Il film colpiva allora per la crudezza delle immagini tese ad evidenziare senza mezze misure, in particolare ai giovani, la tragedia vissuta dai drogati e le loro obbiettive gravissime difficoltà di vita e sopravvivenza.
Credo che il film non abbia perduto oggi la sua validità espressiva e dimostrativa sul problema.
Difficile dimenticare il senso di angoscia e di prigionia del male vissuto dai protagonisti.Le loro periodiche speranze ed illusioni di poter sempre uscire dal "buio" che così spesso invece non offre ritorno. Il disperato bisogno di aiuto da chi non è disponibile ad accordartelo o da chi ti offre, consapevole della tua estrema debolezza, la sola "soluzione" del ricatto nelle sue mille forme.
Un invito a vederlo e a farlo vedere per uno scopo moralmente meritevole : oggi in una società abituata a vedere immagini raccapriccianti (horror ecc.)per il solo "gusto"(?) del brivido (quasi come prova di stupido coraggio) dovremmo impegnarci di più sul problema e non temere di mostrare ai giovani come a causa di una piccola iniziale curiosità del "proibito"
("superficialità di comportamento") ci si possa senza più soluzione distruggere per sempre!
Il tutto alla ricerca "del niente"....
Il film ha il pregio di mostrare come possibile salvezza l'amore : e qui ha perfettamente ragione laddove consapevoli del suo alto valore lo rispettassimo con convinzione sempre, riconoscendone tutto il suo inestimabile valore.
Vera forza della vita, per l'aiuto che può dare per affrontare con coraggio i problemi dell'esistenza e per la capacità che ha di regalare a tutti profondi meravigliosi reali piaceri.
Calore, energia, dignità,realtà,compagnia profonda, vera intima amicizia da una parte.... solo polvere dall'altra.
8,5 a questo film pachiano, televisivo, senza un briciolo di logica e realismo???mah..
montaggio a dir poco scandaloso (sembrano mie riprese amatoriali..), le musiche noiosissime così come la trama squllida, scontata, vista e rivista, e poi christiane f. era veramente rincoj..
film, malgrado le apparenza, moralizzatore e bacchettone, che non sviluppa a fondo l'argomento ma lo ammonisce a priori, facendo letteralmente delle droghe, di tutta un erba un fascio!!
leggevo che quealcuno riportava di amore tossico, beh guardatevi quel film (di anni prima del su citato tra l'altro..)e capirete molte cose...
anche trainspotting è + realistico di questo "zoo" di animali deliranti.
Non posso credere ai miei occhi, un bell'8,5 per uno dei film + sopravvalutati dell'intero panoramica cinematografico.
trama assolutamente patetica, musiche inesistenti e dialoghi che si perdono tra il serio ed il comico;neanche l'intento "documentaristico" nonchè "sociologico" funziona come dovrebbe, anzi ti spinge, dopo circa un quarto d'ora di film, a scendere e cercare un pò di "roba"!!!
questo film è realistico quasi quanto una commedia di lino banfi!!!
in conclusione un bel buco nell'acqua che non potrà mai arrivare ai fasti di "amore tossico".
Agghiacciante documentazione sulla decadenza per eroina. Giovanissimi drogati sballottati fra effimere
speranze di redenzione ed inumane condizioni di vita.
Impossibile tacere la spietata bellezza di questo film, che trova nel suo svolgersi l'abbandono di
qualsiasi dimensione pietistica.
Peccato per il finale, un po' raffazzonato e frettoloso.
Trailer italiano (it) per Diabolik - Chi sei? (2023), un film di Antonio Manetti, Marco Manetti con Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea.