Virzì conferma ancora una volta con quest'opera di essere tra i pochissimi della sua generazione che hanno il coraggio (e l'ardire) di confrontarsi con la realtà dei propri tempi. E' chiarissima la metafora con l'oggi(testimoniata anche col "mi consenta" espresso da un personaggio),dove N è Berlusconi Silvio pluri Presidente del Consiglio italiano,il popolo adorante di Portoferraio è la massa di elettori elargenti ad ogni consultazione elettorale pacchi di voti al suindicato,la baronessa "mig***ta" simboleggiante il "tipo femminile" odierno che si lascia plagiare dal ricco e potente,infine il giovane letterato con pulsioni "tirannicide" rappresenta "ciò che non c'è" ma che l'autore "vede" nella sua immaginazione e nella "logica delle cose"...Da notare il personaggio del cattivo-buon maestro cui Antonutti dà il volto,egli muore così come ad esempio oggi si sono abbandonati ad una "morte civile" persone come Curcio,Negri,Sofri,etc.Il finale è triste anche per quell'arma re-impugnata dal giovane sulla tomba del suo "maitre a penser" come sola possibilità di riscatto dell'umanità umiliata,ma...d'altronde,sarebbe stato difficile immaginarne un altro. Sarà per un'altra volta?
Il film è senza dubbio piacevole e si caratterizza soprattutto per una scenografia ed una fotografia davvero eccellenti. Ho trovato convincenti anche le interpretazioni in dialetto toscano dei protagonisti, tutti molto bravi direi. Unica pecca, forse, è l'assenza di una trama vera e propria, una storia che di fatto non c'è! Ma Virzì è comunque bravo e poco invadente. Insomma, una pellicola godibile, un film piacevole anche se poco emozionante.
non male questo film di Virzì...semplice simpatico,bella fotografia e scorre abbastanza piacevolmente...e poi..Sabrina Impacciatore,ma quanto bella è!?!?!?dairei 10 solo per la sua presenza ma non sarebbe giusto.Un bel 7 però ci sta bene!
Dico subito quel che non mi è piaciuto: per tutto il primo tempo, la sceneggiatura non è molto fluida; è abbastanza pasticciata e spezzettata. Vabbe' che non vuole essere un film storico, ma un minimo di spiegazione ci poteva stare.
Però quando comincia a carburare, diventa un film godibilissimo.
Gli attori si sono impegnati al massimo delle loro possibilità e, due su tutti, Auteuil e Sabrina Impacciatore sono risultati, a mio avviso, i migliori.
Tutti gli altri sono ok, tranne la Inaudi (tornasse a fare Distretto, che è meglio), Elio Germano e la Bellucci che è... la solita Bellucci, non male ma neanche bene. Ceccherini poi ha dato quel tocco divertente alle scene.
Ottima la regia di Virzì, che si conferma uno dei migliori registi italiani. Anche l'ambientazione alla maniera antica (neanche un fondale al computer!) è ottima. Mi è piaciuta anche la scelta di far parlare gli attori in toscano (la Impacciatore se l'è cavata benissimo). Fotografia molto curata e ottime le musiche (grazie, direte voi, è il grande Ludovico Van!).
Insomma, a me, tranne la prima mezz'ora, è piaciuto. Da notare che il grande Daniel Auteuil ha recitato tutto il tempo in italiano: veramente bravo!
Insomma, da vedere sicuramente, anche se non è un film su Napoleone. La trama è completamente inventata e per nulla basata su fatti storici, se non in parte.
Certamente non una rilettura storica, alcuni passaggi piuttosto lenti e macchinosi, ma nel complesso merita la sufficienza per l'ottima interpretazione di almeno tre attori.
Un mostro sacro come Daniel Auteil, un ormai collaudato ed eccezionale Elio Germano, ed una strepitosa Sabrina
Impacciatore.
Nota negativa per Valerio Mastrandrea e il suo amico Massimo Ceccherini.
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(6.5/10)
