ciprì e maresco hanno fatto ( bene ) un film più "accessibile" al pubblico. la loro poetica resta la stessa, e la seconda parte del secondo tempo, meno brillante, è il dazio pagato per questo intento. La speranza è che chi non li conosceva, dopo questo approccio, possa apprezzare anche i film precedenti, affinchè il loro cinema possa avere il tributo che merita.
Non ho parole per dirvi quanto stupido è apparso a me questa specie di film.Mai in 27 anni di mia esperienza cinematografica ho sperato in un black-out come quello del 28 settembre 2003!Un film veramente osceno!Datevi all'ippica!
Ieri al cinema Jolly di Palermo, dove c'erano anche Daniele Ciprì, Carista e l'attore che all'inizio de "Lo zio di Brooklyn" si toglie l'occhio di vetro, ho visto uno dei film più esilaranti e geniali mai prodotti. Durante tutto il primo tempo vi è stato uno scrosciare di applausi e di risate fragorose per le scene più esilaranti che purtroppo sono diminuite nel secondo tempo, nel quale compare un narratore che spiega i retroscena della vicenda portando un atmosfera leggermente meno comica. Il film è molto bello anche tecnicamente. L'idillio si raggiunge con la poesia delle scene di ballo dei prelati.
Da vedere assolutamente, non avete mai visto nulla del genere.
P.S.
Si sente tanto la mancanza di Francesco Tirone (il ciclista) e dei suoi bellissimi monologhi. Il film è a lui dedicato.
Oltraggioso, blasfemo, schifoso, basso. E' un film basato interamente sulla bassezza umana, per questo diverte. L'abbrutimento fisico ma soprattutto morale dei personaggi, così grottescamente esplicito, fa sentire lo spettatore una persona migliore, ma quello che conta di più è che fa ridere, se il vostro umorismo si sa adattare. Peccato che nel finale cada un po' di tono. Vale comunque la pena (perchè per qualcuno sarà sicuramente una pena) vederlo
questo film è semplicemente straordinario. Ripieno di tocchi di classe come i rimandi ai film precedenti e la satira pungente sulla chiesa. la scena + bella è quella della statua ke si toglie l'occhio nella sigla della trinacria