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Autore U.S.A. 2008
dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 04-11-2008 20:18  
ma non è una eccezione: la politica americana punta tutto sugli slogan, l'immagine, le scenografie delle manifestazioni politiche, l'imponenza dei mezzi pubblicitari di cui si dispone.

certe volte può contare addirittura un certo modo di apparire vestiti o di portare i capelli.

si pensi che su sarah palin (la vice di john maccain) si sono fatti giorni fa infiniti dibattiti legati al suo guardaroba e alle sue scarpe.

è insomma un pò quello che berlusconi ha cercato di "trapiantare" nella politica italkiana dal '94 in poi.

raggiungendo i picchi con la bandana, le barzellette e apicella.

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 04-11-2008 20:30  
quote:
In data 2008-11-04 20:14, Tenenbaum scrive:
grazie dell'articolo

ulteriore motivo, importantissimo, per votare Obama

vedere chi è il loro vice

Mc Cain ha perso scegliendo quella demente della Palin

se McCain muore la Palin diventa Presidente
una scelta quanto meno scellerata




quoto in pieno,è pazzesco pensare a una così come vice del più potente al mondo,probabilmente un grosso errore di mccain questa scelta.tra tutte le donne che furbamente poteva proporre,ha scelto proprio il jolly.speriamo bene,anche io son per l'ottimismo,le premesse di un domani migliore con obama ci sono,ora cominciamo a vedere,intanto,se vince,poi di lavoro ce ne sarà a non finire
ciao!

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 05-11-2008 00:10  
quote:
In data 2008-11-04 20:10, TheSpirit scrive:
Se ti interessa, Quilty, il manifesto ha pubblicato una interessante intervista a uno dei detrattori di Obama da sinistra, il giornalista di "The Nation" Alexander Cockburn.
La riporto qui per augurare il benevenuto al probabile presidente americano , riprende molti degli argomenti che abbiamo toccato nel topic.

L'«Obomania» e la sinistra critica
di Marco D'Eramo

Mi fanno imbestialire quelli che dicono che Obama restaurerà l'autorevolezza americana, il buon nome dell'America. Siamo tutti contenti perché Obama restaurerà l'impero americano! Perché sarà un imperatore buono, perché sarà un Tito Flavio. Ma siamo matti? Nessuno sa più cosa è l'internazionalismo. Se vivevi nel IV secolo dopo Cristo, che cosa ti auguravi? un imperatore buono o che i barbari si riversassero a dissolvere l'impero? La sinistra non sa più dove è finito l'anti-imperialismo. Se non è scemo, Obama chiuderà Guantanamo e metterà fuori legge le torture, ma solo quelle più estreme, non tutte. E così sarà un imperatore buono e rafforzerà l'impero e potrà bombardare l'Afghanistan, strangolare per fame i palestinesi, rovesciare Chavez, riprendere il controllo dell'America latina. Da questo punto di vista, Bush è stato un ottimo presidente, ha fatto più lui per minare l'impero di qualunque anti-imperialista al mondo. Non dobbiamo augurarci dei Tito Flavio, ma dei Nerone. Viva Domiziano!»


Però questo non lo capisco, spero si tratti solo di una provocazione (ma anche così è discutibile): Cockburn sembra augurarsi quasi la vittoria dei repubblicani così, grazie alle loro politiche scellerate, gli USA crolleranno...ora io non capirò mai questa politica del "tanto peggio tanto meglio" che pare piacere a una parte della sinistra più estrema e "anti".
Mi chiedo come un sincero progressista (credo che Cockburn lo sia) non capisca che per quanto Obama sia "annaccquato", per quanto le aspettative in lui siano certamente eccessive e quindi destinate ad essere, almeno in parte, deluse, rappresenta l'unica possibilità concreta di cambiamento, sia pure minimo.
Obama "se non è scemo chiuderà Guantanamo e metterà fuori legge le torture più estreme"...e sembra poco?? Dopo otto anni di "war on terror", di Abu Grahib (e chissà quante "Abu Grahib" ci sono di cui non sappiamo nulla) in cui gli USA si sono tranquillamente fatti beffe di Convenzioni di Ginevra e diritti fondamentali (non che sia la prima volta, ma è la prima volta che avviene in maniera esplicita e addirittura "dichiarata")..la chiusura di Guantanamo e la rimessa in discussione dell'utilizzo della tortura sembra poco???

Quello che voglio dire è che se devo scegliere tra mangiare la stessa merda che ho ingurgitato per otto anni o un piatto di spaghetti scelgo gli spaghetti e me ne sbatto se non sono cotti come piace a me.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 05-11-2008 alle 00:38 ]

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 05-11-2008 00:28  
quote:
In data 2008-11-04 20:10, TheSpirit scrive:
Joe Lieberman (l'ex candidato democratico alla vice presidenza con Al Gore nel 2000, ora divenuto sostenitore di John McCain, esponente di spicco della lobby ebraica)

Più che di lobby ebraica sarebbe corretto parlare di lobby filo-israeliana (o ancora meglio lobby pro-governo di Israele), lobby nella quale tra l'altro non ci sono solo ebrei, ma anche quei fondamentalisti protestanti che si sono scoperti ultrasionisti dopo aver detestato gli ebrei "liberal" per tutta la loro vita (e continuano a detestarli, secondo me), e questo un bravo giornalista come Marco D'Eramo lo sa certamente.
Ora io capisco che scrivere "lobby ebraica" sia più semplice che scrivere "lobby filo-israeliana" (o filo-governoisraeliano), ma io penso che è meglio stare attenti ai termini che si usano se non si vuole dare adito a sospetti infondati, e dico infondati perchè leggo e apprezzo gli articoli di D'Eramo e so come la pensa.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 05-11-2008 alle 00:33 ]

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 05-11-2008 08:51  
Ha vinto Obama direi... son contento, in primis perché ha perso la Palin.
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E' ok per me!

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 05-11-2008 09:24  
Ho seguito fino alle 2:00 poi non ce l'ho fatta più. Bè, almeno si inizia col piede giusto, anche se ovviamente quello che conterà saranno i fatti.

Comunque l'unica certezza con cui sono uscito da queste elezioni americane è che io una botta alla Palin gliela darei...
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IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 05-11-2008 10:00  
Molto contento della vittoria di Obama.
Gli americani si sono dimostrati, per una volta, un popolo saggio

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 05-11-2008 10:02  
quote:
In data 2008-11-05 09:24, Hamish scrive:
Comunque l'unica certezza con cui sono uscito da queste elezioni americane è che io una botta alla Palin gliela darei...



Anche io ma per spingerla giù da un profondo dirupo. Provo un ribrezzo tremendo per lei e tutti i suoi amici neoevangelici di sto cazzo.
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E' ok per me!

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 05-11-2008 10:09  
A tal proposito ho sentito prima delle elezioni un sostenitore di Mc Cain ad un raduno asserire che avrebbe votato quest'ultimo in quanto Obama è un musulmano, mentre la Palin "si vede che è benedetta dallo spirito santo."

Nel 2008?!? Peggio dei talebani.
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IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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Logan71

Reg.: 16 Ott 2005
Messaggi: 3331
Da: TERRACINA (LT)
Inviato: 05-11-2008 10:54  
ERA ORA!!!
PER UNA VOLTA GLI AMERICANI MI HANNO SMANTITO E SORPRESO!

REPUBLICANIIIIIII?
TIE'!!!!
OBAMA BOUMA YE'!
OBAMA BOUMA YE'!
OBAMA BOUMA YE'!











_________________
Sono il migliore in quello che faccio...ma quello che faccio a volte non è sempre piacevole...Snikt!
Né l’Uomo Ragno né Rocky, né Rambo ne affini farebbero ciò che faccio per i miei bambini, SONO UN EROE!
Io li odio i Nazisti dell'Illinois!

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 05-11-2008 11:37  
E intanto avevamo una versione italiana di Obama senza nemmeno saperlo...

"Secondo il nostro invidiabile ministro degli Esteri Franco Frattini “i punti di contatto tra Berlusconi e Obama si notano”. Eccome se si notano. A cominciare dall’altezza, dalla struttura longilinea, dal portamento, dal taglio dei capelli, dall’accento, e naturalmente dal colore della pelle.

Ma lo sguardo professionale di Franco Frattini, esperto di questioni internazionali e di resort maldiviani, va oltre le superfici. Coglie in profondità. Entrambi sono nati in un ghetto (Berlusconi in quello di via Porpora, a Milano), entrambi si sono riscattati con lo studio e con la volontà. Entrambi si riconoscono nel sogno americano, anche se uno dei due solo in versione Dallas e Dinasty.

Le differenze tra l’uno e l’altro sono trascurabili dettagli. Per esempio il giudizio sul quasi ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush, che Silvio considera un gigante della Storia, o sulla guerra contro l’asse del Male, che procede per bombardamenti e invasioni, o sulla centralità del petrolio nel Pianeta, o sulla affidabilità dell’amico Putin, o sulla insignificanza del protocollo di Kyoto. Quelli, ci conferma il sempre sereno Franco Frattini, sono punti di dissenso che, grazie al cielo, non si notano."


Pino Corrias
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IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 05-11-2008 13:27  
quote:
In data 2008-11-05 00:10, quentin84 scrive:
quote:
In data 2008-11-04 20:10, TheSpirit scrive:
Se ti interessa, Quilty, il manifesto ha pubblicato una interessante intervista a uno dei detrattori di Obama da sinistra, il giornalista di "The Nation" Alexander Cockburn.
La riporto qui per augurare il benevenuto al probabile presidente americano , riprende molti degli argomenti che abbiamo toccato nel topic.

L'«Obomania» e la sinistra critica
di Marco D'Eramo

Mi fanno imbestialire quelli che dicono che Obama restaurerà l'autorevolezza americana, il buon nome dell'America. Siamo tutti contenti perché Obama restaurerà l'impero americano! Perché sarà un imperatore buono, perché sarà un Tito Flavio. Ma siamo matti? Nessuno sa più cosa è l'internazionalismo. Se vivevi nel IV secolo dopo Cristo, che cosa ti auguravi? un imperatore buono o che i barbari si riversassero a dissolvere l'impero? La sinistra non sa più dove è finito l'anti-imperialismo. Se non è scemo, Obama chiuderà Guantanamo e metterà fuori legge le torture, ma solo quelle più estreme, non tutte. E così sarà un imperatore buono e rafforzerà l'impero e potrà bombardare l'Afghanistan, strangolare per fame i palestinesi, rovesciare Chavez, riprendere il controllo dell'America latina. Da questo punto di vista, Bush è stato un ottimo presidente, ha fatto più lui per minare l'impero di qualunque anti-imperialista al mondo. Non dobbiamo augurarci dei Tito Flavio, ma dei Nerone. Viva Domiziano!»


Però questo non lo capisco, spero si tratti solo di una provocazione (ma anche così è discutibile): Cockburn sembra augurarsi quasi la vittoria dei repubblicani così, grazie alle loro politiche scellerate, gli USA crolleranno...ora io non capirò mai questa politica del "tanto peggio tanto meglio" che pare piacere a una parte della sinistra più estrema e "anti".
Mi chiedo come un sincero progressista (credo che Cockburn lo sia) non capisca che per quanto Obama sia "annaccquato", per quanto le aspettative in lui siano certamente eccessive e quindi destinate ad essere, almeno in parte, deluse, rappresenta l'unica possibilità concreta di cambiamento, sia pure minimo.
Obama "se non è scemo chiuderà Guantanamo e metterà fuori legge le torture più estreme"...e sembra poco?? Dopo otto anni di "war on terror", di Abu Grahib (e chissà quante "Abu Grahib" ci sono di cui non sappiamo nulla) in cui gli USA si sono tranquillamente fatti beffe di Convenzioni di Ginevra e diritti fondamentali (non che sia la prima volta, ma è la prima volta che avviene in maniera esplicita e addirittura "dichiarata")..la chiusura di Guantanamo e la rimessa in discussione dell'utilizzo della tortura sembra poco???

Quello che voglio dire è che se devo scegliere tra mangiare la stessa merda che ho ingurgitato per otto anni o un piatto di spaghetti scelgo gli spaghetti e me ne sbatto se non sono cotti come piace a me.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 05-11-2008 alle 00:38 ]


Premetto che sono contento per la vittoria di Obama.
Non mi sfugge però che il discorso di Cockburn non è del tutto infondato.
Non sarei affatto contento se Obama mantenesse la tortura, rinnegando solo quella più estrema. E proseguisse, coprendola con una patina di maggiore responsabilità, una politica troppo sbilanciata in chiave anti-palestinese sul fronte mediorientale, non riuscisse a rompere con le politiche militariste di Bush, e per di più, senza le difficoltà politiche in cui si dibatteva ultimamente quest'ultimo, intervenisse a fermare i fermenti di cambiamento che si muovono in parte dell'America Latina.
E' bene che il cambiamento sia effettivo, e non un semplice maquillage... Una spolverata di formaggio non renderebbe più appetibile il solito piatto di merda.




[ Questo messaggio è stato modificato da: TheSpirit il 05-11-2008 alle 13:28 ]

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 05-11-2008 14:04  
quote:
In data 2008-11-05 13:27, TheSpirit scrive:

Premetto che sono contento per la vittoria di Obama.
Non mi sfugge però che il discorso di Cockburn non è del tutto infondato.
Non sarei affatto contento se Obama mantenesse la tortura, rinnegando solo quella più estrema. E proseguisse, coprendola con una patina di maggiore responsabilità, una politica troppo sbilanciata in chiave anti-palestinese sul fronte mediorientale, non riuscisse a rompere con le politiche militariste di Bush, e per di più, senza le difficoltà politiche in cui si dibatteva ultimamente quest'ultimo, intervenisse a fermare i fermenti di cambiamento che si muovono in parte dell'America Latina.
E' bene che il cambiamento sia effettivo, e non un semplice maquillage... Una spolverata di formaggio non renderebbe più appetibile il solito piatto di merda.



Totalmente d'accordo con te.
La mia contrarietà verteva sopratutto sull'ultima parte, forse provocatoria, del discorso di Cockburn dove si descriveva Bush quasi come "involontario eroe degli anti-imperialisti" come se ci si rammaricasse di non avere più un bastardo repubblikano da odiare.
Capisco benissimo che il radicalismo politico di qualunque segno ha bisogno assoluto di trovare un "nemico" e quando il vecchio nemico rischia di scomparire si è sempre un po' preoccupati ("adesso con chi me la piglio?"), ma le parole (soprattutto le ultime) di Cockburn, anche se non completamente infondate, mi paiono ispirate alla logica del "tanto peggio tanto meglio" che non ho mai capito e mai capirò.

Fermo restando che adesso il presidente Obama andrà giudicato solo e soltanto per quello che farà e non per ciò che rappresentava la sua candidatura.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 05-11-2008 alle 14:09 ]

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 05-11-2008 14:22  
quote:
In data 2008-11-05 14:04, quentin84 scrive:
quote:
In data 2008-11-05 13:27, TheSpirit scrive:

Premetto che sono contento per la vittoria di Obama.
Non mi sfugge però che il discorso di Cockburn non è del tutto infondato.
Non sarei affatto contento se Obama mantenesse la tortura, rinnegando solo quella più estrema. E proseguisse, coprendola con una patina di maggiore responsabilità, una politica troppo sbilanciata in chiave anti-palestinese sul fronte mediorientale, non riuscisse a rompere con le politiche militariste di Bush, e per di più, senza le difficoltà politiche in cui si dibatteva ultimamente quest'ultimo, intervenisse a fermare i fermenti di cambiamento che si muovono in parte dell'America Latina.
E' bene che il cambiamento sia effettivo, e non un semplice maquillage... Una spolverata di formaggio non renderebbe più appetibile il solito piatto di merda.



Totalmente d'accordo con te.
La mia contrarietà verteva sopratutto sull'ultima parte, forse provocatoria, del discorso di Cockburn dove si descriveva Bush quasi come "involontario eroe degli anti-imperialisti" come se ci si rammaricasse di non avere più un bastardo repubblikano da odiare.
Capisco benissimo che il radicalismo politico di qualunque segno ha bisogno assoluto di trovare un "nemico" e quando il vecchio nemico rischia di scomparire si è sempre un po' preoccupati ("adesso con chi me la piglio?"), ma le parole (soprattutto le ultime) di Cockburn, anche se non completamente infondate, mi paiono ispirate alla logica del "tanto peggio tanto meglio" che non ho mai capito e mai capirò.

Fermo restando che adesso il presidente Obama andrà giudicato solo e soltanto per quello che farà e non per ciò che rappresentava la sua candidatura.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 05-11-2008 alle 14:09 ]


Ma non credo si tratti di quello...
Credo più che Cockburn leggesse negli errori di gestione di Bush un qualcosa che, alla fine, finiva per indebolire l'impero americano, per diminuirne l'influenza a livello globale e quindi aprire la strada a un mondo maggiormente multipolare.
Credo che in questa valutazione pesi anche molto il fatto che Cokburn vive in America.
Infatti all'esterno è inevitabile percepire che, per quanto in crisi "morale", l'influenza e il peso degli Stati Uniti restano comunque determinanti e condizionanti, e una cattiva presidenza americana resta quindi un fattore molto pericoloso di instabilità e di inasprimento dei conflitti (che comunque hanno delle ragioni che non si esaurivano nella presidenza Bush, e con essi anche Obama dovrà comunque fare i conti).
Penso però che l'analisi di Cockburn potrebbe avere un'efficacia nei riguardi dell'America meridionale. A differenza di una presidente come Bush, ormai troppo debole e criticato per farlo, Obama potrebbe cedere alle pressioni che gli chiederanno di riportare all'ordine l'ovile di casa.




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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 05-11-2008 14:40  
anche oggi non è riuscito ad evitare una figuraccia comica, berlusconi:

-ha dichiarato di voler dare consigli a barack obama, appena lo incontrerà, perchè è più anziano di lui.

penso che obama non ha bisogno dei suoi pseudo consigli. anche perchè è un vero moderato ed ha di sicuro una intelligenza maggiore di berlusconi.

e poi la smetta con questo opportunismo ruffiano. uno come lui, che ha detto che bush resterà nella storia come un buon presidente degli Usa.

-ha dichiarato che il Pd ha perso le elezioni e quindi deve lasciarlo governare (a berlusconi). mentre obama le ha vinte e quindi ha diritto a governare. questa è secondo lui la differenza.

berlusconi ha un concetto fascista del governare politicamente. per lui l'opposizione non dovrebbe esistere. il capo vince, comanda e deve agire senza ostacoli.

penso che l'Italia dunque andrà ancora incontro a notevoli figuracce diplomatiche.


_________________

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