Posso solo dire belle parole di questo film: fresco,spontaneo,leggero. Non vuole essere per nulla un'opera rievocativa di un determinato periodo storico,ma vuole solamente raccontare il viaggio di tre ragazzi come tanti alla ricerca della felicità e della maturazione. Questo road movie con buone colonne sonore e ovviamente ricerca di paesaggi belli è ancora più godibile visto l'ottimo affiatamento dei tre attori che riescono ad entrare nella parte e a far loro i personaggi (su tutti a mio parere Andoni Gracia)in modo spontaneo e senza filtri. Non vedo anche il problema sollevato nella prima opinione per quanto rigarda i costumi che da soli non potrebbero dare l'essenza dell'epoca; ricordiamoci che il cinema è finzione è traslazione della realtà quindi bastano pochi dettagli (eskimo, due cavalli, ecc...) per entrare in un periodo che ormai non esiste più.
A parte questa piccola divagazione ripeto che posso solo parlar bene di una pellicola che oltre a far vedere una città bellissima come Lisbona riesce in modo semplice e diretto a non annoiare mai e a dare sempre qualche piccolo colpo di scena che rivitalizza la storia e che porta poi al gustoso finale che spiazza, ma che al contempo fa pensare.
Infine ovviamente c'è qualche piccola bruttura (la scena dei tre fermati al confine Spagna/Portogallo da un macchiettistico capo di polizia oppure il matrimonio anarchico fatto dal nonno del ragazzo portoghese) erano totalmente evitabili, ma è il prezzo che si deve pagare ad un film a mio parere ben fatto.
On the road movie de noantri, un giovane portoghese emigrato a Parigi riceve una telefonata il mattino di buon ora del 26 aprile 1974: la lunga dittatura e' finita. Subito in viaggio, sula 2CV del suo migliore amico, studente perdigiorno alla Sorbona e donnaiolo, naturalmente italianissimo e comunista fino al midollo (insomma, il classico rivoluzionario con i soldi di papa') e in compagnia di una parigina annoiata e ovviamante sinistrorsa. Un film che ha ben poco di avventuroso, propaganda politica banale e scontata, attori da parrocchia, regia molto artigianale. La ricostruzione dell'epoca e' forse l'unica cosa che si salva, molto relativamente
Un film dal quale mi sarei aspettata molto di più...
Molto leggero e poco originale,una sorta di "on the road" tratto dal libro dal quale prende il titolo,quasi come fosse una cosa forzata.
Davvero discutibile la bravura degli attori,come è stato già detto,poco espressivi...
Simpatico in qualche tratto,ma deludente...
La cosa più bella del film è forse l'ideale della rivoluzione e della libertà e senza dubbio la due cavalli...
giannini a parte, gli attori sembrano presi dal cottolengo, inespressivi e insipidi... per non parlare del resto del film, tanto scontato e banale, incapace di collocarsi o nella commedia o nell'avventura...
d'altronde quando c'è la rai in mezzo...
Mi parlarono male di questo film, dicendo che era privo di contenuti e fatto male...l'ho visto per caso, una sera in tv, stranamente non interrotto da pubblicità e devo essere sincero: l'ho trovato molto bello.
Il cast è interessante, giovani e belli gli attori, riescono a rappresentare il clima un pò illusorio degli anni '70 post moti. L'ambientazione merita anch'essa di nota...i paesaggi spagnoli, Bordoux di sera vista dalla strada e l'incredibile archittettura portoghese trasmettono in maniera fresca le sensazioni che si proverebbero a fare un viaggio del genere, colmo di speranze e sogni.
Non c'è stupido e stolto moralismo e la rappresentazione offre libera interpretazione o meglio libero giudizio sulla rivoluzione dei garofani; davvero un bel film.