Sceneggiatura banale, uomini semplici visti come supereroi americani, stupida l'idea di far vedere il film attraverso gli occhi dell'unico agente donna perchè così si sminuizza il valore degli agenti uomini ma un lato positivo a questo film lo trovo: parlo della magistrale, sbalorditiva e straordinaria interpretazione ( da Oscar a mio avviso come miglior attore non protagonista) di Pino Insegno che in questo film mi ha fatto emozionare veramente.
Viva Borsellino e i suoi agenti ma quelli veri e non questi "attori" ( eccezion fatta per Insegno).
Insegno ha insegnato l'arte della recitazione a pupazzi come Brad Pitt e Tom Cruise. GRANDIOSO!!! ( VOTO 2 SOLO PER LA SUA INTERPRETAZIONE)
Il solito film annacquato su un argomento di stretta attualità.Buona l'idea di far rivivere questa tragedia attraverso gli occhi dell'unica donna-poliziotto della scorta.Ma decisamente scontate e prive della giusta carica di sensazioni le varie sequenze che compongono il film.Altra pecca il cast:Pino Insegno da apprezzare per il coraggio dimostrato a mettersi in discussione e interpretare un ruolo drammatico,ma francamente il suo campo è la comicità e,in questo film, si capisce.Gli altri interpreti appaiono secondo me molto scontati nel le interpretazioni e non si danno le giuste carature dei personaggi reali,oltre al fatto che non bucano il cosidetto "tubo catodico".Un film che per la sua riuscita si affida soltanto all'eco di sensazioni che ancora oggi provoca il solo ricordo di quegli anni.
Nel film viene messo in risalto il lato più patetico di questa tragedia nazionale. E'apprezzabile il tentativo di raccontare la vicenda attraverso gli occhi, le paure e le emozioni degli agenti della scorta ma trovo che sia stata data un'impostazione troppo da teleromanzo e molto superficiale. Mi chiedo poi se alcuni spunti come i tentativi d'indagine non autorizzata del nucleo scorta siano reali o frutto della fantasia dello sceneggiatore. Dalle cronache non ricordo fatti simili ma potrei anche sbagliarmi. Avrei inoltre curato maggiormente l'aspetto relativo alle parlate regionali di alcuni personaggi non siciliani quali l'agente triestino e la protagonista sarda. Trovo l'interpretazione dell'ispettore responsabile del nucleo scorta la più azzeccata e verace.
Una storia semplice (drammaticamente semplice) di uomini semplici che con coraggio hanno fatto il loro dovere fino in fondo: un film delicato che non ha messo in scena grandi intrighi (altri film hanno parlato egregiamente della storia di falcone e brsellino), ma ha ritratto la vita di uomini che hanno lavorato con coscienza e che per questo sono morti: borsellino prima di tutto, e la sua scorta, fatta di persone qualunque, ma straordinarie. si percepisce per tutto il film l'ineluttabilità del loro destino: per tutto il film si "tifa" per emanuela e per tutti gli altri, viene da gridare "scappate, andate via, prima che..." e eppure vanno avanti: e questo nel film secondo me viene messo bene in risalto.
non ho trovato così brutta la recitazione di pino insegno...forse siamo abituati a vederlo fare il comico e questo spiazza un po'...ma rivedendo il film questa sensazione scompare e lo si apprezza.
Un film che fa rivivere un brutto periodo della storia italiana, interpretato molto bene da tutti tranne che da pino insegno che non ha proprio la faccia da duro... da piangere quando muore emanuela loi.