Ho intitolato questa mia opinione "stimolante" perchè appena uscita dalla sala è nata spontanea la discussione sulla finestra aperta dal regista sul mondo di coloro che chiamiamo "diversi" e sono invece trattegiate come persone con le loro fragilità, e sensibilità. Ho trovato alcuni dialoghi un pò banali ma nel complesso è un film ben strutturato soprattutto nel mostrare la protagonista, pur sopraffatta da un grande dolore, capace di intraprendere il percorso doloroso della scoperta di un marito che credeva di conoscere molto bene, e che invece è così diverso. Ma Antonia sa che solo compredendo riesce a prendere in mano la propria vita e a darla con gioia alla creatura che porta in grembo. Un neo del film è l'indulgenza a scene orgiastiche che fanno da contraltare troppo marcato al dolore del distacco del giovane ammalato in attesa del compagno scomparso o allo stesso dolore di Michele per la perdita dell'amato.
Cosa c'è di più importante nella vita se non l'amore? E' proprio questo sentimento il tema conduttore del film.Ha poca importanza il sesso quando si è traditi. Più importante è capire il sentimento che lega la persona nella quale credevi ad un'altra. Mille domande, nessuna risposta. Succede e basta. E allora si va alla ricerca dei problemi, della colpe, delle scusanti, perchè si vuole capire, perchè comunque si seguita ad amare e soffrire. Si vuole capire per accettare. E' proprio quello che fa Antonia immergendosi completamente nel mondo in cui viveva il marito lontano da lei. Non capisce Antonia ma per amore e per non morire accetta, come per amore e per sentirsi viva accetta il dono che in un attimo d'amore "forse" il marito le ha lasciato in grembo. Superlativi la Buy e Accorsi. Magnifici tutti gli altri interpreti.
semplice e naturale
Io sono attratta da persone dell'altro sesso, ma ho sempre avuto bisogno di stare anche con quelli che invece amano altri del loro stesso sesso, è bellissima la diversità e non soltanto nell'amiciza o nell'amore... è aprente e poi arricchisce, fa sentire più deboli e più forti e più felici
Vorrei dedicare tutto questo al mio amico Giorgio, per tutte le volte che ci siamo capiti e per tutte quelle volte che ci siamo confusi
Ho visto questo film con mia figlia che è ancora una "bambina" di 14 anni. Lei è rimasta affascinata però non abbiamo capito il finale. Ma il figlio di chi è ? C'è qualcuno che me lo può spiegare ? Il film tutto sommato è bello anche se ha dei scivoloni un pò infantili, ma il mondo gay è così per quel poco che ho conosciuto io da amici gay. Comunque il bacio tra la Buy e accorsi mi sembra una cosa melensa, fuori luogo. Bella "Grazie alla vita" di Violetta Parra erano 20 anni che non la sentivo !Mi ha fatto venire la pelle d'oca. E poi quella bella frase che Accorsi dice alla Buy nel finale "Che stupidi che siamo, quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati, tante volte la vita ci passa accanto e non ce ne accorgiamo nemmeno". Penso che la sfrutterò per scrivere qualche bigliettino.
Film costruito su misura per quelli che "i miei migliori amici sono gay" e per i gay di bocca buona che si esaltano nel vedere l'attore "in" di turno fare la parte dell'omosessuale con orge in bella vista. Banalità e luoghi comuni a go-go conditi con assurdità risibili tipo la turca che dispensa consigli di vita e la comune "gaia" fatta di battutine al vetriolo o, peggio me sento, il lavoratore dei mercati generali che legge i poeti turchi. Ozpetek rifa (male) Almodovar, sostituendo alla leggerezza del regista spagnolo la spocchia di chi vuol fare a tutti i costi la morale al telespettatore. La comunità omosessuale dovrebbe chiedere i danni per questo "ritratto di famiglia con vista gasometro" fatto da un regista esageratamente gasato. Mille volte più poetico, culturalmente rilevante e veritiero il ritratto del bisessuale di "Vacanze di Natale" diretto dai Vanzina, rispetto a questo trattatello superficiale e paravento che si dà arie di spaccato sociologico. Sopravvalutatissimo.