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Autore Occorre un altro 11 settembre...
seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 12-02-2003 15:16  
quote:
In data 2003-02-12 15:10, Quilty scrive:
Senti seanma io non ho tempo da perdere per cui:

o tu leggi quello che viene postato e discuti in base a ciò che hai letto (se uno fa un'affermazione e posta due o tre link, forse bisognerebbe andarseli a leggere prima di contestare!!)

oppure non ha senso nemmeno una discussione.

Su cosa dovrei ribattere io?
Hai letto i link postati?
No
e allora basta.
E che cazzo....

ah,giusto,un altra cosa...
questo tuo continuare a postare chilometrici articoli nn invoglia certo a confrontarsi...se invece di citare,prendessi farina del tuo sacco,sarebbe meglio...
io di certo non leggo i tuoi papiri come tu sei liberissimo di nn leggere i miei....
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 12-02-2003 16:25  
E allora se non leggi evita di commmentare e di insultare.
Punto.

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 12-02-2003 16:31  
quote:
In data 2003-02-12 16:25, Quilty scrive:
E allora se non leggi evita di commmentare e di insultare.
Punto.

no,è davvero ridicolo...
io che ti ho insultato??casomai ho esasperato il tuo pensiero...

e poi,pensaci ciò che leggo commento ciò che nn leggo,nn commento.
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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moscardo

Reg.: 08 Ott 2002
Messaggi: 188
Da: collina (es)
Inviato: 12-02-2003 18:23  
A me piace l'avatar del pagliaccio di seanminchia.
_________________
Corri e fottitene dell' orgoglio, ne ha rovinati più lui che il petrolio.

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MRSSTEELE

Reg.: 08 Nov 2002
Messaggi: 10730
Da: Venezia (VE)
Inviato: 12-02-2003 18:44  
I miei clienti aumentano non credevo di dover difendere anche sean dalle palle di fuoco di moscardo? Fa come me Moscardino, sii pagliaccio un oretta sola al giorno...
_________________
Oggi è il mio ultimo giorno di vita.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 14-02-2003 12:05  
Oliver Stone: bin Laden protetto dai petrolieri Usa

http://www.peacelink.it/webgate/pace/msg00762.html



[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 14-02-2003 alle 12:11 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 14-02-2003 12:07  
Dal Corriere della sera:

-quando la famiglia Bush faceva affari con la famiglia bin Laden

http://www.bresciablob.com/Archivio/Ansabrescia/cottinelli2.htm

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hitman

Reg.: 22 Ago 2002
Messaggi: 1010
Da: Castiglione delle Stiviere (MN)
Inviato: 14-02-2003 13:31  
Se non sbaglio Oliver Stone di professione fa il regista.
E la famiglia Bin Laden, oltre ad aver avuto rapporti di affari con Bush, li ha tutt'ora con tutto l'occidentre.
Non sono tutti dei criminali come il buon vecchio Osama, ma dei capitalisti che si godono la vita in occidente.
Se poi è venuto fuori un figlio mongoloide... condoglianze.
_________________
"Non credo in un destino che si abbatte sugli uomini indipendentemente dalle loro azioni; al contrario, credo in un destino che si abbatte sugli uomini se non agiscono."

G.K. Chesterton

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 15-02-2003 12:34  
Persino sui giornali di destra come la Nazione si possono trovare editoriali intelligenti come questo, che spiega la bufala dei messaggi di bin Laden come quello presentato, sbandierato dagli Usa nei giorni scorsi.
Se gli americani vogliono fare la guerra la facciano. Sono i padroni del mondo, possono fare tutto ciò che vogliono. Tranne offendere la nostra intelligenza.
Se il messaggio di Bin Laden è autentico non dimostra i legami fra Iraq e Al Quaeda, ma del califfo saudita con gli americani.

http://lanazione.quotidiano.net/art/2003/02/15/4137915


I FATTI, I COMMENTI

L’incredibile tempestività di Bin Laden



Se gli americani vogliono fare la guerra la facciano. Sono i padroni del mondo, possono fare tutto ciò che vogliono. Tranne offendere la nostra intelligenza.
Se il messaggio di Bin Laden è autentico non dimostra i legami fra Iraq e Al Quaeda, ma del califfo saudita con gli americani. Dopo l'11 settembre Osama è apparso tutte le volte che occorreva, per convincere le opinioni pubbliche occidentali che era davvero in atto una 'guerra santa' fra l'intero Islam e noi. Adesso, con un tempismo 'a orologeria', è rientrato in scena per fornire a George W. Bush quella 'pistola fumante' di cui ha disperatamente bisogno per dare una parvenza di legittimità alla guerra all'Iraq, dopo che in mesi di ricerche gli ispettori non sono riusciti a cavare un ragno dal buco e il rapporto di Colin Powell, un dossier davvero maldestro dove una decina di pagine erano state addirittura copiate di sana pianta, errori grammaticali compresi, da una tesi di laurea anteriore al 1990, si era risolto in un autogol.


E infatti dopo il messaggio audio di Bin Laden il segretario di Stato americano si è affrettato a dichiarare: "Un nesso fra i terroristi e i regimi con armi di distruzione di massa non può più essere ignorato". Se anche Bin Laden non è un agente della Cia, il minimo che si possa dire è che è un nemico dell'Iraq e del suo popolo che di tutto aveva bisogno in questo momento tranne che del suo 'abbraccio della morte'.


Ma la cosa più probabile è che il messaggio sia un falso. Non sarebbe la prima volta che gli americani sono pescati a fabbricarne. Come quando, in un momento di stanca, dopo aver spianato Tora Bora, trasmisero un video di Osama come se fosse di quelle ore. Peccato che in quel video, a fianco di Osama, comparisse il suo secondo, un medico egiziano morto da un paio di mesi e di cui al Cairo erano comparsi i necrologi della famiglia. Come mai Colin Powell sapeva del messaggio e del suo contenuto prima che fosse trasmesso da Al Jazeera? Perché mai Osama, in un momento così cruciale in cui l'efficacia del suo messaggio dipende dalla sua credibilità, non si è presentato in video ma ha fatto sentire solo la sua voce, facilmente falsificabile? Gli stessi esperti americani sono stati costretti a definire quella voce come 'attribuibile a Bin Laden'. Ma questo non vuol dir nulla. Un buon imitatore potrebbe fabbricare voci attribuibili a chichessia.


Se gli americani vogliono fare la guerra la facciano. Ma non pretendano anche di menarci per il naso.


di Massimo Fini



[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 15-02-2003 alle 12:40 ]

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hitman

Reg.: 22 Ago 2002
Messaggi: 1010
Da: Castiglione delle Stiviere (MN)
Inviato: 15-02-2003 13:32  
Io non metto in relazione Bin Laden con Saddam, anche se dubito che un uomo che paga 25 mila dollari alle famiglie di ogni kamikaze palestinese resti a guardare di fronte all uomo a capo di un'organizzazione terroristica ben più importante e articolata.
Non mettermi in bocca parole che non ho pronunciato perchè, falso o non falso, quel messaggio non fa altro che ribadire gli stessi concetti portati avanti da quel coglione.
E' inutile.
Che ci sia o no questo legame, disarmare Saddam è d'obbligo verso la sicurezza mondiale. Il resto non mi interessa.

Se un giornalista di destra esprime la sua opinione, non è necessario che venga condivisa anche da me.
Non parlo con le parole d'altri.
_________________
"Non credo in un destino che si abbatte sugli uomini indipendentemente dalle loro azioni; al contrario, credo in un destino che si abbatte sugli uomini se non agiscono."

G.K. Chesterton

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 15-02-2003 14:33  
A proposito,sempre leggendo l'articolo di Massimo Fini:

lo sapevate che il dossier di Colin Powell presentato qualche giorno fa- a cui tutti i mass media hanno dato una eco eccezionale- era in realtà copiato da una tesina di laurea datato 1990?

Non ci credete?
Leggete qui:

Questo la dice lunga-prove vere o false di messaggi di bin laden e dossier- sulla credibilità di questi miserabili poveracci che hanno solo una cosa in comune: sono alla pari di Mussolini in quanto a medoti subdoli e privi di scrupoli.

In quanto ai mass media, naturalmente la notizia non è stata riportata;non certo con l'enfasi con la quale tutti si erano prostrati a leccare il culo al dossier(falso e copiato) di Powell.


http://www.speedoflife.org/15feb/dossieriraq.html
Il dossier Iraq, humor britannico
Falso il rapporto contro Saddam Hussein. I servizi segreti inglesi hanno messo assieme vecchi articoli di giornale (alcuni addiritura di dodici anni fa) e documenti scaricati da internet.

(di Orsola Casagrande, da "il manifesto" del 8 febbraio 2003)

Le bugie hanno le gambe corte. E la brutta figura e` assicurata. Il governo Blair ieri ha disperatamente cercato di difendere il dossier sulla colpevolezza dell'Iraq presentato come recentissima raccolta di materiale e informazioni dell'intelligence e che invece altro non e` che un collage di informazioni e articoli tagliuzzati, ricopiati (con tanto di errori) e incollati malamente assieme. Alcune delle informazioni sono addirittura vecchie di dodici anni. Infatti il governo ha utilizzato perfino un articolo scritto da uno studente californiano neo-laureato e relativo alla situazione irachena pre-guerra del golfo del `91. Arrogante e per nulla intimorito il portavoce del premier Tony Blair ha continuato a ripetere che il "dossier e` accurato" e ha aggiunto di non avere "nulla di cui vergognarsi e niente da giustificare".

E pensare che tre giorni fa il premier ha liquidato il dossier (quello si` recente, dato che risale a sole tre settimane fa) redatto dai servizi segreti del MI5 come "roba vecchia". Perche' ovviamente in quel rapporto c'erano informazioni non gradite a Blair: l'intelligence britannica infatti sostiene che non ci sia alcun legame tra Saddam Hussein e al-Qaida. Il commento piu` duro alle imbarazzanti rivelazioni di ieri e` quello dell'ex ministra laburista dei trasporti, l'attrice Glenda Jackson: "Se il dossier sull'Iraq presentato al parlamento e al paese come un documento affidabile e aggiornatissimo, frutto del lavoro dell'intelligence britannica, anche se in realta` si trattava di un documento che metteva insieme fonti e articoli anche molto vecchi che nulla avevano a che fare con l'MI5, allora possiamo dire di essere di fronte ad un altro esempio di come il governo stia cercando di ingannare il paese e il parlamento sulla questione della guerra contro l'Iraq". E naturalmente, ha aggiunto Jackson in una intervista alla Bbc Radio4, "ingannare e` un eufemismo per dire mentire".

Intervistato dalla Bbc Radio4 l'autore dell'articolo copiato, lo studente californiano Ibrahim al-Marashi ha confermato che il suo lavoro era stato pubblicato dalla Middle East Review of International Affairs. "Le mie fonti - ha aggiunto - erano documenti che avevo ottenuto da ribelli kurdi nel nord dell'Iraq e documenti che erano stati lasciati dai servizi segreti iracheni in Kuwait". Piu` di dieci anni fa, s'intende.

Il dossier presentato dal governo britannico era stato citato piu` volte dal segretario di stato americano Colin Powell come "estremamente dettagliato e preciso". Powell ha nuovamente fatto riferimento al rapporto britannico mercoledi` quando ha presentato le nuove "prove" della colpevolezza di Saddam Hussein al consiglio di sicurezza dell'Onu. "Vorrei - aveva detto Powell - attirare l'attenzione dei miei colleghi sull'accurato rapporto distribuito dal Regno unito... che descrive in minuzioso dettaglio le attivita` con cui l'Iraq sta ingannando il mondo".

Il portavoce di Tony Blair ha ammesso che "ripensandoci, avremmo forse dovuto citare le fonti, per evitare confusioni inutili. Ma nel complesso - ha concluso - il documento e` valido e accurato". Nessun imbarazzo nemmeno per gli errori di ortografia che confermano che si e` trattato proprio di un'operazione di mero cut and paste. Tony Blair e` quindi intervenuto per cercare di chiudere la vicenda sostenendo di essere pronto ad affrontare il test di popolarita`. "Il pericolo -ha detto - posto dalle armi di distruzione di massa e` enorme e io ne sono convinto". Il problema e` che Blair non sembra essere disposto a sottoporre le sue paure al vaglio del parlamento. Rispondendo alle interrogazioni di alcuni deputati il ministro della difesa Geoff Hoon ha detto che "bisogna essere molto cauti sul pronunciamento del parlamento prima che la guerra abbia inizio: non possiamo permetterci di passare informazioni al nemico". Insomma, se un dibattito (e un voto) ci sara` a Westminster, avverra` a bombardamenti in corso.


Massimo Fini stesso ne parla nell'articolo riportato precedentemente.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 04-03-2003 17:09  
Sempre su la Nazione , giornale di destra


Bush ha già fatto tanti danni. All’America
http://lanazione.quotidiano.net/art/2003/03/04/4186559


Con la dissennata guerra all'Iraq, cocciutamente voluta da George W. Bush, gli americani sono già riusciti a farsi tutti i danni possibili e immaginabili prima ancora di averla iniziata.

Con la dissennata guerra all'Iraq, cocciutamente voluta da George W. Bush, gli americani sono già riusciti a farsi tutti i danni possibili e immaginabili prima ancora di averla iniziata. Hanno incrinato amicizie storiche (Francia e Germania), alleanze strategicamente importanti come quella con la Turchia, messo in imbarazzo governi fedeli come l'italiano e persino come l'inglese, l'inossidabile partner di sempre, ricompattato l'intero mondo arabo costringendo a stringersi attorno all'odiato Saddam anche Paesi islamici loro amici e tributari, come l'Egitto, la Giordania, l'Arabia Saudita, che devono tener conto di opinioni pubbliche inferocite, hanno ridato un ruolo planetario alla Russia che era diventata da dieci anni quasi un loro vascello accettando tutte le decisioni di Washington, spaccato la Nato, di cui sono sempre stati la guida indiscussa, ponendo le premesse per la sua dissoluzione, semiaffossato l'Onu, che pur è una loro creazione, fomentato l'odio anti-yankee in tutto il mondo.
In una situazione particolarmente spinosa è stata messa la Turchia, la grande portaerei naturale piazzata in una posizione strategicamente decisiva, che ha già reso parecchi e importanti servigi agli americani. Nonostante tutte le assicurazioni del governo di Abdullah Gui, il Parlameto turco ha per ora respinto la richiesta di Washington di aprire il suo territorio a 65 mila soldati americani. Il governo e il Parlamento non devono affrontare solo l'ostilità della popolazione che è al 90% contraria alla guerra, ma devono tenere conto che la caduta di Saddam incoraggerà fatalmente l'indipendentismo curdo non solo in Iraq ma anche sul loro territorio, riacutizzando un'antica e sanguinosa spina nel fianco del Paese della Mezzaluna. Può la Turchia favorire una guerra le cui conseguenze si risolverebbero in larga parte a suo danno? Non tutto può essere comprato con i dollari (gliene hanno promesso una trentina di miliardi), come credono gli americani. I quali non possono nemmeno ignorare che la disgregazione del regime iracheno scatenerà il separatismo sciita al sud favorendo così gli ayatollah iraniani che nella regione rappresentano, militarmente e ideologicamente, un'insidia ben maggiore dello scalcagnato dittatorello di Bagdad.
Vale davvero la pena di alienarsi gli amici, favorire i veri nemici, spaccare la Nato, provocare uno sconquasso mondiale dalle conseguenze imprevedibili, uccidere a decine se non a centinaia di migliaia dei civili innocenti, per qualche pozzo di petrolio in più?



di Massimo Fini


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