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Autore "queste leggi le volevano falcone e borsellino"
dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 25-06-2008 13:44  
io penso che il pdl si dovrebbe letteralmente vergognare di citare due magistrati onesti come giovanni falcone e paolo borsellino.

è criminale e insopportabile il loro volerne utilizzare la memoria in momenti di comodo per farne un passaporto alle loro leggi mafiose, volte alla difesa di interessi unilaterali e al protezionismo sui grandi sistemi degli appalti, nei quali oggi la mafia è molto molto addentra (come il ponte sullo stretto di messina).

soprattutto è vergognoso che a celebrarli sia una coalizione politica che è guidata da un personaggio che definisce i magistrati "nemici e sovvertitori della democrazia", "antropologicamente diversi", "matti (tanto da essere sottoposti a test psicologici)", "sabotatori dei risultati elettorali", "politicizzati(naturalmente per lui politicizzati verso il comunismo)".

un personaggio che non si è neanche degnato alle ultime elezioni di dire: "la mafia non voti per noi", così come invece ha fatto veltroni (ma si sa che berlusconi certe cose non le direbbe mai: offenderebbe i suoi amici e i suoi finanziatori, una storia partita sin dal 1975).

e ancor più schifoso se viene sempre da pensare che la strage di via d'amelio (in cui morì il giudice borsellino) fu fatta anche per difendere i nuovi accordi politici che cosa nostra stava progettando con marcello dell'utri (l'intervista di borsellino ai due giornalisti francesi, nel maggio '92, dovrebbe essere riproposta più volte, per rinfrescare la memoria a questo Paese).

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falcone e borsellino volevano difendere il loro lavoro da poteri esterni, denunciavano depistaggi e oscuri legami di potere volti a smantellare la loro attività investigativo-giudiziaria. e avevano iniziato a capire le nuove strategie di cosa nostra per sopravvivere alla crisi politica della prima repubblica, incapace di garantire l'organizzazione mafiosa come era successo fino a quel momento.

la memoria di falcone e borsellino (e degli altri rappresentanti dello Stato uccisi)va lasciata a chi è degno di poterla rievocare.


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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 25-06-2008 16:59  
che Dell'Utri sia tra i fondatori del partito che la propone (il Pdl ancora non é un partito, c'é ancora divisione tra FI e AN), questo sí che rivela quanto Falcone e Borsellino l'avrebbero voluta...
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 25-06-2008 17:25  
ah ma forse dicevano Falcone della Sampdoria e Borsellino sará un qualche suo ex compagno di qualche giovanile) allora sí che potrebbe essere vero
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 27-06-2008 12:52  
quote:
In data 2008-06-25 17:25, gatsby scrive:
ah ma forse dicevano Falcone della Sampdoria e Borsellino sará un qualche suo ex compagno di qualche giovanile) allora sí che potrebbe essere vero




Sì, Borsellino è quello che Garrone non tira mai fuori, ma che promette sempre ai tifosi.
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E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 27-06-2008 13:36  
Per una volta sono d'accordo con Dan, è semplicemente obbrobrioso da parte di questa classe politica celebrare Falcone e Borsellino, due magistrati integerrimi a cui è stato tolto il terreno da sotto i piedi quando troppe pentole stavano per essere scoperchiate.
Viviamo in un paese di merda dove non esiste nemmeno il barlume di un movimento politico in grado di cambiare davvero le cose, fanno tutti schifo sia a destra come a sinistra e celebrano a posteriori coloro che non possono più (per cosi dire) nuocere

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Perchè non gli hai sparato? Perchè?..Perchè è un mio amico

[ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 27-06-2008 alle 13:36 ]

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MRSSTEELE

Reg.: 08 Nov 2002
Messaggi: 10730
Da: Venezia (VE)
Inviato: 27-06-2008 19:01  
quote:
In data 2008-06-27 13:36, eltonjohn scrive:

Viviamo in un paese di merda

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Perchè non gli hai sparato? Perchè?..Perchè è un mio amico

[ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 27-06-2008 alle 13:36 ]

ESATTO! A 16 anni dalla loro morte mi sembra così ingiusto che nessuno li "ascolti" più...già li schifavano da vivi...
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Oggi è il mio ultimo giorno di vita.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 28-06-2008 16:35  
in realtà non c'è molta differenza tra silvio berlusconi e un totò riina.

l'unica differenza è che riina è un mafioso mentre berlusconi è un mafioso legalizzato.

riina e tanti altri come lui hanno fatto la guerra allo Stato (quindi soprattutto alla magistratura)muovendosi nel campo dei dei delitti e dello stragismo.per la salvaguardia dei propri interessi criminali.

berlusconi salvaguarda i suoi interessi (che criminali lo sono) facendo una guerra alla magistratura di eguale pericolosità. anzi è pure peggio: perchè muovendosi nelle istituzioni dello Stato (in quanto è un capo di governo) può ricorrere all'arma del potere politico ed esecutivo (apparentemente legale, a seconda dell'uso che se ne fa) per bloccare e delegittimare l'azione dei magistrati, isolandoli dall'opinione pubblica attraverso la falsa accusa di un uso strumentale del loro incarico, per fini politici o addirittura di inimicizie personali verso l'imputato.

e con ciò uccidendo anche la democrazia e distruggendo gli equilibri costituzionali tra i poteri dello Stato.

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molti dovrebbero ascoltare una dichiarazione che totò riina fece da dietro le sbarre, durante un processo che lo riguardava, ai giornalisti: l'ex boss di cosa nostra dice che i magistrati ce l'hanno con lui perchè sono dei "comunisti" (le stesse cose che dice berlusconi).

così come anche michele sindona (il bancarottiere siciliano coinvolto negli anni '70 in storie di crisi finanziarie, mafia, massoneria piduista e mandante del delitto dell'avvocato ambrosoli) usò il termine "nemici comunisti" quando si voleva difendere dalle accuse giudiziarie che gli arrivavano dall'Italia (visto che si era voluto nascondere a new york, per sfuggire alle sue responsabilità).

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certamente è molto grave anche quando berlusconi ricusa i giudici per inimicizie: cioè è come dire che berlusconi ha la prova di essere odiato a livello personale da un magistrato, e che per questo ritiene il magistrato non imparziale nei suoi confronti.

una cosa assurda e fasulla ma al tempo stesso gravissima: perchè a questo punto chiunque in questo Paese, anche un mafioso, potrebbe ricusare un magistrato, asserendo che da parte del giudice c'è un accanimento nei suoi confronti dovuto a inimicizie e antipatie personali varie.

si crea così un precedente pericoloso nell'ordinamento giudiziario e nel confronto imputato-magistrato.


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MRSSTEELE

Reg.: 08 Nov 2002
Messaggi: 10730
Da: Venezia (VE)
Inviato: 30-06-2008 14:17  
quote:
In data 2008-06-28 16:35, dan880 scrive:


l'unica differenza è che riina è un mafioso mentre berlusconi è un mafioso legalizzato.




si, e poi berlusconi non bacia mai nessuno...
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Oggi è il mio ultimo giorno di vita.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 30-06-2008 14:23  
su questo ci pensa il mafioso politicizzato totò cuffaro, non a caso soprannominato da tutti in dialetto siciliano "vasa vasa".

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 02-07-2008 17:29  
andrebbe fatta più chiarezza sulla strage di via d'amelio.

"devo lavorare molto, in fretta: ho poco tempo. e se mi faranno arrivare...".

le parole che borsellino dopo la strage di capaci ha ripetuto molte volte ai colleghi fidati e ai familiari.

due cose sono certe: paolo borsellino stava indagando sulla morte di falcone e aveva iniziato a ristudiare il rapporto investigativo mafia-appalti.

un rapporto importante, perchè contiene tutti i grandi business gestiti da cosa nostra in compartecipazione con il mondo dell'imprenditoria, siciliana e non.

un filo che parte dagli anni '70, da quando le famiglie mafiose palermitane iniziano ad investire al nord i profitti enormi del traffico di droga da loro gestito. quei profitti che permettono loro di entrare più direttamente nel mondo dell'economia e del capitalismo italiano del nord Italia.

e che giunge fino agli affari dei corleonesi di totò riina, assieme alle cosche trapanesi e a quelledi catania, guidate dal boss nitto santapaola.

nitto santapaola era certamente uno dei più addentri alle dimensioni del potere economico di cosa nostra: legami molto forti con imprenditori, politici e massoni.

un sistema che arrivava fino ai cosìddetti "cavalieri di catania": imprenditori edili che sono un tutt'uno con cosa nostra.

e poi anche la fininvest: non solo per i vecchi legami tra berlusconi-dell'utri e cosa nostra (partiti sin dagli anni '70), ma anche per i contatti tra dell'utri e lo stesso santapaola, così come tra dell'utri e riina (tutti provati).e per il fatto che molti soldi finiti nelle casse fininvest venivano dai profitti degli affari economici della mafia catanese del boss santapaola.

è di certo in questo groviglio di inquietanti collegamenti tra mafia, economia, imprese e imprenditori che si nasconde un'ampaia parte del perchè su quella strage così improvvisa e rapida, ad appena 57 giorni da quella di capaci (preparata invece con una certa lunghezza di tempi).

perchè dopo il crollo dela prima repubblica, cosa nostra ha perso i contatti con il mondo politico, ed è allo sbando.

prima elimina gli ex amici (salvo lima e l'esattore ignazio salvo), poi i nemici (falcone e borsellino), e poi procede ad una serie di stragi che hanno due messaggi molto chiari.

il primo è il ritiro di tutti i provvedimenti antimafia varati fino a quel momento (come il carcere duro), il secondo è obbligare nuovi referenti a farsi avanti.

sul secondo punto si è attivata la stessa cosa nostra: il boss leoluca bagarella organizzò Sicilia libera, un movimento politico che fece da raccordo tra cosa nostra, dell'utri e la nascita di forza italia.

nuovi referenti: perchè la mafia ha bisogno di entrare sempre di più nella globalizzazione economica che è alle porte. deve recuperare la sua forza, distrutta dai maxiprocessi. e l'unico modo per farlo è legarsi al sistema economico e a una nuova dimensione politica.

le stragi a roma, firenze e milano dell'estate '93 rappresentano proprio questo: la risposta di una cosa nostra impazzita a soluzioni che non vedono profilarsi.

le stragi cessano poco dopo: nasce forza italia, berlusconi scende in politica.

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borsellino aveva capito questo?: aveva intuito le nuove strategie di cosa nostra, anche in vista di nuovi referenti da scegliere o designare?

probabile.

dopo borsellino, la mafia voleva uccidere anche leoluca orlando e soprattutto antonio di pietro (il processo mani pulite, seguendo i finanziamenti del psi, stava arrivando ai rapporti tra la fininvest e cosa nostra: i soldi anche del boss santapaola).

nitto santapaola partecipò personalmente all'organizzazione della strage di via d'amelio.

dall'auto di scorta di borsellino, sparisce una agenda rossa. era la sua.

quel pomeriggio l'agenda era in auto. ma non viene più trovata durante i sopralluoghi.

qualche funzionario di polizia corrotto, pagato per sottrarla prima che fosse trovata da altri?.

l'indagine è in corso per accertare cosa sia successo a quell'agenda di borsellino. ma l'ipotesi ala quale si pensa è abbastanza verosimile.


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Jakkma

Reg.: 07 Mag 2003
Messaggi: 1168
Da: Busto Arsizio (VA)
Inviato: 03-07-2008 07:58  
TRoppo comodo citare i morti, non ti possono smentire...E' un dato di fatto, che Falcone e Borsellino siano stati osteggiati in modo vergognoso da vivi, mentre vengono celebrati sperticatamente da morti. L'unico ad insultarli prima è dopo è stato Corrado Carnevale, quella cariatide di giudice reintegrata in servizio con legge apposita dai berluscones, defnito l'"ammazzasentenze" (e ho detto tutto...). Io ricordo la disperazione del buon Caponnetto, dopo la strage di via D'Amelio, quando ripeteva, scuotendo la testa: "E' finito...è finito tutto...". Ma non disse altro. Ora, alla luce delle leggi-schifezza emanate, in pratica, per aiutare i mafiosi, il senso di quelle parole è chiaro. Un consiglio: cercate su YouTube "Impronte di mafia", con Lirio Abbate e Peter Gomez: sono piccoli approfondimenti, andati in onda su RaisatPremium, a proposito di mafia. Dei piccoli gioielli, per chi vuole capire qualcosa dell'evoluzione di Cosa Nostra (e loro due sono bravissimi!
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La storia è maestra, ma nessuno impara quasi mai niente. -Marco Travaglio-
L'indipendenza è una bella cosa; purtroppo, non ci sono uomini liberi. -Peter Gomez-

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TesPatton

Reg.: 09 Giu 2004
Messaggi: 7745
Da: Pn (PN)
Inviato: 04-07-2008 12:43  
quote:
In data 2008-06-30 14:17, MRSSTEELE scrive:
quote:
In data 2008-06-28 16:35, dan880 scrive:


l'unica differenza è che riina è un mafioso mentre berlusconi è un mafioso legalizzato.




si, e poi berlusconi non bacia mai nessuno...




Forse Saccà e le sue donnine
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Spegni la candela, non voglio vedere il colore dei miei pensieri.

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MRSSTEELE

Reg.: 08 Nov 2002
Messaggi: 10730
Da: Venezia (VE)
Inviato: 04-07-2008 14:28  
quote:
In data 2008-07-04 12:43, TesPatton scrive:
quote:
In data 2008-06-30 14:17, MRSSTEELE scrive:
quote:
In data 2008-06-28 16:35, dan880 scrive:


l'unica differenza è che riina è un mafioso mentre berlusconi è un mafioso legalizzato.




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Forse Saccà e le sue donnine


Togli Saccà, il silvietto avrà tutti idifetti del mondo ma di donne ha buoni gusti.
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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 06-07-2008 13:38  
oltre ai provvedimenti contro le intercettazioni (che naturalmente avvantaggia anche i boss mafiosi e le cosche di cosa nostra) e in favore del progetto del ponte sullo stretto di messina (che è il più grande investimento capitalista per cosa nostra e la 'ndrangheta), c'è anche un altro intervento del governo berlusconi che sta intervenendo in favore della mafia.

ed è l'ammorbidimento e in molti casi il ritiro del 41-bis: il carcere duro per i mafiosi.

negli ultimi anni è stato anzitutto ammorbidito perchè molti magistrati spiegano che non viene più attuato in quelle rigide condizioni di isolamento che furono varate subito dopo le stragi di capaci e di via d'amelio. e l'isolamento è fondamentale per staccare i contatti tra mafiosi e complici.

soprattutto è stato molto ridimensionato e ultimamente abolito per molti boss detenuti: il 41-bis, infatti, non è legato al fattore "pericolosità" del detenuto. è legato al fatto che il detenuto dimostra di avere la capacità di mantenere contatti costanti con l'organizzazione criminale di appartenenza.

ed è proprio questo il motivo per il quale molte disposizioni di carcere duro sono ultimamente in fase di revoca: si stabilisce che il detenuto non ha più la capacità di mantenere contatti con la sua organizzazione criminale. e perciò torna ad essere un detenuto comune, o quasi.

assurdo, pazzesco, inquietante.

a poco a poco cosa nostra sta ottenendo tutto quello che aveva chiesto alla fine del '92, in un documento redatto da totò riina in persona: eliminazione del 41-bis e revisione dei processi.

quelle richieste folli per le quali riina, non vedendo arrivare risposte, decise di dare inizio alla fase delle stragi dell'estate '93. fino a che le stesse non cessarono: cosa nostra aveva trovato un nuovo interlocutore politico ed erano state fornite garanzie su tutto ciò che avevano richiesto. incluso un maggiore ingresso nel sistema economico e in quello degli appalti.

e tra lotta alle intercettazioni, revoca del 41-bis, legami forti con il capitalismo italiano ed europeo, ponte sullo stretto di messina i risultati si vedono.

manca la revisione dei processi: ma pare che, attraverso validi avvocati, cosa nostra si sia già attivata ampiamente anche su questo terreno.

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il provvedimento che ridimensionò il 41-bis, rispetto all'impianto iniziale del 1992, fu varato nel 2002: nel 2002 c'era al governo il secondo esecutivo di berlusconi.

e poco prima del 2002, durante un incontro di calcio allo stadio di palermo, era stato messo in evidenza sugli spalti uno striscione, con su scritto: "No al 41-bis: berlusconi dimentica la Sicilia".

un modo per ricordare che la cosa andava accellerata.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 02-09-2008 13:26  
mi auguro che molti italiani siano rimasti sgomenti quando berlusconi poche settimane fa si è nuovamente riappropriato in maniera indegna della memoria di giovanni falcone, avendo il coraggio di affermare che i suoi provvedimenti sui temi della giustizia erano cari al giudice antimafia ucciso nel '92.

i provvedimenti di berlusconi sono soltanto la riproposizione dei piani principali della p2 (della quale lui ha anche fatto parte) contro l'autonomia e l'efficienza della giustizia: il controllo politico sul consiglio superiore della magistratura e la separazione delle carriere dei giudici.

affermazioni come quelle non solo fanno un torto ignobile all'impegno antimafia di falcone.

falcone mai e poi mai avrebbe potuto sostenere linee simili.

fanno bene i Paesi europei a essere disgustati dall'Italia: un Paese fascista, clientelare, dominato dai monopoli e dalle caste. un Paese nel quale la mafia si può permettere di fare prova di forza sulle leggi e la sovranità dello Stato (le bombe del '93) , e nel quale un piduista mafioso che ha mani dappertutto va al governo tre volte e si appropria della memoria di giudici antimafia valorosi, inventando falsità.
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