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Heart of the sea - Le origini di Moby Dick

Opinioni presenti: 4
Media Voto: Media Voto: 4 (4/10)

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A me è piaciuto...

(10/10) Voto 10di 10

Il film mi è piaciuto, è la trasposizione di una storia vera, abbastanza fedele per quanto ho potuto verificare. Credo che renda bene la difficoltà e la precarietà dei balenieri, così come la spregiudicatezza degli armatori. Forse dieci è troppo, ma serve a bilanciare gli uno.



Massimo, 47 anni, Bari (BA).




in risposta a Tommaso

(5/10) Voto 5di 10

Non ho ancora visto il film ma mi ha veramente lasciato perplesso il commento di Tommaso. Siamo tutti d' accordo sul dolore inflitto ai poveri capodogli e tutto il resto, ma il commento è fuori luogo. Primo perchè il film parla di fatti storici, che piaccia o no, non è mica una storia inventata per osannare la correttezza di queste azioni. Secondo perchè questa faccenda delle povere balene da difendere a tutti i costi è frutto di una campagna di sensibilizzazione piuttosto ipocrita, per quanto giusta sia ben chiaro: piacerebbe vedere la stessa moralità nei confronti di tutti quegli animali allevati per farne cibo, divertimento per i bambini e chissà che altro. Vivessi tu a quei tempi te ne fregheresti alla grande delle balene. Nessun capodoglio è stato ucciso per girare il film :) mentre il salame o la bistecca che ti gusti nel piatto hanno comportato una morte reale, e i pezzi di animali finiscono ogni giorno nel tuo di stomaco... Moralismo spiccio il tuo.



Francis, 37 anni, Brescia (BS).




Anche no-

(1/10) Voto 1di 10

Visto ieri sera e non mi è piaciuto, in breve? Brutto. !!!!!SPOILER!!!! Neppure so da dove cominciare, forse la cosa più irritante è la caratterizzazione scialba del personaggi, a cominciare da Chase che è lo stereotipo del uomo di valore tutto d'un pezzo, sempre in camicia bianca semi sbottonata (sai sono l'uomo più sexi dell'anno..) un aspetto degno di un Harmony, ma di umili origini che ci vengono fatte pesare con appellativi tipo"campagnolo" non apprezzato dall'ambiente che lo circonda, Pollard , capisco si volesse dare l'idea del figlio di papà che occupa una posizione immeritatamente ma qui siamo nel ridicolo,da ostinatamente ordini che anche un bambino con il suo primo canotto capirebbe insensati, che ribadisce anche quando è palesemente nel torto, il momento in cui da la colpa alla sfortuna è imbarazzante. Nickerson , povero orfanello , altro noioso stereotipo, che considero singolarmente perché il fratello ed il loro rapporto praticamente sono inesistenti. Segue il seguente arco narrativo: mi imbarco vivo l'inferno, torno sulla terra ferma dopo essermi rimesso perfettamente in forma fisica e mentale dopo tre mesi di denutrizione e azioni orribili .Apro un albergo in cui mi ricordo tutta la mia vita ed allora inizio allora ad avere le giuste turbe dovute ai miei trascorsi. So che non sappiamo nulla degli anni che tra le due fasce temporali ma, ci viene fatto vedere che lui si riimbarca poco dopo alla faccia del trauma(..) Resto dell' equipaggio: Non pervenuto, notiamo che ci sono altre persone che muoiono tanto per tenere al sicuro i protagonisti. La fotografia visto l'uso spropositato di color correction per dare il tanto grazioso effetto "quadertto a tempera" non restituisce mai quel senso di sudicio e greve che ci si aspetterebbe da questo tipo di ambientazione\storia, e bagliori artefatti rendono poetici anche i momenti in cui si mangiano tra di loro. Chiudiamo il tutto con una trama prervedibilissima e che si adatterebbe a qualsiasi ambientazione , che ci può stare attenzione! Ma mai viene trattata in maniera diversa ed accattivante, con una gestione dei tempi che fa passare mesi ed anni senza farli sentire e facendo sviluppare i rapporti tra i personaggi senza alcuna motivazione se non qualche frase detta dalla voce narrante. Tanto si potrebbe ancora dire sulla regia che cambia registro continuamente, sui dialoghi o sulle continue strizzatine d'occhio al romanzo che tuttavia mai ne colgono lo spirito. Unica scena che ho apprezzato, quando il capodoglio spruzza sangue dallo sfiatatoio con i marinai che gioiscono, grottesca disturbante e poetica. Il resto è naufragio...



Biagio, 32 anni, salerno.




eroi killer

(1/10) Voto 1di 10

Non capisco perché si producano pellicole del genere,in fondo si narra la storia di un gruppo di assassini di balene innocenti..se ci lasciavano tutti la pelle ero più contento



tommaso, 38 anni, la spezia (sp).





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