Non si poteva replicare un capolavoro come il film precedente, ma questo Rises è la degna conclusione del Batman Nolaniano, un film epico in ogni immagine, quanto inquietante lo era il predecessore. Nolan ha creato ogni tassello durante tutto il film per arrivare al finale, aperto ma conclusivo... ognuno può essere Batman. Si arriva alla fine soddisfatti, siamo contenti di vedere il nostro eroe ormai sitemato e Gotham può contare sull'aiuto di un altro cavaliere!
L'applauso alla fine della proiezione è stato il momento più bello...
Sono passati otto anni da quando Bruce Wayne (Bale), per riportare armonia a Gotham City, si è addossato la colpa per i crimini del procuratore Harvey Dent. Wayne sta ancora riprendendosi dalla fatica fisica e psicologica dell'epica battaglia contro il Joker (interpretato dall'indimenticabile Heath Ledger). Lo scontro ha lasciato molte ferite aperte: anche con Alfred (Caine), il fidato e storico maggiordomo. Ma Wayne non può più permettersi di restare in isolamento, perché su Gotham incombe una nuova minaccia: si tratta di Bane, un genio corpulento, brutale e terrificante, con tanto di viso mascherato. Inoltre in città c'è anche Selina Kyle ovvero Catwoman (Hathaway) su di lei pesano molti pregiudizi, in tanti la ritengono una nemica storica di Batman dal fascino misterioso e ambiguo, ma Wayne sembra 'fidarsi' della bella Selina e la seduzione e l'attrazione fra di loro è palpabile. In questo ultimo capitolo, oltre a personaggi nuovi come Bane interpretato da Tom Hardy e Catwoman da Anne Hathaway, ritroviamo Liam Neeson nei panni di Ra's al Ghul, il capo della lega degli assassini che vede la razza umana come una sorta di errore biologico e conosciuto in Batman Begins. Gary Oldman è ancora il commissario Gordon mentre tra le new entry ci sono anche: Joseph Gordon-Levitt ovvero il poliziotto John Blake e Marion Cotillard che è Miranda Tate, membro del consiglio di amministrazione della Wayne Enterprises.