Ho noleggiato questo film perchè su filmup aveva una media molto superiore alla media. Dopo 30 minuti ho tolto il dvd dal player perchè è il peggior film che abbia visto negli ultimi 3 anni (lo batte solo super Kyashan).
Il film è di plastica, i personaggi sono di plastica, la sceneggiatura è di plastica. E parlo di quella plastica usa e getta, riciclata, dozzinale, opaca. L'unica, e dico l'unica scena degna di nota è quella iniziale, del filmino amatoriale, poi il film cade in un baratro banal-surreale che nulla ha a che vedere con l'accezione positiva del termine. A me donnie darko è piaciuto, questo però è stato un fiasco che dire colossale è dir poco, non fatevi troppe pippe mentali: il film non è stato trasmesso nelle sale perchè è terribile.
Southland Tales viaggia sulla stessa lunghezza d’onda di D.D. , ma è molto più confuso perché il regista in Darko ha potuto concentrasi sul protagonista e sulle conseguenze che creava; in S.T. il regista vuole amplificare i temi vissuti con DD disorientando lo spettatore, il quale prima si trova in uno stato di Curiosità, poi non capisce cosa sta accadendo e in men che non si dica si trova risucchiato in uno stato di abbandono del pensiero (come quando Donnie segue il fluido che lo porta alla pistola nella camera dei suoi genitori) aiutato da una musica seducente e lontana, come nei film di Lynch (e nell’ultima scena di Darko).
Il caos che c’è nel film è creato anche dalla inevitabile fattezza delle cose (è cosi che si muove il mondo), per questo lo spettatore si sente stanco di capire o seguire il film; “non esiste un vero Perché” come “Non esiste più Dio”. L’uomo è attirato da Cose dettate dal suo Inconscio o Istinto, come è attirato dal Water quando ha bisogno di andare da corpo (perché dopo gli piace la sensazione).
Il caos del mondo che viviamo: Sesso, Popolarità inconsapevole, Politica passiva, Ideali irrealizzabili, Energia pulita (incapace di creare ricchezza) ed Energia sporca (capace di creare le guerre), Soggetti Inconsapevoli e Stanchi di quello che hanno, incapaci di agire secondo coscienza.
Il film mostra la vera natura dell’uomo : un animale che ha la possibilità di cambiare il proprio presente con o senza consapevolezza ma che non può cambiare il proprio scopo: la distruzione di sé o dell’altro.
Le ultime parole di Madeline Frost e Krysta Kapowski “Boxer morira” “Noi non possiamo farci niente”; l’uomo è condannato alla sua finitezza, e la possibilità di avere una sorta di macchina del tempo non cambierà le cose, ma solo la modalità della sua morte.
L’introduzione del messia alla fine non è altro che un modo di creare una speranza inesistente, infatti il Mondo muore il 4 Luglio con le numerose bombe nucleari annientando qualsiasi modo di sopravvivere.
Un opera di certo contestata ma Giusta, giusta la fotografia e le inquadrature sempre non troppo vicine perché distanti dall’Uomo stesso (il quale non si riconosce) cosi come dal Narratore, Giuste le parole non sempre comprensibili ma necessarie per semplificare temi talmente vasti, attori in gamba ma mai troppo impersonificati da creare simpatia per quel o quel personaggio. Un risultato non trascurabile e di certo un opera Visionaria riprendendo temi del mitico Friedrich Nietzsche.
Sono anni che aspettavo che uscisse questo film e dopo donnie darko non poteva non confermarsi richard come un genio: southland tales è un capolavoro assoluto!
ci sarebbe troppo da scrivere è stupendo ad ogni scena... nonostante non sia uscito al cinema (immagino già per quale motivo) sono rimasto estasiato nel vedere che molta altra gente stia amando questo film... con un finale che non si è mai visto nella storia del cinema; un film così attuale che attraversa molti argomenti piccanti come la politica, il sesso, il petrolio e ti fanno ragionare... dio che film! 2012 stiamo arrivando e io ho già il cuore in mano....
A me non è sembrato così folle e incomprensibile Southland Tales, è molto intricato e pieno di elementi ma tutto viene spiegato passo per passo, la storia è lineare (anche cronologicamente) e alla fine la sua vastità di personaggi è il modo migliore che aveva Kelly per dare uno spaccato così chiaro di una L.A. alle soglie dell’apocalisse..è film corale che a mio avviso riesce ad essere molto chiaro nei suoi temi e incredibilmente suggestivo nella descrizione della sua immaginaria Los Angeles
Questo Southland Tales, opera seconda di Richard Kelly, è a mio avviso pienamente riuscito. Il regista ha grandi ambizioni, più sociologiche che esistenziali, nel rappresentare una Los Angeles alle soglie dell'apocalisse, raccontando un umanità pre-cyberpunk (favoloso il fatto che tutto è sempre registrato e proiettato su miriadi di schermi) ma assolutamente attuale, quasi una MTVgeneration di un prossimo futuro. La scelta di un tono spesso da commedia è la vera idea geniale di Kelly, che rinuncia molte volte a un tono serioso e autocompiaciuto che avrebbero reso il film stucchevole, eccessivamente intellettualoide e anche un po' spocchioso.. il mix di scene scanzonate (sempre comunque dense di significati e lungimiranti riflessioni), atmosfere sci-fi accattivanti, una favolosa colonna sonora che sembra uscita da un film di Gregg Araki (ad opera di Moby), una satira politica ghignante ma cattiva e infine un bellissimo finale catartico che non scade nel baracconesco rendono Southland Tales un...si, diciamolo...capolavoro.. e non mi metto a fare paragoni azzardati e dire quanto geniali siano alcune intuizioni, Kelly è giovane e si vede.. però ha saputo scegliere una strada non semplice, portandola fino alla fine con estro visionario e soprattutto tanta ironia, come dicevo l'elemento che più salva il film dal risultare eccessivamente ambizioso.
Regia e direzione degli attori sono molto superiori a Donnie Darko.
9/10