A tutti i puristi, a tutti i santi della domenica, alle beghine e ai bigotti, forse un poco di Storia (quella vera) sarebbe il caso non dico di insegnarla, ma almeno di segnalarla.
Troppo cruento? Forse. Ma non dobbiamo dimenticare alcuni punti:
1) Le persone, 2000, anni orsono, non avevano la "cultura Cristiana" che abbiamo noi ora.
2) I sacerdoti ebrei erano terrorizzati dal perdere il loro potere. Non sarebbero arretrati di un millimetro e non navrebbero riunciato a nulla pur di difendere quel potere.
3) La Palestina era l'ultimo avamposto romano. e comunque era una cosiddetta "derstinazione punitiva". Ci andavano tutti coloro che, per evitare la forca a Roma, accettavano di farsi arruolare. Ma sitrattava di delinquenti comuni, psicopatici, stupratori ed assassini della peggior specie.
4) La violenza faceva totalmente parte della cultura romana. Fatta da conquistatori, militari e guerrafondai. Chiedere ai romeni (romeni, non romani) o meglio conosciuto come Daci, ciò che Traiano ha fatto per schiacciare la loro rivolta. Ed andatevela a vedere anche voi. Non conquisti tutto il modo conosciuto intrattenendo i nemici giocando a rubamazzo.
5) Lo staffile ed altre "squisitezze" facevano parte di tutta una gamma di punizioni anche più dure. La vera crocefissione era molto più dolorosa, cruenta, violenta e sofferente.
Film splatter? Nostro Signore Gesù Cristo ha sofferto ciò che ha sofferto per la salvezza derl genere umano. Dovremmo riflettere su questa sofferenza. Qualunque essa sia stata.
Una vera vergogna. Le persone non possono essere così cattive, men che meno gli ebrei che sono sempre stati un popolo generoso e colto...andatevi a guardare il Gesù di zeffirelli, quello sì che è fedele, con una crocifissione su di una impalcatura multipla e senza versare una sola goccia di sangue, mediante l'uso di appropriati chiodi sottili...qui invece un Gesù passivo, che si immola volontariamente. ..nessun uomo buono l'avrebbe fatto, è chiaro che così provochi e giustamente i sordati te menano...la nostra religione è invece fatta di amore, amore vero, di viaggi a medjugorie e a Lourdes quando necessitiamo di stare bene e fraternizzare, di tau al collo, schitarrate, benessere...certo non di sangue, umiliazioni, pazze preghiere per i cattivi...che poi è osceno far risorgere un uomo che esce dalla tomba nudo ma coi buchi ancora alle mani...ma che ti sei fumato? gibson vergognati, non guarderò mai più nulla di tuo!
Un film fatto con profondità, con serietà e professionalità. Non sono le pietre di Matera o le locations che fanno la differenza, ma la forza e l'aderenza alla storia, alla sofferenza enorme di quell'uomo appeso in Croce. Un grande lavoro che mostra l'uomo per ciò che è... Un plauso a Mel Gibson.
Si parla sostanzialmente di un film dove pigliano a corcate uno per tutta la durata del film, un film pieno di violenza inaudita e gratuita e troppa sofferenza e anche ingiustificata dal momento che il protagonista si sapeva sarebbe comunque resuscitato. Mi è sembrato di trovare delle analogie con la storia di Gesù Cristo, forse il film di Mel Gibson è ispirato a questo e da qui deriva il titolo "la passione di Cristo". Penso però che nella realtà le cose non siano andate esattamente in questo modo ma con questo non nego che sia esistito Gesù Cristo. Semplicemente penso che fosse un ragazzo normale come tutti gli altri che andava a vedere le partite, usciva con gli amici, faceva il fantacalcio e magari avrà anche avuto qualche scaramuccia con altri ragazzi per qualche ragazza. Ma da qui a dire che l'hanno crocifisso e sia resuscitato, da qui a dire che moltiplicava il pane e i pesci, da qui a dire che camminava sull'acqua, da qui a dire che era il figlio di Dio, da qui a dire che guariva i ciechi ce ne passa. Secondo me, e anche secondo Rubbèn, il personaggio in questione è esistito ma su di lui hanno raccontato e raccontano ancora oggi tantissime storie inventate solo per fare audience, per vendere magliette e braccialetti e per rubare alla gente con la scusa della religione. Meno Chiesa cattolica e più Dio in definitiva penso sia il messaggio che il film avrebbe dovuto fare filtrare ed invece non l'ha fatto per lasciare spazio a violenza ingiustificata. Per questo non gli dò la sufficienza
Trailer italiano (it) per Diabolik - Chi sei? (2023), un film di Antonio Manetti, Marco Manetti con Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea.