Sarò di parte, visto il fortissimo legame affettivo che ho con il Paese in cui questo film è stato prodotto e si svolge, ma l'ho apprezzato moltissimo. Sempre delicato, il Personaggio di Elling suscita sensazioni contrastanti di affetto e compassione e di rabbia anche in momenti molto ravvicinati del film. Grande invece il personaggio di Kjell Bjarne. Nel complesso, un film a tratti divertente, commovente nell'insieme e, come dalla migliore scuola scandinava, incentrato sulla storia e sulle persone, e non sugli effetti speciali. Nota personale, rivedere le vie di Oslo dopo averci passato un anno a studiare anni fa, mi dà sempre un brivido... Norge, jeg savner deg!
Elling è la testimonianza che l'uomo è un'animale sociale e deve vivere tra e con le persone, a volte ci sono dei problemi ma per fortuna ci sono dei metodi per superarli, il film racconta una buona prassi europea di re-inserimento sociale basato sulla tecnica del "Dare potere sociale".
La storia è bella e particolare, ma soprattutto è raccontata bene con tutti i crismi di una storia monima semplice di tutti i giorni, con il tempo che passa e la vita che cambia, "Tutto passa tutto cambia" conclude Elling, con la sua stridente diversità, e sopratutto quello che hanno saputo costruire insieme con il suo amico, frank e le persone per cui la diversità e vità.
Viva il cinena quando racconta bene delle belle storie.
Non ho mai avuto dubbi che il nord Europa sia la parte più civile del vecchio continente. Ed è ad Oslo che il regista racconta il tentato inserimento nella società di due personaggi a dir pochi bizzarri con problemi psichiatrici. L'argomento è forte ma trattato in forma di commedia con grande gusto ed umorismo. Questo film fa dimenticare tutte quelle pellicole molto drammatiche sull'argomento.
Film lento: definirlo commedia è troppo!
Diciamo che non è drammatico.
Tematica impegnativa ma trattata bene: da vedere senza pensare di farsi due risate...non certo al livello di "4 pazzi in libertà"
Commedia soave e poetica costruita su di un ottimismo a tratti, forse, eccessivo che discosta un attimo dal cinismo folleggiante dello stile scandinavo. Un film che non abbandona mai i binari della semplicità e risulta essere molto simpatico, scorrevole e divertente. Probabilmente tende a trasmettere speranza, fiducia ed ispirazione ed, in parte, ci riesce anche, ma non manca nemmeno, purtroppo, un eccessivo sbilanciamento verso un quasi dovuto happy-end... In oltre il soggetto del pazzarello a cui tutto sorride non è dei più nuovi.
Buona l'interpretazione dei due simpaticissimi protagonisti.