Ho ingoiato le lacrime, erano veramente amare!
Un capolavoro l'ho seguito con la sensazione di un equilibrista. Spero che tante altre persone avranno la possibilità e la sensibilità di avvicinarsi al film.
Il film è girato in pieno stile documentaristico, sembra di rivivere quello che è successo allora in tre giorni, ora in un ora e mezza di film. Ma nonostante il regista abbia voluto fare una sorta di racconto cronachistico, i ritratti introspettivi e l'interpretazione degli attori non sono da meno all'eccelenza del film. Una pellicola che ti tiene attaccato alla poltrona, quasi ti soffoca, e alla fine ne esci come se anche la tua coscienza fosse macchiata da quella tragedia.
In ultimo vorrei sottolineare come i paragoni tra il bloody sunday e genova sono molto azzardati,in irlanda del nord si viveva già in un clima intriso di terrorismo e guerra, i carri armati in mezzo alle strade c'erano da anni, e la tensione era molto più alta per l'una e l'altra parte tanto da "giustificare storicamente"(ma non certo approvare!) barbari atti di violenza e il totale svilimento della persona a favore della bestia intrisa in ogni uomo. La marcia del bloody sunday era una parentesi di pace in mezzo alla guerra. O almeno voleva esserlo...
In un periodo dove si parla di islam e cattolicesimo.. un film che fa riflettere quando si usa la religione per risolvere problemi politici..
qui nn si decide da chi parte stare, ma bisognerebbe rimanere al di sopra delle parti.. anche se nn è facile!!
stupendo!!!
a non capire la differenza tra una pozzanghera e un pozzo.
Nella stagione del grande fratello e di isole di poveracci questa e' un'occasione per capire 2 cose su come gira il mondo. Un documento capolavoro per chi ha occhi sensibili.
Sono andata a vedere questo film, me ne sono resa conto dopo, non in piena consapevolezza di ciò che avrei visto.
Sapevo qual'era il tema trattato, ma non immaginavo una tale barbarie.
Durante il mio secondo viaggio in Irlanda, che io amo moltissimo, l'estate successiva all'uscita del film, sono stata nel Nord e quindi anche a Derry e ho visto, vicino al Free Derry Wall, la lapide delle vittime ed è stato agghiacciante ripensare alle scene di quella pellicola.
Per la prima volta sono uscita da una sala cinematografica con un nodo alla gola e senza poter spiccicare una parola, anche perché mi sono ritrovata a capire e, in parte, giustificare gli ultimi fotogrammi che ritraggono i giovani di Derry che si arruolano nell'IRA...non mi sono sentita di biasimarli del tutto e questo mi ha un po' sconvolta.
Ciò che mi ha sconvolta e avvilita ancora di più però, è stato sentire gente che usciva da lì delusa perché si aspettava un film sugli U2 o ispirato a loro...e io invece, se ripenso a quando sono stata lì, a Derry, ho ancora quel nodo alla gola...