Il film è proprio bruttino - i personaggi non sono caratterizzati e la storia è un pò campata in aria. La cortellesi (di solito bravissima) sembra fuori ruolo. La parte di Paolini televisiva. Insomma nel complesso un 4.
sinceramente non amo molto il cinema nostrano e questo film di sicuro non è un grande film ma mette in risalto dei valori che, col passare del tempo ,stanno andando persi.Piacevole da vedere e significativo , le scelte del regista sono azzeccate... discreto
Il film narra la storia di una guardia giurata che per bisogno di soldi decide di fare una rapina proprio alla sua stessa "azienda" grazie all'aiuto della sua attuale ragazza, la rapina però non va proprio a finire come dovrebbe e perciò lui si deve passare un buon periodo dietro le sbarre per riparare il danno causato, egli però non fa nomi e le cose che lo tengono per tutto quel tempo legato alla vita sono la ragazza e la figlia di lei per le quali prova un amore fortissimo.
le cose però al di fuori del carcere non vanno proprio come lui crede e se ne accorgerà alla sua uscita.
mi sembra un film come tanti altri sulla solidarietà che si va a creare tra due persone che non hanno oramai niente da perdere e sulla forza che può derivare da bellissimi ricordi e da bellissime speranze, buona la prova degli attori.
Il passato che torna (il richiamo a precedenti e importanti imprese registiche)non può togliere bellezza e freschezza a una storia in parte verosimile, in parte visionaria, crudele e poetica, grottesca e drammatica, caricaturale e introspettiva. Con questo spirito ho visto ed apprezzato il film di Mazzacurati, la musica di Ivano Fossati ed anche la recitazione di Bentivoglio & C. In fondo anche i "duri" hanno momenti di abbandono ed anche gli occhi di una bambina possono esprimere una forza ben superiore alle proprie forze. Non sempre il cinema riesce ad esprimere queste verità senza eccessiva retorica. E non è detto che per suscitare emozioni, debbano scorrere fiumi di lacrime, o anche una sola. Qualche sorriso, invece, scappa spontaneo anche dalla rappresentazione caricaturale di momenti drammatici.