Non ci siamo proprio. Cominciamo dal recensore che ci fa credere che il protagonista vendicatore sia un "uomo per bene" "rispettoso della legge". In effetti questo non è assolutamente vero.....infatti è stato un dei più spietati killer (quelli che "fanno il lavoro sporco") su larga scala (uno "stratega")della CIA.
Il film pone in definitiva il problema di una giustizia "lassista" che lascia troppo spesso i criminali in circolazione per un insieme di lacci e lacciuoli legali. Viene quindi attaccato l'eccesso di garantismo che contraddistingue l'amministrazione della giustizia americana, tant'è che nel finale lo stesso procuratore legale (l'altro protagonista del film che "finalmente ha capito" come egli stesso dichiara) mette in piedi una giustizia fai da te "fregandosene" delle regole.
La morale è che si tende a giustificare qualsiasi comportamento che travalichi le regole giuridiche (che so io Abu Ghraib e le torture ecc. ecc.)quando è in discussione il "sistema amercicano" e perchè i cattivi sono comunque ben identificati. Peccato che nella realtà non sia sempre così.
Il film in conclusione fa il verso ai cicli di Rambo e di Saw e convince poco.
Bel film.Il finale tuttavia è la dimostrazione che la realtà non non
si può rappresentare.Da comunque diversi spunti di riflessione per coloro che desiderano una giustizia perfetta.
Ottimo inizio, bella prosecuzione e, purtroppo, solita banalità del finale "politically correct" tipico dei movies statunitensi; ed è un vero peccato... un finale più crudo, sul tipo di Slevin - Patto criminale per intenderci, sarebbe stato più in linea con il soggetto. La giustizia trionfa sempre (ma quella mostrata non è la vera giustizia in quanto un giudice invalidando una prova manda libero un criminale). La FOX dovrebbe capire che ne abbiamo abbastanza di finali "addomesticati" ad uso e consumo dei benpensanti, basta leggersi i romanzi "il socio" e "la giuria" di Grisham e confrontarli con i relativi movies per rendersene conto.
il film meriterebbe un 9 ma visto il finale 7 è sufficiente
butler lo avevo visto nei 300.un attore molto bravo ma un po' monocorde ma che,in questo film,rende bene l'idea dell'uomo ferito a morte nei suopi affetti piu' cari.la storia e' angosciante ma un po' stiracchiata.questo uomo era un genio ma se fosse stato uno di noi come si sarebbe sviluppata la storia?il finale e' un po' improvvisato e tendente all'inverosimile.lo si poteva curare meglio.comunque un bel film che come ho detto altre volte non mi ha fatto pensare alla mia vita e ai miei guai,quindi film riuscito.meditate gente meditate.
da quello che si legge sulle recensioni uno pensa al solito padre di famiglia che vuole farsi giustizia da se, sequestrando torturando un po' "il cattivo" e stop. Invece no... dopo un inizio che definire agghiacciante e' poco, scopri che dietro c'e' una mente eccelsa, un genio! Peccato tanto talento sia cosi mal riposto. il finale non mi ha convinto del tutto (il tunnel, ecc.) pero' ci sta. In ogni caso posso dire.. da tanto tempo non vedevo un film cosi avvincente.Un grande, grandissimo Jamie...