Crudele, agghiacciante, fuori da ogni schema. Mai un film mi aveva messo così a disagio, ti lascia dentro un enorme malessere. Davvero un film come non ce ne sono. Attori grandiosi e regia magistrale.
Soltanto chi scava nella poetica malinconia del dolore può trovare giovamento in Dancer In The Dark, roccaforte dell'arte, fortezza inespugnabile della cinematografia dei nostri tempi. Questo non è nè un film nè un musical. Questo è il cinema come dovrebbe sempre essere. Inarrivabile la combinazione Bjork-Lars Von Trier. Commovente, angosciante, sfiancante, Selma è l'eroina dei nostri cuori martoriati da una vita sempre troppo ingiusta, tanto da farci immedesimare in questo personaggio caduto nel baratro della sofferenza fisica (la perdita totale della vista) e quella sociale (la condanna a morte per un delitto ingustamente commesso). In questo contesto, l'incredibile voglia di vivere esplode in tutti i suoi colori, in tutta la sua freschezza, in tutta la sua energia positiva, nonostante ella sia costretta a ballare in una zona compeltamente oscura. Capolavoro assoluto.
Ci sono state molte lamentele sulla regia di Lars von treur nel film "Dancer in the Dark": telecamera a spalla fastidiosa, movimenti nauseanti di macchina, colori sbiaditi... anche a me hanno dato fastidio. Ma in un episodio dove, quando la realtà sembra un ostacolo insormontabile e minaccia la continuità semplice e fanciullesca della propria vita, il sogno e l'immaginazione prendono il sopravvento. E certamente in questi sogni, cantati dalla splendida e onirica voce di Bjork,non ha importanza l'inquadratura, la continuità, la logica (temi cari a Lars Von Treur già da "Dogma"). Realtà e immaginazione camminano pari passo su un episodio della vita di un impiegata, Selma/Bjork, cieca in un mondo che ha perso ogni valore morale, che preferisce forse non vedere la realtà, ma immaginarsela come vorrebbe che fosse, e lotta contro le ingiustizie che la coinvolgono in un omicidio. Sono tutte riflessioni di vita, perle di saggezza da conservare, sul mondo americano visto dagli occhi di una povera immigrata. Basta pensare che nel 2001 Von Treur ha finito un altro film: "Dogville", stupendo film girato senza scenografia, basato sui rapporti umani in un'america sadica ed amoralmente egoista. E' diventato veramente così il mondo che diciamo di conoscere?
mi avevano consigliato questo film perche in genere amo i film drammatici...è qst è piu che drammatico...non lasciatevi ingannare dalla lentezza del film..vedetelo sino alla fine!!!è un gran bel film. credo che a nessuno può lasciare indifferenti,piaccia o meno...!
è un film che ti lascia sgomento, frustrato, incazzato per il profondo senso di ingiustizia che trasuda. IL devastante senso d'aver ricevuto una raffica di pugni allo stomaco, che ti lascia al termine della visione, è anche più forte di quello evocatomi da a life to david gale.
bjork è magnifica: straordinaria, intensa, commovente. da far accapponare la pelle