Sono piename d'accordo con pippo di milano ....
keitel, roth, buscemi, madsen..... solo per il primo nome bisognerebbe stendere un tappeto e togliersi il cappello... il film è bello, originale, teatrale, shakespeariano per gli altri ...andate a vedere de sica e boldi e amen !
film da gustare in silenzio , da soli o con amici che amano il cinema-cinema !!
keitel, roth, buscemi, madsen.....
solo per il primo nome bisognerebbe stendere un tappeto e togliersi il cappello...
il film è bello, originale, teatrale, shakespeariano
per gli altri ...andate a vedere de sica e boldi e amen !
Era un giorno nel quale non sapevo cosa andare a vedere, al festival di locarno. non c'era molto in programma, assolutamente. spulciando il programma vedo che in un cinema di ascona programmano reservoir dogs, del quale avevo letto la trama, su quello che per noi studenti era il libro sacro: il catalogo della mostra. così, acchiappo un treno e vado a vederlo, a scatola chiusa. l'effetto-choc che quel film ha avuto è stato fulminante. sequenze rapide, violente, illogiche (certo, perchè tarantino non è un regista rigorosamente logico), poetiche mi hanno incollato alla sedia per la durata del film (che poi ho rivisto diverse altre volte). al momento di fare la tesi di laurea mi sono trovato davanti alcuni racconti di gangster di cornell woolrich, e alcune cose mi sembravano familiari. così, più che altro per curiosità, mi sono rivisto (anche perchè era il periodo nel quale era stato rimesso in circolazione) reservoir dogs, e sono rimasto fulminato. tarantino non è solo un grande conoscitore di cinema, è un esperto di letteratura di genere, e non da poco. il suo primo film è un continuo riferimento alla letteratura noir anni '30\'40, con sequenze (tra tutte quelle della riunione organizzativa) che sembrano un tributo ao grandi scrittori dell'epoca. questo non toglie che tarantino abbia cambiato il modo di fare cinema dal 1991 in poi, e che la sua genialità abbia portato molti giovani a sbagliare, copiandolo. reservoir dogs è stato l'inizio, e io sono felice di poter dire che ero presente...
Lasciando da parte gli ignoranti che scambiano Tarantino per un razzista o violento perchè non riescono a guardare al di là del loro naso, bisogna dire che il film ha in sè tutti gli ingredienti del cinema tarantiniano (cultura bmovie, sangue, ironia, trama con flashback sfasati, fantasia iperrealista, nostalgia, anni 70 etc..).
Ma qui ce n'è un'altro che non ho ritrovato nei suoi film successivi. Il film è infatti intessuto interamente sui dialoghi ossessivi nel garage tra mister Pink, Mister Black e compagnia bella: il cuore del film è a mio avviso, non tanto nella rapina, e neanche nella rapida carrellata di flashback sugli antefatti, quanto proprio nella angosciosa guerra psicologica dei sopravvissuti nel garage (da qui "le iene"), che assume veri tratti di tragedia greca, dal finale più distruttivo e sardonico che solo un genio come Tarantino poteva ideare...
E' il vero capolavoro di Tarantino.
Chi preferisce i superpubblicizzati Pulp Fiction e Kill Bill, mi dispiace, ma non capisce nulla di cinema.
In questo film c'è una caratterizzazione dei personaggi e una brillante recitazione di stampo teatrale, che fanno pensare ad uno Shakespeare dei giorni nostri.