Beh che dire... film molto bello, ti coinvolge pienamente nello stato pietoso di com'erano i collegi una volta; e pensare che non sono passati neanche 100 anni. Una volta l'infanzia era il periodo più brutto della vita e ora i bambini corrono spensieratamente e felicemente...
Questo film ci fa capire che ogni persona ha diritto ad essere trattata con umanità e rispetto della sua dignità. E questo vale in particolare per quei ragazzi che vivono situazioni difficili e rischiano perciò di essere emarginati. Il film, inoltre, ci insegna che le vere qualità e il valore di una persona non si misurano solo in base al successo ottenuto nella vita. Il prof. Mathieu è infatti un «musicista fallito» che deve accontentarsi di un modesto lavoro di «sorvegliante» in un collegio malfamato. Eppure riesce a svolgere un lavoro davvero "grande e nobile", facendo del bene ai ragazzi e soprattutto restituendo loro fiducia nelle proprie capacità, nei valori positivi e nella vita.
Il film "Les Choristes" in italiano tradotto con "I ragazzi del Coro" di Christophe Barratier, presenta come protagonista Clement Mathieu, musicista senza lavoro, che viene assunto come sorvegliante in un istituto di rieducazione per ragazzi con una complicata situazione. Dal nome dell'Istituto "Il fondo dello Stagno", si coglie la difficile situazione dei ragazzi. Mathieu scopre subito che il direttore dell'istituto Rachin è molto indifferente e severo nei confronti dei ragazzi e la sua regola è "Azione-Reazione". Mathieu, superata la diffidenza dei ragazzi, inizia ad avere con loro un rapporto di "conplicità" e, pian piano, riesce ad avvicinarsi a loro con il canto, fino a formare un vero e proprio Coro. In seguito ad un incendio nell'istituto, Rachin attribuisce la colpa a Mathieu, che viene licenziato.
Mathieu prese con sè un bambino orfano dell'istituto, e continuò a comporre musica.