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La casa dalle finestre che ridono

Opinioni presenti: 102
Media Voto: Media Voto: 8 (8/10)

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Inarrivabile

(10/10) Voto 10di 10

Trentadue anni dopo è ancora il miglior thriller del cinema italiano,mica perchè è esente da difetti,ma perchè c'è una storia coinvolgente e il finale più imprevedibile della storia del cinema. pecca nella recitazione,in qualche lungaggine,in certe lentezze,ma che importa,l'idea di avati è fortissima e cancella anche i difetti,determinati anche dal budget ridicolo che avati aveva a disposizione per questo film,girato in un mese con 150 milioni qundo i filmacci con banfi e vitali ne costavano 500!! unico e imperdibile,come si fa a criticarlo? ma che film vedete?



Massimo d'arco, 44 anni, Arco di trento (TN).




la forza delle idee

(10/10) Voto 10di 10

Io me l'immagino il pupi avati,a ottobre,in un casolare ferrarese immerso nella nebbia discutere assieme ai suoi fidi attori (cavina,capolicchio), con la compagnia di un salame e una bottiglia di vino,con la trama del film gia'in testa,e l'intenzione di dimostrare come con le idee si possa fare un film indimenticabile,originale,volutamente lento ma assolutamente da mozzare il fiato.chi vi scrive non e' un amante dei film horror,odio quei film dove la tensione e' costruita,e' innaturale,dove tutto e'fatto in funzione di spaventare a qualunque costo. questo film e' eccezionale proprio perche'ambientato in un luogo normale,anzi ,dimesso,un paesino della campagna ferrarese dove l'evento piu' eccitante dell'anno e' la sagra del gnocco fritto...non vi e' nulla che faccia pensare quali terribili verita' nasconda la casa,ed e' inquietante il capir che tutti sanno,ma accettano l'orrore come una cosa assolutamente normale. sono pochi i film che mi hanno fatto realmente trasalire, cito il silenzio degli innocenti,the others,il villaggio dei dannati (versione b/n 1960),shining e ,quand'ero ragazzino la serie di belfagor,oggi in effetti decisamente datata. l'esorcista (scusatemi,saro'blasfemo) mi ha dato brividi allo yogurt,buoni ma scontati la casa 1 e 2,robert englund e'involontariamente comico... odio i film dove la palese mancanza di idee e' sostituita da sangue,budella e efferatezze varie. nel film di avati,fatto con quattro lire c'e' tutto cio' che serve per incollare lo spettatore alla poltrona,e il fatto che riesca, dopo 30 anni a spaventare ancora e'solo un merito. rispetto le opinioni di tutti,ma quei pochissimi che lo hanno denigrato hanno fornito magre e superficiali motivazioni del perche',oppure,e si puo' capire,sono troppo giovani per apprezzare un'opera di puro artigianato della paura,assolutamente non datato,anche se i dialoghi posssono in qualche frangente risentire dell'anzianita' del film. per me il miglior thriller italiano,entusiasti anche gli amici a cui l'ho fatto vedere. avati,dopo 30 anni, ce ne rifai un'altro cosi?



Massimo, 42 anni, Arco di trento (TN).




...

(8/10) Voto 8di 10

per massimo d'arco: sul giudizio del film siamo d'accordo, anche io l'ho trovato molto bello e in generale fatto abbastanza bene (ho già lasciato il commento) nonostante l'esiguità del budget, ma dire che ha il finale più imprevedibile della storia del cinema è scandaloso... anzi è sintomo di una scarsa cultura sui film che hanno i cosiddetti twist ending



Waffy, 20 anni, Bari.




Bel film made in italy

(8/10) Voto 8di 10

Ho un debole verso i film thriller/gialli con colpi di scena e, nonostante ciò, tra i thriller made in italy avevo visto solo "profondo rosso" di dario argento, sicuramente un grande film. Dopo aver letto qualche recensione positiva su "la casa dalle finestre che ridono", ho deciso di vederlo e devo dire che mi è piaciuto, soprattutto per la storia misteriosa e particolare e anche per l'ambientazione direi inusuale per un film del genere (la piccola città e le abitazioni rurali della padania). Il film in sè forse non ha la stessa tensione e gli stessi spargimenti di sangue di altri thriller/horror del giorno d'oggi (in tutto il film se non sbaglio ci sono solo 3 omicidi), ma il mistero che avvolge la vicenda e alcuni personaggi misteriosi hanno suscitato non poco la mia curiosità e il mio intuito nel capire quale fosse la verità. Il twist ending, che spesso troviamo in questo genere di film, è stato realizzato molto bene; ho visto tanti film con colpi di scena e finali a sorpresa, ma qui non sono riuscito a indovinare l'identità delle sorelle... avevo solo capito che nella vecchietta malata c'era qualcosa di strano, ma, dopo che stefano aveva scoperto che buono legnani era stato dichiarato "morto presunto", pensavo che questi si fosse cammuffato da vecchia malata per non destare sospetti. Gli attori mi hanno lasciato un pò perplesso (eccetto la ragazza, tra l'altro molto carina), soprattutto il protagonista che secondo me non si è dimostrato all'altezza: in alcuni momenti inespressivo, alcune espressioni vistosamente forzate e altre poco coerenti (es. quando trova francesca morta in soffitta prima si dispera, poi si avvicina alla ragazza con un volto indifferente...). Oltre a questo, un altro difetto riguarda alcune inquadrature, un pò traballanti (es. quando stefano corre verso il cadavere caduto dal balcone, l'inquadratura si muove non poco). Nel complesso il film è comunque molto bello ed è certamente migliore di molte porcherie piene di effetti speciali e con storie senza senso e banali che riempiono i cinema odierni. Per me vale 7,5... arrotondo per eccesso.



Waffy, 20 anni, Bari.




Fortemente sopravvalutato......

(1/10) Voto 1di 10

Io non so che film abbiano visto coloro che osannano ad un Pupi Avati ispirato, ad un capolavoro e via discorrendo. Io ho visto un film estremamente lento, con attori assolutamente poco credibili, situazioni tra il paradossale e il ridicolo; ve ne ricordo un paio che mi vengono in mente: la maestrina che ha visto il protagonista solo un paio di volte, lo fa entrare in casa a notte fonda (??!! senza sapere neanche come si chiama) e poi dice candidamente "io me ne vado a dormire" senza congedarlo verbalmente o perlomeno accompagnarlo alla porta di casa...oppure il protagonista che viene pugnalato al petto a tarda notte, si fa un bel sonnellino nel giardino della casa degli orrori e di buon mattino si sveglia e si fa un bel giretto in moto in cerca d'aiuto). La volontà di spaventare ci sarebbe pure, ma tutto annega in una noia mortale, in una recitazione spaesata, in una espressività approssimativa da "manichini", e in una trama veramente improvvisata. Alla fine è pure prevedibile (i colpi di scena sono altri! Avete mai visto "the others" o "il sesto senso" ? Quelli sono colpi di scena.) Insomma, non ne vale proprio la pena signori. Vedete qualcos'altro. Vorrei potergli dare uno zero, ma non l'hanno incluso tra le possibilità di voto.



Nicola, 36 anni, Bari (BA).





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