quando ero piccolo mi ricordavo solo di due bond, roger moore e timothy dalton. mettendo da parte la stima che ho per moore, dalton ha dato al suo bond un agressività che si era un pò persa negli anni. per me, ogni bond è figlio del suo tempo e dalton nella sua, seppur breve, carriera da agente segreto ha regalato una grandissima performance.
a questo film dò un bel 8!
Sono rimasto annichilito quando ho visto, su un importante sito riguardo a 007, un sondaggio che diceva che Timothy Dalton era il Bond più odiato:
Dalton è il mio Bond preferito perchè è il più normale, il più romantico e meno crudele e sadico degli 007.
Avete notato che in questo bel film fa solo 3 vittime (che oltretutto se l'erano andata a cercare!) eppure non c'è meno azione che negli altri episodi della serie! E' proprio emozionante la scena sulla rete piena di sacchi di oppio che penzola giù dall'aereo sopra la quale James Bond e Necros si accapigliano. Anche la scena della spaventosa morte dell'amico di 007 è abbastanza toccante; e tragica è la conseguenza della rabbia della spia in questa occasione (spaventa una mamma e un bambino e parla crudelmente con la sua povera biondina).
Maryam D'Abo non è particolarmente seducente comunque non è la classica oca coscia-lunga.
Jeroen Krabbè è un cattivo insolito: è terribilmente vigliacco, subdolo, bugiardo e estremamente abile nel trovare scuse. Joe Don Baker che interpreta Brad Whitaker è tutto il contrario aggressivo e meno furbo. Comunque sono bravi tutti e due (forse Krabbè un po' di più). Andreas Wisniewski alias Necros non ha una grande parte solo che è proprio cattivo: basta la sua faccia per capirlo. Gli altri personaggi sono discreti. John Glen ha composto un film ad alto livello d'azione, non esagerato in quanto a sesso e violenza, qualche trovata divertente e ambientazioni malinconiche in lande desolate dell'Afghanistan o posti tristi e freddi. Un film buono con bravissimi attori.
Il quarto bond regolare, più bravo di george lazemby, ma meno ironico di connery e moore, si chiama timothy dalton ed esordisce in questo "agente 007: zona pericolo" nel 1987, più costruito sulle performances di roger moore che sulla "faccia" dell'attore gallase. alcune situazioni comiche permangono, sopratutto nelle scene di lotta, però si nota un clima più serio dai film precedenti. bond dovrebbe eliminare un cecchino a bratislava, ma quando scopre che è una bella donna, kara, la risparmia. avrà contro un generale furbacchione, interpretato con ironia da jeroen krabbé, e un contrabbandiere d'armi americano, brad whitacker, interpretato con simpatia dal grassoccio joe don backer.
fra russia, austra e afghanistan, il nuovo bond se la cava alla meno peggio, finalmente a bordo, dopo ventidue anni, di una aston martin db 5 armata di missili e laser. la colonna sonora, "living daylights", forse la cosa più bella del film, è dei nordici a-ha, a quei tempi importanti quanto i duran duran. voto complessivo: sette.