Non sono molti i films che riesco a vedere più volte, un pò per mancanza di tempo, un pò per la curiosità di vedere sempre qualcosa che mi sono perso o di nuovo! Ma questo è uno dei pochi che ogni tanto cerco di trovare il tempo di rivedere, perchè è un crescendo Rossiniano del cinema: qualcosa di spettacolare, sia a livello di sceneggiatura, sia di interpretazione dei 2/3 (conto anche il piccolo Danny DeVito...) attori. Massimo voto!
A mio giudizio la migliore commedia nera americana di tutti i tempi. Credo che il messaggio del regista-interprete Danny De Vito sia il pessimismo sulla felicità duratura dei matrimoni.Non si spiegherebbe diversamente il fatto che l'avvocato Oliver Rose e la bellissima bionda Barbara(conosciutisi per caso all'inizio degli anni '70)arrivino ai ferri corti senza una motivazione concreta dopo ben 17 anni di matrimonio, di amore soprattutto, e con due figli grandi.La scintilla negativa è innescata proprio da Barbara.La sua insofferenza si manifesta subito dopo l'arredamento del loro terzo, magnifico e definitivo appartamento:si è così impegnata nella costruzione di quella casa da averlo sentito come un lavoro che l'ha resa occupata ogni giorno della sua vita e che l'ha ricoperta di orgoglio e fierezza.Quando poi il marito viene colto da un malore improvviso rischiando di morire, il suo disadattamento coniugale cresce:il vedere Oliver di nuovo vivo la nausea addirittura;prova per lui un odio così feroce da volerlo quasi uccidere.Trai due inizia la guerra cui allude il titolo:prima piccole cattiverie e rivalità; poi insulti, umiliazioni reciproche, scontri fisici.Fino a trasformare la casa in un campo di battaglia,con tanto di porte e finestre sbarrate.Finale triste e amarissimo.Un film che lascia a bocca aperta:personalmente ciò che mi lascia sorpreso è il passaggio,tra i coniugi Rose, da un amore fortissimo ad un odio fortissimo.Gli scontri incrociati sono davvero animati da un crudele odio ed Oliver non può far altro che reagire con cattiveria alle cattiverie inflittegli da Barbara(il taglio dei tacchi delle scarpe è emblematico).Oliver e Barbara sono però soprattutto il simbolo di una società americana apparentemente civile che De Vito intende smascherare al vetriolo:il vero motivo della loro infinita contesa è la casa;molto grande, molto bella,molto preziosa.Ognuno dei due si sente nell'unico diritto di rivendicarla(lui per i soldi spesi per comprarla, lei per l'impegno profuso nel tirarla su).La proprietà privata è una questione di vita o di morte per gli americani:la difendono tenacemente pur rischiando di farsi uccidere.E così i due Rose fanno:la vera guerra non è per rivalità personali, ma per l'energica intenzione di non vedersi strappare la casa.Anche a costo di distruggerla,come difatti fanno anche.Il film diverte,indubbiamente:anche nei suoi momenti più velenosi conserva battute e situazioni esilaranti.Anzi tutto è perfettamente in equilibrio.Grande regia di De Vito, grandissimi Douglas e Turner(Kathleen è una donna molto affascinante).Difficile stabilire invece i motivi sentimentali che possono aver portato alla rottura dei Rose:hanno giocato di certo molto la voglia d'indipendenza di Barbara e l'essersi accorta che tutta quella agiatezza che per 17 anni l'ha circondata per lei è come senza senso.Un film sottovalutato.Per la realtà di oggi lo ritengo molto attuale.Smaschera la falsa civiltà di tutti noi dinanzi all'interesse privato.
Che bello!!! la mia attrice preferita contro l'ex star del telefilm "le strade di san francisco". risultato: catastrofico ed esilarante. dopo i due film della "pietra verde", torna il trio douglas/turner/de vito in un lungometraggio che non ti aspetti. cattivo, arcigno e pieno di colpi bassi, nonché ultimo successo commerciale di kathleen turner, "la guerra dei roses" è fra i film che più amo. ma sì, addio joan wilder e jack colton, benvenuti barbara e oliver rose, esseri abbietti e meschini, distanti mille miglia dalla coppietta stile "cuore e batticuore" della "pietra verde". prima dei "roses" non avevo mai visto una commedia nera senza happy end, ma dopo questa ho scoperto "l'onore dei prizzi", "serial mom - la signora ammazzatutti" e "il giardino delle vergini suicide", altri tre capolavori interpretati da kathleen turner, la regina dei film anni'80.