Non vorrei rovinare la suspense a chi ancora non ha visto il film, ma la cosa migliore del libro, e cioè il fatto che non si tratta di un virus mortale, e che il virus è già stato messo in circolazione, non uccidendo, bensì rendendo (solamente) sterile un terzo della popolazione maschile mondiale, nel film viene dimenticato per lasciar posto ad un finale normale e banale. Insomma, la miglior trovata di Brown nel film non trova spazio. Sono poi moltissime altre le differenze rispetto all'opera scritta, differenze che spesso non hanno alcuna giustificazione di difficoltà scenografica. Mi chiedo se i produttori cinematografici abbiano davvero letto e compreso il libro. L'interpretazione di tutti gli attori è comunque eccellente.
Non è un grande horror e nemmeno suspiria se dobbiamo dire la verità lo è.Comunque rispetto al suo precedente lavoro qui c'è ancora piu confusione e tolta qualche scena interessante il resto è decisamente mediocre
Penso che inferno sia davvero un capolavoro visivo, quasi al pari del generalmente più apprezzato suspiria. ho letto qui che molti altri opinionisti hanno trovato il film senza senso o pochissimo spiegabile: "che cosa c'entra quella scena?" "che cosa significa quel personaggio?" ebbene: nel 1980 dario argento era ancora un genio del cinema con tutto il suo leggendario talento intatto e non l'assurdo regista che è diventato oggi e fantasma di se stesso, capace solo di girare una delusione totale dopo l'altra(la terza madre è da oscar per la bruttezza e insulsaggine!)e con inferno ci ha donato un affresco irripetibile sul male con tutto il suo orrore e la sua assurdità come si evince da molte scene del film che apparentemente (solo per gli ingenui) sembrano inspiegabili. il film ci mostra come il male (soprannaturale o meno) sia sempre fra noi e si sparga quasi come un venefico miasma proprio come si diffonde dai quartieri e dalle case maledette delle tre madri infernali. trovo inoltre meraviglioso l'uso del colore e della fotografia (quasi la stessa di suspiria)satura dei colori rosso e blu, volutamente esaltati dalla scelta di una particolare pellicola. lo sapevate che oggi, anche volendo non sarebbe più possibile realizzare questi film? le pellicole con queste caratteristiche non vengono più prodotte da molti anni e quindi dovremmo guardare film come questi pensando a lavori ormai irripetibili e assolutamente unici. perfetta è nel film anche la scelta degli attori come alida valli che non ha davvero bisogno di presentazioni, il grande gabriele lavia, veronica lazar (mater tenebrarum)o la straordinaria, sfolgorante bellezza di ania pieroni (craxi è stato un uomo fortunato in quei tempi!!) che interpreta la mater lachrimarum i cui occhi bellissimi e allo stesso tempo raggelanti ci regalano la più agghiacciante sequenza di uno sguardo femminile carico di malvagità della storia del cinema. massimo voto; un capolavoro.
Giovanni, 39 anni, Repubblica di San Marino (estero).
Film penoso e a tratti noioso, patos e tensione completamente assenti, scenografia degna di un teatrino della strada e colonna sonora in'ascoltabile.
Una gigantesca delusione di Dario Argento che non è riuscito a creare un seguito decente di Suspiria, ma si sa che tanto nelle trilogie il film migliore è sempre il primo
Un film deludente che lascia perplessi in molte scene, ad esempio quella in cui il venditore di hot dog ammazza kazanian. non si capisce cosa centri??? Inoltre ha molte similitudini con suspiria, una su tutte l incendio finale.
Non è certo facile creare una trilogia, nella quale i film sono vagamente collegati e pretendere sempre una buona riuscita, ma qui Argento ha sbagliato proprio l'impostazione.