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Referendum elettorale /nuovo sistema politico |
dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 26-11-2007 17:37 |
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veltroni si illude di poter trasformare il pd nel partito dei democratici Usa.
e deve anche stare attento agli inciuci: chi lo ha votato alle primarie non penso sia d'accordo con strategie in comune tra lui e fini-casini o, peggio ancora, tra lui e berlusconi. |
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 27-11-2007 09:35 |
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per chi ancora non ha capito che il Pd è centro-riformista e che con la vera sinistra non ha più niente a che fare:
nel partito è stato "imbarcato" anche marco follini (lo ricorderete), nominato responsabile delle politiche d'informazione del Pd.
quest'altra news invece è indirizzata a coloro che ancora ritengono che sia la sinistra socialista a essere irresponsabile verso l'unità di governo:
dopo aver minacciato, lo scorso 23 luglio, la cgl di epifani (che difatti ha ricevuto moltissime critiche dal mondo lavorativo di fabbrica)a firmare il protocollo welfare assieme a cisl, uil e confindustria dinanzi all'alternativa di assumersi la responsabilità unilaterale di creare una spaccatura nel governo e la sua eventuale caduta..
ieri prodi avrebbe indirizzato avvertimenti dello stesso tipo a rifondazione comunista: o firmano il protocollo welfare sulla base del testo stabilito tra i sindacati e la confindustria (e appoggiato anche dai centristi diniani e dai riformisti dell'unione), quindi senza modifiche recentemente recepite dalla commissione lavoro di montecitorio (sostegno ai lavori usuranti notturni-interventi contro il precariato dei contratti a termine-eliminazione del lavoro a chiamata), oppure si assumono unilateralmente la responsabilità di far cadere il governo in senato.
pare che rifondazione è stata costretta ad accettare (lo si legge stamane su La Repubblica) proprio per non mostrare irresponsabilità verso l'unità di governo al senato in un momento delicato.
è la ri-prova che la sinistra socialista non solo è leale, ma è essa costretta a sottostare ai diktat dei riformisti e dei centristi, e tutto questo perchè devono essere favoriti i soliti: gli imprenditori e la confindustria.
ecco perchè prodi era così sicuro, ieri, che le divisioni sul welfare erano cose da poco rispetto ai contrasti nella ex cdl.
aveva già provveduto a inviare sottili avvertimenti.
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 27-11-2007 19:30 |
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quote: In data 2007-11-27 09:35, dan880 scrive:
quest'altra news invece è indirizzata a coloro che ancora ritengono che sia la sinistra socialista a essere irresponsabile verso l'unità di governo:
dopo aver minacciato, lo scorso 23 luglio, la cgl di epifani (che difatti ha ricevuto moltissime critiche dal mondo lavorativo di fabbrica)a firmare il protocollo welfare assieme a cisl, uil e confindustria dinanzi all'alternativa di assumersi la responsabilità unilaterale di creare una spaccatura nel governo e la sua eventuale caduta..
ieri prodi avrebbe indirizzato avvertimenti dello stesso tipo a rifondazione comunista: o firmano il protocollo welfare sulla base del testo stabilito tra i sindacati e la confindustria (e appoggiato anche dai centristi diniani e dai riformisti dell'unione), quindi senza modifiche recentemente recepite dalla commissione lavoro di montecitorio (sostegno ai lavori usuranti notturni-interventi contro il precariato dei contratti a termine-eliminazione del lavoro a chiamata), oppure si assumono unilateralmente la responsabilità di far cadere il governo in senato.
pare che rifondazione è stata costretta ad accettare (lo si legge stamane su La Repubblica) proprio per non mostrare irresponsabilità verso l'unità di governo al senato in un momento delicato.
è la ri-prova che la sinistra socialista non solo è leale, ma è essa costretta a sottostare ai diktat dei riformisti e dei centristi, e tutto questo perchè devono essere favoriti i soliti: gli imprenditori e la confindustria.
ecco perchè prodi era così sicuro, ieri, che le divisioni sul welfare erano cose da poco rispetto ai contrasti nella ex cdl.
aveva già provveduto a inviare sottili avvertimenti.
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su La Repubblica è anzi riportato che veltroni e prodi sono spaventati eccome dalle minacce di dini. tanto che avrebbero dichiarato: "attenti, perchè dini fa sul serio".
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 01-12-2007 17:11 |
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 01-12-2007 17:57 |
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purtroppo si va verso uno scenario politico poco edificante:
anche perchè tra berlusconi e veltroni non ci sono differenze di programmi politici (per berlusconi non è mai stato tempo di idee e ideologie: la sua politica è solo la difesa degli interessi privati e il comando aziendalistico sulla scena; veltroni ha deciso da tempo di non essere più nemmeno un politico di sinistra, e del resto viene dal pds e dai ds. per veltroni, che si sente sempre più il kennedy degli anni 2000, le ideologie sono crollate da tempo).
entrambi vogliono portare avanti una politica allineate alle riforme volute dai mercati finanziari europei e dagli organismi bancari e imprenditoriali.
e per quel che riguarda il sistema politico-istituzionale, entrambi concordano sul rafforzamento dei poteri al premier (idea introdotta per primo proprio da berlusconi da un bel pò di anni) e all'esecutivo e sull'eliminazione del bicameralismo perfetto, con una sola camera che rimane a rappresentare effettivamente il potere sovrano nazionale. il senato, infatti, si trasformerebbe in un senato federale.
abili stratagemmi, questi ultimi, anche per far passare subito e senza troppi intoppi leggi riformiste. una decurtazione della democrazia del parlamento in poche parole.
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il problema rimane sempre lo stesso: come berlusconi supererà i problemi nella, pare, ex cdl?
perchè la spaccatura interna alla sua coalizione gli impedirebbe, ovviamente, di arrivare a imporre questa sua nuova forza italia denominata ppl come partitone all'americana omologo al pd veltroniano.
se fini e casini correranno da soli e formeranno assieme ad altri una grande area centrista, vicina al pd, avranno rubato completamente la scena a berlusconi. e il cav. si ritroverà isolato a destra con la lega (ma non è sicuro che la lega accetti di restare isolata a destra), le autonomie di rotondi (e nemmeno per questi è sicuro che accettino di restare isolati a destra) e la destra di storace (quì invece ogni dubbio è fugato: i fascistoni di storace si sentirebbero a casa loro in una zona politica tutta a destra).
ecco perchè oggi berlusconi ha proposto a fini e casini una ricomposizione e un entrare tutti nel suo ppl.
perchè dopo il colloquio di ieri con veltroni ha capito che è obbligatorio che lui trasformi il ppl nella fotocopia del pd.
ma per portarlo al pari del pd, e arrivare ai grandi inciucioni, deve appunto convincere i suoi storici alleati a ripassare dalla sua parte e a farli accettare questo partito come quello nel quale anche loro devono stare.
è difficile immaginare chi si avvantaggerà di un sistema all'americana se non prima di vedere in casa cdl come andrà a finire.
in quanto a veltroni lui è già tutto avvantaggiato:
gli resta solo la palla al piede dell'esecutivo prodi, a quanto pare. |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 17-01-2008 17:30 |
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 17-01-2008 17:57 |
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al di là di cos'altro può succedere, in Italia occorre di certo una legge elettorale che garantisca una equa e democratica rappresentanza di tipo proporzionale.
un conto è eliminare l'eccessiva frammentazione dei partiti: su questo ci sono partiti che hanno dimostrato molta responsabilità e maturità. come rifondazione comunista, comunisti italiani, sinistra democratica e verdi che si sono uniti in una sola coalizione (che diventerà un'unica aggregazione federativa)per presentarsi agli elettori coesi per eliminare le troppe divisioni e rafforzarsi politicamente.
altro conto è invece quello di combattere i piccoli partiti per toglierli di mezzo e favorire un sistema fintamente semipresidenziale alla francese, nel senso che in realtà si vuol favorire un sistema presidenziale di tipo statunitense: dove ci sono solo due partitoni che comandano, che fanno accordi sottobanco e che praticamente si assomigliano nei programmi politici(e per questo a maggior ragione la loro alternanza al governo non cambierebbe niente).
naturalmente la riforma elettorale non è l'unica sulla quale bisogna molto attentamente vigilare per come la si vuol furbescamente preparare: ma bisogna anche vigilare su alcune riforme istituzionali prossime alla discussione parlamentare, e che sono molto antidemocratiche.
come l'abolizione di una delle due camere (il senato) e il rafforzamento dei poteri al premier (e l'elezione diretta dei cittadini) e all'esecutivo.
perchè queste riforme, molto pericolose a mio avviso, rafforzerebbero la cornice d'insieme di un sistema presidenziale che va politicamente e istituzionalmente respinto. |
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