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Il posto delle fragole

Opinioni presenti: 8
Media Voto: Media Voto: 10 (10/10)

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apolavoro Immortale

(10/10) Voto 10di 10

Non solamente un Film, ma un'opera d'arte a 360°. E' un Capolavoro Immortale ed una pietra miliare della storia del Cinema. Senza alcun dubbio è tra i miei 15 film preferiti in assoluto.



Filippo, 32 anni, Bagheria (PA).




stupendo...magistrale...eterno...

(10/10) Voto 10di 10

Le tre parole con le quali ho intitolato la mia recensione dovrebbero fornire subito l'idea generale che mi sono fatto guardando questo film...e che incoronano ingmar bergman come uno dei più intelligenti e complicati maestri che il cinema abbia conosciuto. ho usato il termine "complicato" perchè questo capolavoro rappresenta un tipo di cinema non facilmente comprensibile e che richiede un certa "applicazione" del proprio cervello per comprenderlo appieno a apprezzarne il fascino(ragion per cui non ci si aspetti di vedere un opera di bergman in stile "pop corn e coca cola"come se si stesse guardando un action-movie,e lo stesso discorso vale,ad esempio,per maestri come luis bunuel o s.kubrick). premesso questo importante particolare,posso dire con assoluta certezza,che questo film si porta addosso molteplici significati e molteplici chiavi di lettura non tanto ideologica quanto soprattutto psicologica. questo film è,contemporaneamente,un film sulla coscienza,un film sull'anima,un film sulla memoria...un film che scava nell'passato e nelle coscienze degli uomini(in questo caso,l'anziano isak borg)e ne riporta alla luce egoismi e rimorsi con una rarissima forza visiva e inquietante,tanto che,a tratti,si potrebbe addirittura definire surreale e somigliante allo stile di certi film di bunuel(da notare,appunto,la bellissima parte dell'incubo iniziale per le strade vuote del paese)anche se, forse,bergman si spinge addirittura oltre lo stile surrealista e si getta in una profonda analisi non tanto di un singolo uomo,quanto di tutti gli uomini. la fusione tra il presente e i ricordi del passato è praticamente perfetta e tutti i personaggi sono assolutamente "amalgamati"con questo autentico "labirinto della coscienza e dell'anima" di 91 minuti... e,secondo me,è difficile trovare altre definizioni...stupendo...magistrale...eterno...



Alessandro, 19 anni, Umbria (PG).




...grazie bergman...

(10/10) Voto 10di 10

Sono contenta di vedere che tra le tante recensioni di film, diciamo così, da multisala, ci siano anche film come "Il posto delle fragole"...ed è un peccato che registi come Bergman non vengano passati neanche in tv...Ho visto questo film tre volte, la prima volta studiando alcune sequenze in particolare (per un esame)...e credevo di sapere tutto sui significati, etc...poi riguardandolo per altre due volte, ogni volta, scoprivo cose nuove...fantastica la sequenza del sogno iniziale, l'intreccio di inquadrature oblique e orizzontali (che danno il senso del chiuso e dell'aperto), per non parlare di Sjostrom...eccezionale!!! Un'artista anche davanti alla macchina da presa!...starei qui ore a parlare di questo film...e di tutti gli altri film di bergman che meritano di essere visti nel loro insieme...Grazie Ingmar...con le tue storie mi hai fatto sognare, emozionare, e riflettere!!!



Alice, 21 anni, Verona.




Uno dei migliori film della storia del cinema!

(10/10) Voto 10di 10

Quattro sole opinioni per un simile film! Trent'anni fa era considerato da molti la miglior pellicola mai girata, ma anche oggi non teme confronti. Paradossalmente mi sembra in concorrenza con "American Beauty", stupenda opera, ma di difficile comprensione per chi non conosca questo capolavoro degli anni 50. Non fatevi trarre in inganno. Non è la storia di un egoista che si converte improvvisamente alla generosità e alla spontaneità della vita. E'l'ultimo suo giorno sulla terra, ma il protagonista ricomincia a vivere semplicemente perchè incontra nuovamente la sua Sara! Sa bene che ora è "una simpatica vecchietta di 75 anni", ma lui l'ha sempre sognata come quella che si ritrova davanti, una adolescente che rappresenta la perfetta fusione tra spirito e materia, l'armonia che vorrebbe regnasse nell'Universo! La vita della ragazza è stata probabilmente peggiore di quella del Professore. "Fu una sciocca a sposare quel buono a nulla!" - afferma la madre di entrambi i fratelli. "Non c'è dubbio che sia innamorato di te...se ci penso bene!" - sono le agghiaccianti parole del futuro sposo. Insomma, non pensate che basti imitarla per essere felici! Tutto passa, le cose mutano, la sua amata gli sfugge e corre continuamente, ma poi c'è quell'ultima frase scherzosa di Sara: "Sei il grande amore della mia vita, oggi, domani, per tutta l'eternità!" Per lui è l'anello di congiuzione tra la vita(oggi) e la morte (domani e per tutta l'eternità). La fine del tempo gli appare un qualcosa di immutabile e sereno e può finalmente addormentarsi pacificato con se stesso e con il mondo! Non resta che citare qualche oggetto simbolico: gli orologi, gli occhiali, sigari, sigarette e pipe, lo specchio, l'acqua, le scarpe, i lacci e il tacco rotto, ecc. Tutto può essere comprensibile, con un po' di sforzo! E questo credo che dovrebbe sempre essere la regola, se non si vuole ingannare il pubblico con presuntuose fumisterie senza senso. Naturalmente, pur in un film così breve, ci sono ancora tantissime cose che ognuno può scoprire. Ad ogni visione avremo sempre da imparare!



Giuseppe, 51 anni, Uboldo (VA).




Grande Bergman

(10/10) Voto 10di 10

che dire? forse il più bel film del regista svedese: impeccabile dall'inizio alla fine. Bellissimo il surrealismo che si respira nella scena onirica iniziale, bellissimo e allo stesso tempo nostalgico il modo di descrivere la "doppia vita" del caro dottore che ha sacrificato la sua felicità sentimentale per la sua felicità professionale. il viaggio come tema centrale e metafora della vita che porta alla maturazione e alla presa di coscienza del protagonista che,a contatto con i tre giovani e con la moglie di suo figlio, si reca in una città per ricevere quello che sembra essere un nobel. Capisce dunque di aver fallito nei rapporti umani e nei sentimenti e spera quindi di veder realizzata, sotto questo punto di vista, quella del figlio. probabilmente il film racchiude degli aspetti autobiografici: non credo che sia un caso che il protagonista porti le sue stesse iniziali! non credo di essermi mai emozionato tanto davanti ad una pellicola: forse "A bout de souffle" di Godard ha avuto gli stessi effetti! il grande Bergman ha saputo entrare nella testa del protagonista e leggere con la cinepresa la sua psicologia e la sua vita!



Gianluca, 21 anni, Frattocchie (RM).





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