il film non è certo un capolavoro, forse aveva bisogno di una mano registica più sicura o per lo meno più esperta. In effetti non era semplice riportare sullo schermo il libro di Trocchi, artista dropout ed alfiere della beat generation nella sua patria. Pollice su per Peter Mullan (ma io stravedo per l'attore) e per la rude Tilda Swinton (attrice già di per sè enigmatica); così così il volenteroso (ma non troppo) Ewan McGregor.
Il vero merito del film è quello se non altro di averci fatto conoscere Alexander Trocchi, amico di Guy Debord tra gli altri, un autore interessante. In sostanza operazioni come queste, sia pure non troppo riuscite, sono sempre benvenute
....quasi provo un po' di timore nello scrivere un'opinione negativa dopo i commenti eccezionali degli altri.
Un film a mio avviso lentissimo, non mi ha lasciato assolutamente nulla se non la voglia che finisse al più presto.
Mah...che dire, probabilmente non l'ho capito :)
Nel vedere il film ho avuto subito la sensazione di un film fuori dai soliti schemi, dove la distanza tra l'artista (regista o attore) e cio' che si vuole riprodurre e interpretare è ridotta all'osso a causa della intensa emozione che si vuole trasmettere.
E' vero che in alcuni tratti questa emozione fatica ad arrivare, ma in fondo non è così anche nella vita?
E poi la domanda che ci si pone fin dall'inzio e che rimane sospesa anche dopo la fine (chi è Adam?) non è metafora di molte domande che ognuno di noi si pone e che non trovano risposta?
Ammetto che non ho letto l'opera letteraria, ma prendo per buona l'accenno di chi lo ha fatto dicendo che è tipica della beat generation; ed è a loro che mi rivolgo: non è possibile che sapere chi è Adama non è un po come cercare di scoprire quando arriva Godot?
In sintesi i pregi di questo film sono il voler essere una vera e propria opera d'arte, utilizzando il linguaggio cinematografico per fare poesia e non solo un film, ed infine il non voler strizzare semplicemente l'occhio ne' al botteghino ne' all'intellettuale, ma mettersi in gioco fino in fondo.
I difetti risiedono nel fatto che non sempre si raggiunge l'obiettivo espresso sopra, ma piu' per immaturita' che per incapacita': troppo alto l'obiettivo e troppa poca la lucidita' nel perseguirlo.