Con una serie di trovate semplici e dirette che ai distratti passano come battute comiche, gli autori hanno reso perfettamente le idee delle principali scuole del pensiero mistico, della conoscenza del mondo interiore di ogni uomo e di ogni tempo.
Qualche esempio.
La coperta usata per spiegare la trama che nell'universo collega ogni essere vivente ed ogni evento: tutto è collegato e vedere questo spiega il senso della vita (in contrapposizione con la visione del caos perenne).
Il sacco nero dentro il quale, al buio, è più facile vedere dentro se.
I maestri dei percorsi di consapevolezza che, pur insegnando gli strumenti per capire non li usano e si dividono tra loro scaricando sugli alievi i loro limiti.
Le persone che si mostrano brave, le migliori, in tutto per nascondersi le ferite interiori ed il fatto che non vogliono crescere me che se vengono portate a guardarsi crollano.
Colpirsi ripetutamente il volto con un pallone di gomma morbida per sperimentare "facilmente" uno stordimento-stuporoso simile alla beatitudine tipica dei massimi livelli di meditazione.
La scoperta che le ferite che abbiamo dentro sono nate da eventi della nostra infanzia che gli adulti non hanno nemmeno percepito perchè impreparati a farlo.
Inventare la figura del detectiv esistenziale per illustrare cosa facciamo, formalmente in modo scorretto, tutti noi con noi stessi quando iniziamo ad analizzarci o quando qualche altro ci spinge a farlo, quando male apprendiamo o male ci presentano le modalità della ricerca interiore.
Il film presenta tutto questo ed altro ancora, fra una risata e l'altra, senza essere pesante o saccente, senza voler portare lo spettatore ad analizzarsi. Il film propone tanti concetti che sono stati o che potranno essere parte della vita dello spettatore.
Forse è per questi contenuti che attori così attenti a valutare i copioni hanno partecipato al cast.
Sicuramente non è un film per tutti e devo ammettere che anche io ho fatto fatica a seguire tutte le nozioni filosofiche esistenziali che vengono sparate a raffica dai protagonisti,,,questo non vuol dire che non sia stato di mio gradimento,,ma solo che ,per chi non è esperto in materia ,una sola visione senza un'approfondimento delle teorie esposte può rappresentare un'ostacolo.Avrei cambiato una sola cosa del film ,il finale ,,,sarebbe stato meglio concludere la storia con la teoria che non esistono nè teorie nè risposte.
Questo film non è alla portata di tutti, perchè chi è troppo superficiale tende a giudicare le cose solo dall'apparenza con cui si mostrano (il film ai loro occhi appare una commediola), senza indagare all'interno del loro contenuto, smistando i messaggi nascosti (profonde riflessioni filosofiche). Io ho capito il messaggio principale, almeno è una mia interpretazione. IL messaggio è il concetto dell'interconessione tra gli esseri umani. Cioè, nonostante ci siano delle divisioni tra gli uomini con le classi sociali, con le etnie, che fanno apparire gli uomini diversi gli uni dagli altri, alla fine siamo tutti uguali, perchè siamo esseri umani, ed anche un Brad Stand,squallido affarista, dirigente senza scrupoli può diventare un Albert Markovski, attraversato da una crisi esistenziale e da una ricerca della verità ultima che regge l'universo. Inoltre è molto interessante il personaggio di Tommy, il nichilista per eccellenza, che ci fa riflettere sulle azioni autodistruttive che compie l'essere umano, noncurante delle possibili conseguenze che ne derivano. "Il 5% del cosmo è composto dagli stessi elementi che compongono l'essere umano", e "una volta che capisci che il mondo fa schifo, non hai niente da perdere e puoi fare qualsiasi cosa", sono alcune delle perle di saggezza nichiliste che ci svela il personaggio.
Il film è una metafora sulla ricerca esistenziale della verità, che viene compiuta attraverso delle fasi: prima di demolizione delle proprie convinzioni, poi di ricostruzione, con una nuova filosofia di vita, cioè quella dell'interconnessione tra gli esseri umani. Ci sarebbero molte altre cose da dire su questo splendido film, in conclusione vi riporto la frase della detective nichilista: "c'è chi è orfano della guerra civile, e chi è orfano dell'indifferenza".
Trama incomprensibile, accenni di filosofia forzata e banale (siete solo dei finti intellettualoidi voi che parlate bene, sono sicuro che siete i primi che non hanno capito un tubo, anche perchè è completamente privo di senso, quindi c'è poco da capire). Attori sprecati.
...film ke si rifà ad alcune teorie psicologiche nord americane tanto in voga anke nel nostro paese...
Nn un capolavoro, ma scorre via, lasciando anke dei buoni spunti di riflessione...
Nn certo x gli amanti dei Vanzina.