Seguite attentamente lo svolgimento della vicenda e prestate attenzione ai numerosi simboli teologici / cristologici presenti... Il film parla del Padre... e della difficolta' di credere in Lui, di accettare il Suo apparente abbandono e il Suo inspiegabile "ritornare" solo per "tormentarci"... portandoci su strade che non comprendiamo...
Stupendo film!
Fotografia e attori protagonisti eccellenti. Cromatura drammatica e melanconica adatta perfettamente alla trama del film.Consigliato per i buon intenditori di film
..vado di fretta, per cui sarò più che lapidario...
ci tenevo a esprimere la mia opinione su 'Il Ritorno' in quanto a mio avviso opera prima degna di essere menzionata e assolutamente ricordata..
comprendo che possa non essere arrivato a qualcuno, lo comprendo pienamente, ma la grandezza di qst film risiede proprio nella sua illogicità, nei suoi lunghi silenzi, quanto mai assordanti, nelle sue sospensioni e nei suoi spazi eterei fuori dal tempo.
ottima la recitazione, e davvero interessante, nonchè foriera di buoni spunti di riflessione, la trama..
ps.lo sapevate che l'attore che interpreta il fratello maggiore è morto non appena terminate le riprese?
Noioso, vuoto e insensato. E' questa l'impressione che potrebbe emergere da una prima e superficiale lettura del film. Eppure mi ha tenuta incollata alla tv tutto il tempo, perchè era ovvio che dietro a quel vuoto apparente in realtà si celasse qualcosa di ben più profondo. L'ho visto e rivisto, studiato in ogni minimo dettaglio, mi ha colpito veramente tanto. Silenzi che trasmettono emozioni più forti delle parole. Luoghi surreali ma incredibilmente azzeccati. Azioni apparentemente incomprensibili ma incredibilmente profonde. Un film che lascia aperte più interpretazioni, un film che punta sulla riflessione, un film in cui le emozioni emergono da qualsiasi elemento. Un film che forse non tutti ameranno o sapranno apprezzare, ma che per qualcuno potrà valere tantissimo.
Un film alto, poetico, di una bellezza spiazzante, dove il non detto vale piu’ di tante parole. “vosvrascenie “ é il coraggioso sforzo di raccontare una storia vecchia come il mondo secondo prospettiva inedita, affidando il senso ultimo della comunicazione non alla narrazione, ma alla visione (essenza stessa del cinema) che riacquista in questo film tutta la sua potenza e insondabile profondità.
monicelli a venezia 2003 non si è sbagliato caro pietro,anzi il leone d’ oro è stato il primo di una lunga serie di premi e riconoscimenti assegnati dai critici di mezzo modo, americani compresi, al valore artistico di questa piccola grande opera prima.
c’è un disperato bisogno di film come questo, così lontano dagli stilemi di un cinema usa che a dispetto dei grandi numeri e salvo rare eccezioni( a caso,qualche buon titolo uscito negli ultimi 6-8 anni: buffalo ’66, memento,the beliver, happines, in parte magnolia), sta vivendo una lunga stagione di crisi creativa di cui banalità autoriali come scarface o carlito’s way, purtroppo stabilmente presenti nella top-ten di film up, ne sono un palese esempio.