura del "diverso", riesce a distruggere anche il sentimento profondo dell'amore che, latitante, si nasconde per non cadere prigioniero dei pregiudizi. Pauly, amazzone dell’amore, che con coraggio vuole e cerca la libertà di viverlo. Forte e fragile Pauly, privata di ciò a cui più teneva, cerca di riprenderselo, sfiora l'impossibile, ma non riesce a coglierlo e, ormai consapevole di non poter riavere quel che è perduto, vinta dal dolore, si lancia nel vuoto. Pauly, simbolo dell’altro amore, quello vero, potente, unico, pronto a sfidare tutto e tutti. Tory icona di un amore ugualmente forte, ma paradossalmente incapace di superare le barriere e regalarsi totalmente. Due amori che non possono incontrarsi, in un certo senso sconfitti dalla crudezza della vita. Forse si dovrebbe in certi casi imparare a chiudere occhi e orecchie per non sentire il peso delle parole e degli sguardi della gente e ascoltarsi, ascoltarsi dentro. Alcune volte, come scrisse la Tamaro in altro contesto, basterebbe andare dove ci porta il cuore, lo strumento più forte per abbattere questi muri duri come il marmo che s’innalzano nella mente di tanti, troppi, che non comprendono come l’amore sia semplicemente amore indipendentemente da tutto.