La casa dalle finestre che ridono.perfetto.
io,immagino,penso,sogno,fantastico,desidero,dealizzo,principalizzo,programmo,progetto,predefinisco,dico e scrivo che questo film diretto nel 1976 in un paesino ferrarese dell'emilia romagna da pupi avati ed interpretato da lino capolicchio sia:super,straordinario,sensazionale,stupefacente,strabiliante,sublime,splendente,stra,fantastico,fenomenale,grande,gigantesco,eroico,entsiasmante,epico,enorme,mitico,meraviglioso,mega,leggendaro,luminoso,lampeggaiante,abbagliante,affascinante,apocalitico,illumnato,inteligente,agile,veloce,forte,ottimo,ditinto,buono,bello,bravo,10000 in trama,10000 in narrazione,10000 in storia,10000 in grafica,10000 in musica,10000 in sonoro,10000 in interpretazione degli attori,10000 in regia,10000 in direzione del regista,10000 in produzione,10000 in pagamenti per il film,10000 in ricostruzione delle atmosfere locali,10000 in sceneggiatura,10000 in cast,10000 in set,10000 in tutto e tutti,in tutti e tutto,perfetto.perfetto.p-e-r-f-e-t-t-o.p-e-r-f-e-t-t-o..perfetto.perfetto.
la casa dalle finestre che ridono.perfetto.
grazie.perfetto.grazie.
Carlito, 50 anni, Little Italy - New York City - United State of America..
Può esser visto oggi,come tra 20 o 30 anni, ma non passerà mai di moda,perchè quando un'idea è brillante, vincente, quando la storia è forte,coinvolgente, quando la paura e l'angoscia non sono artefatte, e non c'è bisogno di sangue o effettacci macabri per colpire, un film così piacerà sempre.
Incolla alla poltrona, fa paura, soffoca,intriso com'è di personaggi malsani,omertosi,persone "normali" ma quasi tutti al limite del borderline, e forse anche oltre.
Il miglior film di Avati, Dario Argento se lo sogna di fare una cosa così.
Siamo arrivati al punto da fondare un club....il finale naturalmente lo conosciamo,ma una volta l'anno ci troviamo a rivederlo, e poi andiamo alla casa (che si trova sulla statale Romea) e c'è ancora,e ci beviamo sopra,alla salute di Buono Legnani.
Questo film non ha paura di nulla,ma fa paura a tutti,è insolito,ispirato,girato con quattro lire ma capace di coinvolgere,il finale però è il boom,non so se HItchcock nel 76 fosse ancora vivo,ma se l'avesse visto avrebbe detto"Ca**o,in tanti thriller che ho fatto perchè un'idea così non è venuta a me?"
Inarrivabile.
Nei film horror del grande maestro quello che prevale
a renderli pieni di mistero di angosciante attesa e di paura ipnotizante, sono i silenzi, i dialoghi sembrano usciti da un sogno terribile e gli attori sempre bravi, sembrano fare da cornice al racconto.
in questo film, poi, avati mescola mistero thriller e horror regalandoci un opera di genere eccezionale
senza tanti effetti speciali che quasi sempre finiscono per rendere un film cartone animato.
Finalmente ho visto questo film di culto che mi sono perso per parecchi anni. A parte un'inguenuità tipica del periodo nel montaggio e nei dialoghi, Pupi Avati è stato comunque molto bravo a creare tensione e mistero nel film ma la sceneggiatura mi sembra un pò "pretestuosa". o forse non ho compreso io bene tutta la storia. se in paese tutti sanno, capolicchio viene chiamato a "scoprire" l'affresco per cosa ? Poi, oltretutto nel finale, l'artista va a chiedere soccorso proprio al parroco, quando era palese che fosse coinvolto, visto che appena il giorno prima lo aveva visto con le scarpe sporche del terreno circostante la villa e lui per giustificarsi gli aveva detto che era stato alla villa per l'estrema unzione della signora, che invece prima l'artista aveva appena visto viva, vegeta e pimpante. Non lo so, in definitiva, forse un'occasione persa per fare un vero capolavoro, merita comunque lo status di "cult", non c'è dubbio. azzeccata la colonna sonora, di gobliniana ispirazione.