E' un film che definirei interessante ed anche alquanto intigrante.La cosa che più colpisce è come la storia sia perfettamente rappresentativa di ciò che effettivamente sono stati gli anni Ottanta per dei giovani rampolli di Wall Street.Io credo a ciò che ho visto in sala,credo alla brama di arrivismo che contraddistingue quella categoria sociale,credo che a volte si sfiori la follia nel constatare la superiorità di un rivale(magari solo per un biglietto da visita fatto meglio).Confesso che il finale mi ha sorpreso.E non poteva essere altrimenti per un film di tutto rispetto,che non poteva limitarsi al freddo resoconto.Non c'è cronaca,in effetti.Tutto è potenziale.Il protagonista recita ottimamente;belle le musiche.Non così i costumi,ma siamo negli anni '80,è normale.INTIGRANTE.
Impossibile trarre un buon film dal complesso romanzo di Ellis. Sinceramente doveva essere più splatter, dopotutto parliamo di American Psycho non di un qualunque serial killer. E poi la durata, troppo corto! E della fidanzata (Whiterspoon)? Nel film compare in tutto in 5 min! Dovrebbero rifarlo. Nuova sceneggiatura, nuova regia...
ho letto il libro alcuni anni fa e poco dopo guardai il film. Mi piacque ma non lo apprezzai adeguatamente, come invece ho fatto rivedendolo la settimana scorsa.
A mio avviso la regista non poteva che realizzarlo in questo modo: riprodurre tutti i delitti di patrick bateman o anche solo rendere sullo schermo la minuzia di dettagli di brett easton ellis, avrebbe probabilmente ridotto il film a uno splatter di seconda categoria.
Invece il film è unico per come manifesta da piccoli dettagli - la maniacalità per la forma fisica e l'abbigliamento, la confusione tra i nomi, l'invidia furibonda per la perfezione del biglietto da visita giusto per dirne alcune - lo sbilanciamento di quel perido per l'apparire a scapito dell'essere.
Tema tra l'altro di estrema attualità.
A parte queste ovvie considerazioni, mi è rimasto però un dubbio che leggendo il libro non avevo avuto: secondo voi, gli omicidi li commette o li immagina e basta? alcuni dettagli mi fanno propendere verso la seconda opzione.
Il libro rimane comunque imbattibile per la capicità di trasmettere l'oscurità dell'animo del protagonista (quando lo lessi io ne subii moltissimo il fascino)
Questo film è un prodotto controverso.
Si calca da solo senza bisogno di concentrarsi, si fa ascoltare senza sforzo.
La psicologia del personaggio è semplicemente curatissima, forse non lo capite tutti (per fortuna alcuni si) ma quello che avete davanti quando guardate questo film è arte.
La colonna sonora è un monumento al cinema.
Fa a gara con le musiche di Bernard Herman o di Morricone.
Lo trovo decisamente bellissimo.
Anche il libro è un capolavoro, il classico libro maledetto, censurato, ma, insomma, questa è vera arte.
Per chi non è in grado di capirlo consiglio la visione di str***ate tipo i film di kung fu che fanno adesso, le str***ate piene di sparatorie.
Questo film non è da co***oni, è una cosa da gente con la testa.