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Autore Buon 25 Aprile a tutti!
Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 25-04-2008 09:10  
Oggi è il 25 Aprile, sessantatreesimo anniversario della Liberazione del nostro paese dal giogo nazifascista. Da anni, da quando ero un ragazzino, non perdo una manifestazione in questo splendido giorno di festa, e ne vado fiero. Sto giusto preparandomi, nel mio piccolo, per la manifestazione indetta dal minuscolo comune in cui vivo: un breve corteo che dal centro storico del mio paesello conduce fino al cimitero, alla lapide che ricorda i partigiani morti per la nostra libertà. Non mi piace la retorica, e tendo a non farne mai; eppure, ritengo scontato che ogni dialettica, ogni libertà, tutto ciò che di buono è possibile in questo nostro paese non possa che partire dalla condivisione di questo movimento di liberazione, da una memoria condivisa dello stesso, quella memoria che continuamente è da più parti messa in discussione. La Liberazione ci ha dato la possibilità di essere liberi, ci ha dato una Costituzione, nata dall'antifascismo e fondata sulla dignità dell'uomo e del lavoro, tra le più moderne d'Europa: ma viviamo in periodi di revisionismo più o meno sfacciato, con gente che parla di "sfatare miti" o di "partigiani così antifascisti da sembrare fascisti". Era una guerra civile, cosa era lecito attendersi? Scriveva Bertolt Brecht:

"Eppure sappiamo:
anche l'odio verso la bassezza
distorce i tratti del viso.
Anche l'ira per le ingiustizie
rende la voce rauca. Ah, noi
che volevamo preparare il terreno per la gentilezza
noi non potevamo essere gentili."


Non finirò mai di dire che, finchè l'intero paese non si riconoscerà nei valori della Resistenza, mai potrà esistere una vera dialettica a nessun livello. Una dialettica politica, intendo: da quale base condivisa si dovrebbe partire per una discussione costruttiva? Dall'equiparazione (più volte tentata) tra partigiani e repubblichini? Rabbrividisco al solo pensiero. Questo nostro paese non è un paese normale, perchè non è più in grado di riconoscere ciò che lo ha reso quello che è: la gente va al mare, il 25 Aprile; un presidente del consiglio "in pectore" (ma anche quand'era in carica, a dire il vero) che non si presenta alle manifestazioni ufficiali perchè "deve lavorare, lui". Io vorrei soltanto che questa memoria fosse veramente condivisa e fondante per questa nostra povera Repubblica. La Resistenza non è stata certo un fenomeno unicamente italiano, ma mi pare tipicamente italiana la "non considerazione" nella quale questi avvenimenti vengono tenuti. Vorrei soltanto sentire finalmente un riconoscimento ed un'adesione vera alla parola scritta della nostra carta costituzionale, nata da quel periodo e da quella lotta, un'adesione della quale c'è più che mai bisogno. A chi sparla del 25 Aprile, a chi non capisce (o meglio, finge di non capire), a chi mistifica, a chi offende la memoria di quei giorni, non posso che rispondere: non mi prenderete mai in giro, perchè, per fortuna, ho un cervello mio e lo so usare. Finchè avrò vita questa lezione non la dimenticherò, non dimenticherò il dolore, le difficoltà, ma nemmeno il coraggio di battersi per la libertà (questa sì vera, non la parola della quale ormai, in campagna elettorale e non, molti si appropriano svuotandola di significato). C'è bisogno di memoria condivisa per costruire un futuro migliore. Scrive ancora Brecht:

"Ma voi, quando sarà venuto il momento
in cui l'uomo è amico dell'uomo,
ricordate noi
Con indulgenza."


Speriamo che avvenga presto, con buona pace dei "mercanti dell'odio" e dei mistificatori nostalgici del ventennio.
Buon 25 Aprile a tutti!

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Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche)

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 25-04-2008 10:01  
Bellissimo post, Hias! Condivido tutto riga per riga:

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 25-04-2008 10:47  
questo è il primo anno che forse questa festa ha perso il suo significato: perchè al momento sono inesistenti le forze politiche eredi del vero antifascismo e della gloriosa Resistenza.

per un bel pò, a rappresentarla degnamente, mi sa che ci sarà simbolicamente solo il Capo dello Stato Napolitano.

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 25-04-2008 10:59  
E' il concetto stesso di "Resistenza" che ormai sa di muffa, sarebbe assai più corretto parlare appunto di guerra civile poichè è di quello che si è trattato in fin dei conti.
Onore e gloria a tutti quei partigiani che si sono battuti e immolati per la nostra libertà, ma non dimentichiamo però gli orrori di cui si sono macchiati anche molti di quelli e non dimentichiamo che per molti di coloro il concetto di resistenza era solo questo: Spostarci dalle fauci di Hitler e Mussolini verso quelle ancor più voraci di Stalin.
Siamo in epoca di revisionismo? Mi va benissimo personalmente
_________________
Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 25-04-2008 11:32  
quote:
In data 2008-04-25 10:59, eltonjohn scrive:
E' il concetto stesso di "Resistenza" che ormai sa di muffa, sarebbe assai più corretto parlare appunto di guerra civile poichè è di quello che si è trattato in fin dei conti.
Onore e gloria a tutti quei partigiani che si sono battuti e immolati per la nostra libertà, ma non dimentichiamo però gli orrori di cui si sono macchiati anche molti di quelli e non dimentichiamo che per molti di coloro il concetto di resistenza era solo questo: Spostarci dalle fauci di Hitler e Mussolini verso quelle ancor più voraci di Stalin.
Siamo in epoca di revisionismo? Mi va benissimo personalmente




Non avevamo alcun dubbio.

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Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche)

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 25-04-2008 11:50  
non solo mi sembra orribile il fatto che a reinterpretare la Resistenza (che poi non va reinterpretata perchè ha avuto un solo significato, cioè la liberazione nazionale dal nazifascismo)si sia autodeputato un mafioso del calibro di marcello dell'utri (e tra l'altro dell'utri è un borghese figlio di papà che ha sempre navigato nel mondo delle imprese e del denaro: quindi cosa ne può sapere di lui della storia, della Resistenza e della fame che qyuell'epoca ha prodotto).

ma mi sembra ancor più orribile che ci siano italiani che danno pure ascolto a certe "trovate" che sono il simbolo del degrado comico-culturale di questo Paese.

purtroppo questi sono i segnali di una sottile campagna di disinformazione culturale molto cara alla destra: reinventare la storia a proprio piacimento, cambiare il significato dei fatti e così esercitare, attraverso una falsa cultura, un controllo sulle persone, influenzandole a convincersi di certe cose che poi non sono vere.

un modo per denigrare sempre di più i valori dell'antifascismo, e quindi dell'anti-destra, e far spostare anche culturalmente sempre di più il Paese a destra.

è molto facile esercitare questa influenza sui più giovani: pare che di ignoranza ce n'è molta e che un bel pò di voti che arrivano alla destra provengono da alcune fasce di età non troppo mature.

un pò come quando berlusconi usa i suoi telegiornali per influenzare anziani e casalinghe (che difatti assieme a molti studenti giovani e immaturi) rappresentano per lui un bacino di voti zeppo di creduloni e sprovveduti.

e la destra non è nemmeno nuova a questa pericolose strategie di "revisionismi culturali": qualche anno fa (mi pare nella legislatura cdl del 2001-2006)la lega nord voleva far modificare nei libri di storia la ricostruzione e il significato di alcuni fatti che hanno portato all'unità nazionale e che erano collegati alle imprese di giuseppe garibaldi e dei suoi garibaldini.

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 25-04-2008 12:21  
quote:
In data 2008-04-25 11:50, dan880 scrive:
un modo per denigrare sempre di più i valori dell'antifascismo, e quindi dell'anti-destra, e far spostare anche culturalmente sempre di più il Paese a destra.




Ti pareva che non ritiravi fuori lo spettro delle tue ossessioni, Silvio Berlusconi?
Cosa c'entra testa asfaltata col 25 Aprile e con la Resistenza (come vi piace tanto chiamarla)? Di quale spostamento a destra cianci? Qui si vuole una volta per tutte dire pane al pane e vino al vino, per usare un linguaggio che più terra a terra di così non si puo'. Basta col celebrare il 25 Aprile a senso unico, con le bandiere rosse al vento che sovrastano numericamente i tricolori, basta col farne insieme al 1 Maggio una festa privata della sinistra, basta col celebrare il partigiano come un cavaliere senza macchia alla ricerca del santo Graal, basta,quindi, con l'oscurantismo storico che è assai peggio del revisionismo

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 25-04-2008 14:08  
il 25 aprile è la festa della liberazione nazionale: è questo ciò che si festeggia. ma non si può trascurare, nei festeggiamenti, il ricordo dell'impegno della lotta partigiana che ha dato un grande contributo.

oltretutto voglio ricordarti che la lotta partigiana non era formata solo da persone simpatizzanti del pci: c'erano anche molti socialisti, tanto che uno dei gruppi partigiani si chiamava "giacomo matteotti", il deputato socialista vittima del fascismo.

in quanto al 1 maggio: è il giorno della festa dei lavoratori. non mi risulta che la destra è mai stata a difesa dei lavoratori.

e proprio per questo mi dispiace molto che oggi gli operai votano la destra perchè o sono cittadini del nord e si preoccupano di interventi contro gli extracomunitari e di tasse da gestire "in famiglia", o perchè vogliono la difesa del loro padrone perchè se crolla lui crolla tutta l'azienda o per "fare dispetti" agli altri partiti.

io se fossi un operaio mi preoccuperei molto di più dei programmi sui premi di produttività e la detassazione solo di straordinari e tredicesime, annunciati dal pdl. e mi preoccuperei della frase "programmi impopolari", spesso pronunciata da berlusconi per anticipare metaforicamente un bel pò di pillole amare.

eppure tra tutti i discorsi che ho letto sui giornali, rilasciati dagli operai per spiegare le motivazioni del loro voto non ne ho sentito nememno mezzo che vertesse sulle loro condizioni lavorative e salariali oppure sulle norme della sicurezza o un commento a queste riforme impopolari in preparazione (che poi si sa che riguarderanno modifiche del sistema sociale elavorativo).

dovrebbero essere i problemi numero 1 nella loro vita. ma pare di no, e questo non riesco a spiegarmelo.


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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 25-04-2008 20:39  
Buon 25 aprile innanzitutto, ma torniamo ai vostri discorsi, qualcuno parlava di guerra civile, appunto,e in guerra accade di tutto, gli uomini si trasformano in bestie e come vogliamo ricordare, oltre all'eroismo dei partigiani, è giusto ricordare anche i loro orrori.Allora, giacché siamo in fase di rimembranze, ricordiamoci pure quello che hanno compiuto i soldati in Africa, dalle loro bocche è uscito, dai superstiti di quella guerra assurda in un luogo assurdo,dove hanno contratto malattie in quelle zone malsane, malaria, sabbia nei polmoni, ameba, bevevano acqua coi vermi, perché c'era penuria di tutto.Ebbene dai loro racconti, io li ho sentiti colle mie orecchie,è emerso che contro gli arabi facevano di tutto e di più, li mettevano in fila, per es. e si divertivano a fargli saltare le cervella, li mettevano su delle pire, morti e feriti, senza sincerarsi se fossero ancora vivi e li bruciavano. Tutto ciò sotto il vessillo di Mussolini.Usavano già allora poi un gas letale.
Dove voglio arrivare con questo? Né a giustificarli, ma immaginate l'animo di quegli uomini in una terra piena di insidie, né tantomeno a condannarli, perché questa è la guerra, e in guerra è molto difficile mantenere il sangue freddo, hai una visione delle cose completamente distorta, sei un animale della giungla, dove devi lottare per sopravvivere, dove devi uccidere per non essere ucciso.Perciò, finaiamola una volta per tutte di fare della retorica sulla festa della liberazione, essa non appartiene né a destra né a sinistra, è solo di quelli che sono morti e che hanno combattuto.Se fosse possibile, dovrebbero risorgere il giorno 25 e sfilare in silenzio per le piazze, perché solo loro ne hanno il diritto.

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 25-04-2008 20:54  
Sono daccordo, questa dovrebbe essere la festa di tutti, la festa del trionfo della democrazia sul terrore totalitaristico. Il guaio è che per certa gente continua ad essere una sorta di festa de l'Unità dove sei ammesso solo su invito
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superman18

Reg.: 26 Dic 2005
Messaggi: 3231
Da: trevignano (TV)
Inviato: 25-04-2008 21:02  
forse , e dico forse , si stava meglio prima della cosidetta "liberazione", almeno te lo dichiaravano che stavi in una dittatura, ora ti fanno credere di stare in un paese libero, quindi con questa festa ci prendono proprio per il culo....
_________________
Quando i giorni sono musica
fermiamoci a sentire.
Se sono muri salta di là
se sono amori abbracciali.
È un ballo che continua
in mille passi brevi.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 25-04-2008 21:41  
quote:
In data 2008-04-25 10:59, eltonjohn scrive:
E' il concetto stesso di "Resistenza" che ormai sa di muffa, sarebbe assai più corretto parlare appunto di guerra civile poichè è di quello che si è trattato in fin dei conti.
Onore e gloria a tutti quei partigiani che si sono battuti e immolati per la nostra libertà, ma non dimentichiamo però gli orrori di cui si sono macchiati anche molti di quelli e non dimentichiamo che per molti di coloro il concetto di resistenza era solo questo: Spostarci dalle fauci di Hitler e Mussolini verso quelle ancor più voraci di Stalin.
Siamo in epoca di revisionismo? Mi va benissimo personalmente




Perchè non provi tu a toglierti quella muffetta che hai sugli occhi e nel cervello?
Nessun italiano ha mai provato le fauci di stalin (al contrario gli italiani provarono, spinti dal duce ad essere succubi di hitler, a far provare le loro fauci a stalin.., soccombendo miserabilmente: "ehia ehia!, attacchete al cazz!! haha! ); le feci del tuo duce invece si che quelli come te le avete provate.., e seguitate pure a nutrirvene, trovatevi il vostro giorno di festatoio.., ma non avete nulla da celebrare, solo dovete vergognarvi.., non scassate le minchia con la nostra memoria storica inconciliabile con quella vostra. Se guerra civile, dopo quella mondiale, c'è stata, l'avete voluta voi. Poi le persone cambiano, le idee, gli atteggiamenti, le strategie, le politiche spesso di comodo.., meri travestimenti.., ecc, accettiamo tutto.., sotto stretta sorveglianza.., ma non la storia, non la memoria, non la giusta ripartizione di responsabilità tra i biechi aguzzini fascisti, quelli del "pugneremo fino alla morte", e la gente di buona volontà che in nome di un ideale di vita, di libertà, di giustizia e democrazia (nessun partigiano ha cercato di consegnare l'Italia nelle mani di Stalin, dici cazzate) ha saputo ben esaudire il di costoro medesimi desiderio...
Volevi morì? E mori, canaglia fascista!

Ci cago sul revisinismo di 'sto par di palle! Ci hanno provato anche in Spagna col revisionismo (cosa partita anche dall'Italia, vedi quel babbeo dell'ambasciatore Romano che motivava, nella sostanza: "meglio i fascisti che il comunismo".., che però non governava la penisola iberica, dove c'era invece una repubblica democratica legittimaente eletta dal popolo e affogata nel bagno di sangue della guerra civile voluta dal franchismo!). Ma in Spagna sono persone serie, mica pecivendoli come noi.., hanno iniziato l'opera di pacificazione cominciando a risarcire le vittime del franchismo.., altro che cazzi, proprio perchè la vera pacificazione può avvenire soltanto dietro il riconoscimento delle responsabilità, con la restituzione del maltolto, con il rispetto dovuto a ci ha rimesso la vita per un ideale giusto. Risarcimenti materiali.., perchè le tante vite falciate per un'ideale di arroganza, di violenza, di sopraffazione, di morte, nessuno potrà mai restituirle. Sono ferite queste che neanche il tempo potrà mai guarire fino in fondo. In Spagna, in questi ultimissimi anni, sono state scoperte numerose fosse comuni di gente ammazzata dai fascisti che erano state dimenticate. Quella falsa leggenda di una dittatura franchista all'acqua di rose, viene macabramente sfatata.
Hai voglia di revisionare... qui è tutta una riesumazione di morti ammazzati per i ben noti e reali motivi che nessun revisinismo potrà mai sconfessare, salvo sconfessare se stesso!

Il 25 aprile, e quel che realmente rappresenta, anche per le nuove generazioni che non sanno.., non si tocca!



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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 25-04-2008 21:47  
quote:
In data 2008-04-25 10:47, dan880 scrive:
questo è il primo anno che forse questa festa ha perso il suo significato: perchè al momento sono inesistenti le forze politiche eredi del vero antifascismo e della gloriosa Resistenza.

per un bel pò, a rappresentarla degnamente, mi sa che ci sarà simbolicamente solo il Capo dello Stato Napolitano.



Vabbè.., forse le stesse forze politiche se ne erano un po' dimenticate...
Spero comunque che resti la cultura antifascista, la memoria storica condivisa e stratificata nelle coscienze dei cittadini, "guidata" o meno che sia dalla politica... Il vero grosso risultato sarebbe questa "libertà" incondizionata, spontanea, cromosomica, erditaria...
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 25-04-2008 22:09  
quote:
In data 2008-04-25 20:39, ginestra scrive:
Perciò, finaiamola una volta per tutte di fare della retorica sulla festa della liberazione, essa non appartiene né a destra né a sinistra, è solo di quelli che sono morti e che hanno combattuto.



Dissento fortemente. Ho cercato di spiegare perchè nel precedente topic.
Potrei aggiungere che la festa della liberazione appartiene a chi ha lottato per la liberazione. Celebrerei (se fossi credente) la morte di tutti, innocenti e colpevoli, in chiesa, secondo il precetto cristiano, o cattolico.., non certo nella vita politica, sociale, culturale, umanistica, artistica, psichica. Non ne gioisco, ma io non celebro la morte di chi voleva ingiustamente causare la mia morte per un ideale criminale. In quest'ottica, i morti non sono tutti uguali, non tutti meritano rispetto, pur essendo morti. Peroprio a scanso dell'ipocrisia a cui fai cenno. Potremmo omologarli solo nella visione teologica, mistica/religiosa che considera la morte in manera evidentemente diversa.., ma non si è tutti portati per questa più che rispettabile, ma non necessariamente condivisibile, "escatologia". Che poi la vita "laica", bruta, crudele e terrena, anch'essa fa parte del "mistero"... Gli alibi dunque non servono.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 25-04-2008 23:06  
Voglio solo ricordare ad Alzayd che se ha voglia di trovare qualche fossa comune non ha che d'andare in un qualunque punto cardinale della Siberia (la Siberia che è bella grandina...) e scavare una buchetta con la punta del piede, un femore o una mandibola almeno, li trova di sicuro. Durante la guerra di Spagna c'erano "consulenti" militari sovietici mandati da Stalin che usavano con i non franchisti la tattica del non un passo indietro, chi arretrava si beccava una pallottola in testa e imponevano il terrore alle popolazioni civili sotto il controllo repubblicano. Nessuno dice che il nazifascismo è stato una goduria, ma l'alternativa bolscevica non doveva essere migliore
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