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Confessioni di una mente pericolosa

Opinioni presenti: 109
Media Voto: Media Voto: 6 (6/10)

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Diverso, spiazzante

(7/10) Voto 7di 10

Rivedere un film a qualche anno di distanza dalla prima volta può essere deludente. Non è questo il caso: il film è tutt'altro che scontato, anche se per farsene un'opinione bisognerebbe bypassare i primi 15-20 minuti, davvero non all'altezza, quasi autolesionistici. Poi le cose vanno meglio e si cominciano ad apprezzare la diversità e l'ironia, oltre all'ottima prova del protagonista, Sam Rockwell, davvero incontenibile e ben calato nel personaggio. In realtà l'ironia a volte è un po' a buon mercato, la psicologia dei protagonisti un po' troppo semplice e alcune riflessioni inconfondibilmente e irrimediabilmente "americane"... ma per essere la prima prova di Clooney come regista si vede che la stoffa c'è, e i margini di miglioramento pure. Rispetto ad alcune sue regie seguenti, affogate nella monotonia di un impegno un po' troppo esibito, questa risulta rilassata e nello stesso tempo coinvolgente. Il ruolo che si ritaglia George è un piacevole sorpresa, mentre convincono meno gli esiti di altri personaggi, come ad esempio la Roberts, che appare compressa nella parte e scivola nel caricatura, mentre la Barrymore, nel ruolo di Penny, appare molto più a suo agio e costruisce un personaggio ben caratterizzato, d'impatto sullo spettatore.



sara, 48 anni, milano (MI).




kaufmaniano

(8/10) Voto 8di 10

Confessions of a dangerous mind comincia dalla fine: siamo a New York, è il 1981, Charlie (Sam Rockwell) è asserragliato in una stanza d’albergo dove cerca protezione dal mondo circostante, nudo (vulnerabile), provato. Aldilà della porta, la presunta donna della sua vita gli ricorda che lo ama mentre lui le ricorda che è molto impegnato. Certo, impegnato a cercare di rimettere insieme i tasselli della sua esistenza cui fungerà da collante la stesura delle sue memorie. Attraverso una serie di flashback facciamo la sua conoscenza, quella di un ragazzo affamato di sesso e affetto che incappa in una collezione interminabile di grotteschi rifiuti sino a che, a Philadelphia, nel 1961, non incontra la ragazza giusta, Penny (una radiosa Julienne Moore). Charlie ha già composto una hit che imperversa alla radio tuttavia insegue il sogno di inventare il format di successo con cui sfondare nel mondo della televisione. Lo farà con "La corrida", "Il gioco delle coppie" e "Appuntamento al buio”, partoriti dalla sua fertile mente in concomitanza con lo svolgimento dell’attività di agente segreto della CIA. Solo l’eliminazione del lato oscuro maschile e femminile, emersi a causa della frustrazione per aver grossolanamente banalizzato i contenuti mediatici della televisione americana, riuscirà a far ricongiungere Charlie alla donna amata, chiudendo felicemente il cerchio della sua vita fino ad allora resa instabile dalla sua voracità di riconoscimento sociale. George Clooney dirige la storia riservandosi il ruolo di agente capo del protagonista e arricchendo la storia con camei di Brad Pitt e Matt Damon e con una Julia Roberts declinata in chiave dark cui fa’ da contrappunto il più umano killer Rutger Hauer. Una fotografia a tratti livida a tratti satura accompagna angolazioni di ripresa sghembe e stranianti che ricordano l’amico Soderbergh. In questa falsa autobiografia, rientra la pratica tipica dello sceneggiatore Charles Kaufman diinserire personaggi reali in situazioni fittizie, attività per la quale sembra avere una naturale e feconda predisposizione. I suoi continui capovolgimenti di identità, finzione e realtà continuano a stupire e a incantare sfiorando l’assurdo e il paradosso. Bello. Spiazzante. Kaufmananiano.



Sara, 30 anni, Bologna (BO).




Mah!

(6/10) Voto 6di 10

Un film davvero strano. Non eccelle ma consiglio di vederlo. Fra l'altro spettacolare la parte di Brad Pitt e Matt Damon...



Riccardo, 22 anni, Argelato (BO).




Fino ad ora il più bello di Clooney

(10/10) Voto 10di 10

Clooney come regista era una formula che onestamente mi entusiasmava poco, eppure devo dire che in questo film se l'è cavata egregiamente ritagliandosi tra l'altro un ruolo marginale molto ben interpretato. Questo suo primo film fino ad ora è secondo me il più riuscito, con senso dell'umorismo e più ritmo rispetto ad esempio al (seppure molto bello) "Good Night, and Good Luck". La biografia romanza di Chuck Barris, non so poi onestamente quanto vera possa essere, ma è sicuramente uno spasso immenso per lo spettatore... che vede accostato l'uomo che ha creato tanti dei giochi a premi che tutti conosciamo come "Il gioco delle coppie" o "La corrida" ad uno spietato agente "a contratto" con la C.i.a. che sfrutta il suo lavoro come copertura per commettere omicidi su commissione, a detta del personaggio di Clooney "vitali per reprimere l'ascesa del comunismo in tutto il globo". I personaggi sono davvero ben costruiti, a partire ovvio da Barris interpretato da un superlativo Sam Rockwell (che tra l'altro somiglia davvero al vero Barris)... oppure la scialba "prima donna" senza emozioni Maggie Gyllenhaal (pochi minuti per lei ma bravissima) a cui si contrappone la brillante e sbarazzina Drew Barrymore, che vive allegra con il produttore televisivo senza mai sospettare nulla della sua doppia vita. Il resto del cast è anch'esso di ottimo livello, una inedita e "cattivissima" Julia Roberts nel ruolo di femme fatale mangia-uomini e anche un piccolo cammeo di Rutger Hauer ("Ho visto cose che voi umani...") nei panni di un killer con l'hobby della fotografia. La fotografia ed il montaggio aiutano il film ad essere un'opera molto particolare, ovviamente indigesta a chi come nell'opinione di "Messi 17anni" va cercando un film tutto azione e sparatorie... forse è meglio in quel caso dirigersi su "Die Hard" o "X-Men" dove i dialoghi non superano i 30 secondi di durata ma anzi a parlare sono soprattutto gli effetti speciali computerizzati.



Enrico, 29 anni, Torino (TO).




Noiosissimo... Sconsigliato

(4/10) Voto 4di 10

Non mi aspettavo niente di che da questo film e infatti è stata una delusione. Non mi è piaciuto per niente, troppo noioso non sono riuscito nemmeno ad arrivare alla fine. C'è pochissima vera azione di Action Movie e nn è un film che ti tiene attaccato allo schermo ma addirittura ti da sonnolenza. Lo sconsiglio nettamente. Il cast potrebbe anche essere buono con Rockwell, Roberts e Clooney che cmq non sono tra i miei preferiti ma non è un film necessariamente da vedere.



Messi, 17 anni, R (RM).





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