Questo film,che io ho rivisto diverse volte, voglio consigliarlo soprattutto ai miei coetanei, i giovani. Piantatela di vedere i film di Muccino e seguite pellicole che ripercorrono fatti di cronaca italiana; sono argomenti che ci riguardano tutti(che specialmente i giovani dovrebbero conoscere bene) e dei quali bisognerebbe parlare più spesso.Chi,infatti, guarderà questa pellicola, capirà bene perchè non è affatto vero che Pasolini fu ucciso per motivi a sfondo sessuale. Pier Paolo Pasolini era un uomo di cultura molto,troppo scomodo per la società; uno scrittore che si poneva perennemente domande sulle storture e le imperfezioni di questo Paese. E sentiva che il suo primo dovere era quello di affrontare(anche attraverso il linguaggio cinematografico)le tematiche più scottanti con il dovere di raccontare solo ed unicamente la verità. Gli scritti che ha rilasciato ne sono un'ampia testimonianza. Anche i suoi film: "Salò o le 120 giornate di Sodoma", il suo ultimo,coraggioso lavoro registico è una sorta di testamento professionale; è rimasto il suo finale,ed inascoltato, grido di rabbia verso quel fascismo culturale che,pur non apparendo esplicitamente, ogni giorno ci rende tutti vittime di spietati e potenti carnefici."Pasolini-un delitto italiano",quindi, tenta di offrire, sulla base di questi ed altri elementi,ma senza giudizi di parte, una chiave di lettura sui retroscena di quell'omicidio fitto di zone d'ombra. Forse(e credo che ve ne accorgerete se seguirete attentamente il film) potrebbe apparire "improbabile" l'ipotesi di un delitto ordinato nei cosiddetti piani alti del Potere; ma un fatto è certo: da onesto anticonformista, Pier Paolo rappresentava una voce d'opposizione contro un sistema fin troppo inquinato. Se osservate attentamente la scena del film in cui si vedono vere foto del regista seduto alla sua macchina da scrivere, e leggete molto bene ciò che esce scritto in sovrimpressione,potrete trovare una probabile "chiave di lettura" del movente dell'omicidio.Da seguire con attenzione anche la parte del film, tutta molto ben documentata,riguardante il processo al presunto assassino Pino Pelosi e,più d'ogni altra cosa, la ricostruzione della dinamica del delitto, offerta ai magistrati dal dottor Durano(interpretato sullo schermo dal bravo ed espressivo Massimo De Francovich). Dal punto di vista tecnico, il film è molto buono per le ricostruzioni storiche,la direzione degli attori principali e per la precisione cronologica degli avvenimenti. Ed è anche una sorta di sincero omaggio alla memoria del grande Pasolini, mai troppo ricordato: per questo e di tutto questo, ringrazio molto Marco Tullio Giordana. Questo suo film rimarrà nella memoria(o,almeno, per sempre nella mia).
Pasolini fa parte, oltre che alla ristretta cerchia degli scrittori italiani, della storia italiana. Questa pellicola racconta in modo oggettivo gli ultimi mesi di vita di Pasolini. Tutti bravi.