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Autore Referendum elettorale /nuovo sistema politico
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 23-11-2007 18:51  
Una breve e semplice storia sul nostro sistema politico elettorale.
Il dopoguerra ha visto contrapporsi due grandi Partiti , la DC e il PCI, in un sistema puramente proporzionale. Con gli anni i consensi verso queste due formazioni (in grado di catalizzare da sole oltre il 70% dell'elettorato) si sono erose e sono spuntati altri movimenti politici come il PSI (che raccoglieva oltre il 10%).
Non è stato più possibile non tenere quindi conto anche di partiti con il 2%, indispensabili per fornire una maggioranza di governo. Il cittadino votava e il post elezioni vedeva quindi sedersi al tavolo della trattativa tutti coloro interessati a governare.

Con Tangentopoli e il crollo di alcune formazioni travolte dallo scandalo si è cambiato sistema elettorale. Il cittadino ha il diritto di scegliere PRIMA la coalizione di governo, individuando per prassi il capo della formazione vincente come nuovo presidente del Consiglio. Il sistema è stato modificato in maggioritario al 75% con correzione proporzionale.
I governi che si sono alternati rappresentano veri e propri record di durata rispetto alla Prima Repubblica, essendo essi la scelta precisa dell'elettorato, al contrario di quanto avveniva in precedenza. Non è però diminuita la litigiosità e il ricatto che i partitini esercitano (si veda Mastella e Dini come casi recenti, ma anche Bossi nella scorsa legislatura).

Dopo 14 anni di maggioritario i due principali leader Veltroni e Berlusconi hanno deciso che quest'ultimo elemento rappresenta un disturbo all'azione di governo.
Ecco le parole del leader del PD:


"Programmi chiari". "Non so se mani libere, ma sicuramente chiarezza programmatica". Veltroni, durante la registrazione di 'Otto e mezzo', spiega così quale sarà l'azione del Pd. Ribadisce di voler superare "la stagione delle alleanze forzose" di mirare ad "un bipolarismo virtuoso". Bisogna mettere alle spalle, continua il segretario del Pd "tredici anni incompiuti, in cui esistevano solo Berlusconi e i comunisti" e puntare "a due schieramenti che si presentano sulla base di un programma condiviso". Un tema, questo, che rilancia il tema delle alleanze. In primis quella con la sinistra radicale che, però, non può più essere un "freno o un fattore condizionante".

Vorrebbero passare dal bipolarismo (due coalizioni che si contrappongono) al bipartitismo creando un modello statunitense o anglosassone dove la partita viene disputata tra due principali schieramenti e il resto sono voti persi.
Veltroni sostiene il suo progetto che prevede il turno uninominale secco (si aggiudica il collegio il più forte) con ripescaggio del miglior secondo.
Berlusconi anche se non lo dice,vuole in pratica la riforma referendaria (il partito di maggioranza relativa ottiene automaticamente la maggioranza assoluta dei seggi).

Posto il caposaldo del cittadino che ha il diritto di conoscere a priori la formazione che governerà , il programma , il presidente (e magari anche l'intero consiglio dei Ministri)e che tali conquiste sono irreversibili, secondo me non è minimamente proponibile nemmeno la riduzione schematica della realtà politica a due principali partiti. Molto meglio la litigiosità di adesso allora, magari con uno sbarramento al 5% senza però voler semplificare e ridurre il sisema politico all'osso.
Per queste motivazioni l'imminente referendum elettorale è inaccettabile.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 23-11-2007 18:55  
http://www.referendumelettorale.org/cgi-bin/adon.cgi?act=doc&doc=2

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 23-11-2007 21:21  
veltroni non usa mezzi termini: sogna uno scenario politico simile a quello che esiste negli stati untiti, con due soli partitoni.

cosa che gli risulterà difficile: perchè personaggi come fini e casini ne vogliono entrare nel pd ne vogliono entrare nel partito nuovo di berlusconi. e neanche puntano (anche se poi si vedrà) ad una alleanza con il pd, cosa alla quale la russa di an sarebbe contrario.

vorrebbero creare cmq un polo di mezzo: una grande area marcatamente centrista, nella quale mastella non esiterebbe a farsi avanti, come ha dichiarato oggi.

ecco perchè il sogno americano di veltroni-kennedy è un pò difficile a realizzarsi.

il pd, da solo, completamente da solo, non ha la forza elettorale paragonabile al partito dei democratici Usa: veltroni si illude di poter imporre il pd in un'ottica rigidamente autonoma.

dovrebbe allearsi con fini e casini: ma ai tre milioni di italiani che hanno votato alle primarei starebbe bene un'alleanza con simili personaggi?

mi fa ridere veltroni quando parla di freno derivante dalla politica della sinistra socialista:

fa prima a dire e ad avere il coraggio di dire che ormai lui punta ad una politica allineata ai poteri economici italiani ed europei. e che vuole diventare il john kennedy degli anni 2000.

anzichè attaccare gli unici partiti che hanno un occhio di riguardo a tutti i problemi sociali dei cittadini e che non vogliono che in questo Paese il valoroso termine Sinistra resti solo un ricordo.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 23-11-2007 22:01  
Vorrei rimanere in tema referendum.

C'è qualcuno , qualche finiano incallito che mi riesce a spiegare per quale motivo questo politicante appoggia una simile proposta referendaria che , concretizzandosi , conferisce la potenzialità ad una formazione come l'ex "Forza Italia" con il 25% dei voti di ottenere il premio di maggioranza assoluta dei seggi e di presentarsi da sola alle elezioni politiche (stessa cosa vale per il Partito Democratico)?

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 23-11-2007 22:43  
quote:
In data 2007-11-23 18:51, Quilty scrive:
Una breve e semplice storia sul nostro sistema politico elettorale.
Il dopoguerra ha visto contrapporsi due grandi Partiti , la DC e il PCI, in un sistema puramente proporzionale.



mmm, non è del tutto esatto
pochi sanno che la legge elettorale del Senato era in realtà tecnicamente un sistema misto
_________________
"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 24-11-2007 16:00  
Sì era per farla breve e facile...ma Fini...quest'uomo qui, chi mi spiega perchè sostiene il referendum elettorale? Giuro di non averne la più pallida idea: mi viene in mente solo masochismo o totale demenza..
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 25-11-2007 13:55  
Niente, era evidentemente una domanda retorica. Qualcuno però avvisi il Genio.Glielo dica cazzo!
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 25-11-2007 14:49  
di certo c'è questo:

il sistema elettorale tedesco è misto. ogni elettore dispone di due possibilità di voto per eleggere i parlamentari.

il primo voto è di tipo proporzionale, a collegio nazionale. significa che il votante sceglie una lista; e questa lista, a sua volta, riceve un numero di seggi in parlamento che è pari ai voti ricevuti su scala nazionale.

in base alla seconda possibilità di voto, invece, l'elettore sceglie uno dei componenti del collegio uninominale da lui preferito, il quale viene poi eletto a maggioranza semplice.

a maggioranza semplice vuol dire che è il candidato ad aver preso alla fine più voti all'interno del collegio uninominale ad andare in parlamento.

la quota proporzionale di questo tipo di sistema elettorale prevede, però e appunto, una soglia di sbarramento: precisamente del 5%.

significa che tutti i partiti che non superano questa soglia del 5% vengono esclusi dal diritto di avere una rappresentanza parlamentare (anche se pare che talvolta questa soglia può essere anche elusa: cosa che potrebbe verificarsi se i partiti riuscissero a far eleggere almeno tre loro rappresentanti nei collegi uninominali).

cmq è di certo un sistema elettorale che per garantire rappresentanza parlamentare obbliga di per se tutti i partiti a non essere appunto disgregati: o si uniscono in partitoni, oppure devono ricorrere ad una federazione tra partiti, all'interno della quale ognuno può cmq mantenere la sua identità partitica.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 25-11-2007 16:53  
quote:
In data 2007-11-25 14:49, dan880 scrive:
di certo c'è questo:

il sistema elettorale tedesco è misto. ogni elettore dispone di due possibilità di voto per eleggere i parlamentari.

il primo voto è di tipo proporzionale, a collegio nazionale. significa che il votante sceglie una lista; e questa lista, a sua volta, riceve un numero di seggi in parlamento che è pari ai voti ricevuti su scala nazionale.

in base alla seconda possibilità di voto, invece, l'elettore sceglie uno dei componenti del collegio uninominale da lui preferito, il quale viene poi eletto a maggioranza semplice.

a maggioranza semplice vuol dire che è il candidato ad aver preso alla fine più voti all'interno del collegio uninominale ad andare in parlamento.

la quota proporzionale di questo tipo di sistema elettorale prevede, però e appunto, una soglia di sbarramento: precisamente del 5%.

significa che tutti i partiti che non superano questa soglia del 5% vengono esclusi dal diritto di avere una rappresentanza parlamentare (anche se pare che talvolta questa soglia può essere anche elusa: cosa che potrebbe verificarsi se i partiti riuscissero a far eleggere almeno tre loro rappresentanti nei collegi uninominali).

cmq è di certo un sistema elettorale che per garantire rappresentanza parlamentare obbliga di per se tutti i partiti a non essere appunto disgregati: o si uniscono in partitoni, oppure devono ricorrere ad una federazione tra partiti, all'interno della quale ognuno può cmq mantenere la sua identità partitica.



il problema è che veltroni afferma di essere sì d'accordo con il sistema alla tedesca, ma di volervi apportare dei "ritocchi": e bisognerebbe capire a cosa esattamente si riferisce.

per questo bisogna essere vigili al momento del dibattito parlamentare: perchè c'è aria di tranelli, di imbrogli (insomma di modifiche da apportare per comodi di parte) e soprattutto di inciuci tra veltroni e fini-casini o, nela peggiore delle ipotesi, tra veltroni e berlusconi (anche se è la prima ipotesi la più probabile).

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 25-11-2007 18:27  
ma perché ti rispondi da solo?
_________________
E' ok per me!

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 25-11-2007 18:29  
sono integrazioni aggiuntive per completare, non autorisposte.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 25-11-2007 18:41  
Veltroni è un povero pazzo. Analizziamo cosa dice oggi sul Corriere.it

LEGGE ELETTORALE - Infine la legge elettorale: «Va benissimo il sistema tedesco a condizione che ci siano delle correzioni che aiutino a introdurre degli elementi di maggiore stabilità politica» ha detto Veltroni. Un sistema elettorale tedesco senza qualche correzione rischierebbe di creare «una situazione in cui ci saranno sei-sette partiti che più o meno oscillano tra il 7 e il 27%, creando una situazione in cui si fa grande fatica a fare governi di coalizione. Va bene il sistema proporzionale, va bene che non ci sia il premio di maggioranza, ma servono elementi che rafforzino il bipolarismo». Alla domanda se il nuovo assetto politico segni la fine del bipolarismo, Veltroni ha osservato: «È la fine, speriamo, del bipolarismo coatto o forzoso che ha portato ad alleanze sostanzialmente contro. Cioè, finora, sono state le alleanze a determinare l'agenda e non il contrario, come deve essere nel bipolarismo virtuoso che vogliamo. In Italia un bipartitismo non avrebbe senso per la storia del nostro Paese. Non ho nostalgia per i bei tempi andati».

Quindi riassumendo: il sistema tedesco non va bene perchè rimarrebbero in vita 6-7 partiti con cui scendere a compromesso (quello che lui chiama bipolarismo coatto); occorre quindi una correzione per eliminarne qualcuno dai giochi (magari inserendo collegi uninominali ). Infatti afferma che se fino ad oggi si sono create le agende ( i programmi) in funzione delle alleanze per governare, adesso è necessario il cambiamento: prima l'agenda, poi chi ci sta si allea.
E come ha intenzione di fare questo genio? Nel momento in cui per ottenere una maggioranza di governo occorrono due partiti almeno (quindi due visioni, agende diverse- per esempio il Partito Democratico e la Sinistra Radicale oppure An e il nuovo Berlusconi) ,come pensa di creare quel bipolarismo virtuoso in cui prima di allearsi si ha un'agenda in comune? Per il suo bipolarismo sarebbe necessario avere un partito di qua e uno di là (ma "un bipartitismo non avrebbe senso" afferma poi).

Dice tutto e il suo esatto contrario, sembra Deeproad quando censura i temi a lui sgraditi perchè rileva tensione pur in assenza di polemica. E' un politicante del nulla, la chiacchiera più insignificante, il bispensiero più nauseante che ci sia.
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 25-11-2007 18:42  
quote:
In data 2007-11-25 18:27, sloberi scrive:
ma perché ti rispondi da solo?



Perchè io mi sono ormai rotto i coglioni di rispondergli
_________________
Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 25-11-2007 18:58  
quote:
In data 2007-11-25 18:41, Quilty scrive:
Veltroni è un povero pazzo. Analizziamo cosa dice oggi sul Corriere.it

LEGGE ELETTORALE - Infine la legge elettorale: «Va benissimo il sistema tedesco a condizione che ci siano delle correzioni che aiutino a introdurre degli elementi di maggiore stabilità politica» ha detto Veltroni. Un sistema elettorale tedesco senza qualche correzione rischierebbe di creare «una situazione in cui ci saranno sei-sette partiti che più o meno oscillano tra il 7 e il 27%, creando una situazione in cui si fa grande fatica a fare governi di coalizione. Va bene il sistema proporzionale, va bene che non ci sia il premio di maggioranza, ma servono elementi che rafforzino il bipolarismo». Alla domanda se il nuovo assetto politico segni la fine del bipolarismo, Veltroni ha osservato: «È la fine, speriamo, del bipolarismo coatto o forzoso che ha portato ad alleanze sostanzialmente contro. Cioè, finora, sono state le alleanze a determinare l'agenda e non il contrario, come deve essere nel bipolarismo virtuoso che vogliamo. In Italia un bipartitismo non avrebbe senso per la storia del nostro Paese. Non ho nostalgia per i bei tempi andati».

Quindi riassumendo: il sistema tedesco non va bene perchè rimarrebbero in vita 6-7 partiti con cui scendere a compromesso (quello che lui chiama bipolarismo coatto); occorre quindi una correzione per eliminarne qualcuno dai giochi (magari inserendo collegi uninominali ). Infatti afferma che se fino ad oggi si sono create le agende ( i programmi) in funzione delle alleanze per governare, adesso è necessario il cambiamento: prima l'agenda, poi chi ci sta si allea.
E come ha intenzione di fare questo genio? Nel momento in cui per ottenere una maggioranza di governo occorrono due partiti almeno (quindi due visioni, agende diverse- per esempio il Partito Democratico e la Sinistra Radicale oppure An e il nuovo Berlusconi) ,come pensa di creare quel bipolarismo virtuoso in cui prima di allearsi si ha un'agenda in comune? Per il suo bipolarismo sarebbe necessario avere un partito di qua e uno di là (ma "un bipartitismo non avrebbe senso" afferma poi).

Dice tutto e il suo esatto contrario, sembra Deeproad quando censura i temi a lui sgraditi perchè rileva tensione pur in assenza di polemica. E' un politicante del nulla, la chiacchiera più insignificante, il bispensiero più nauseante che ci sia.




mi sembra ovvio che si contraddice lui stesso:

perchè lo scenario politico che lui sogna è quello tipico statunitense, nel quale ci sono solo due partitoni fintamente contrapposti.

ma per far questo dovrebbe convincere tutti i centristi ad entrare nel pd, oppure dovrebbe allearsi a fini e casini avendo come antagonista solo berlusconi e il suo partitone.

gli sarà difficile: perchè tutti i personaggi politici di centro dell'unione mirano a ricostruire il centrismo, quella via di mezzo che alla fin fine finisce sempre per essere un terzo polo.

lo scenario cui aspira veltroni, però, non è fatto per un partitone alleato ad una federazione centrista: è fatto solo per due grandi partiti. come negli Usa.

perchè è ovvio che, per come la pensa lui, la legge elettorale alla tedesca dovrebbe però essere modificata in maniera tale da spazzare via sostanzialmente quasi tutti, e far emergere solo il pd e un omologo contrapposto.

veltroni pensa di essere il john kennedy degli anni 2000, di poter adattare il sistema elettorale alla tedesca alle sue necessità elettoralistiche e di poter fare in modo che il pd si imponga in maniera completamente autonomista.

come andrà a finire è un'incognita. di sicuro sarà battaglia a tutto campo.

anche perchè nella ex cdl è difficile immaginare che berlusconi si faccia tagliare fuori da fini e casini. così come è anche difficile immaginare che fini e casini permettano a berlusconi ancora di oscurarli.

significa che un unico partitone della cdl avrebbe semplificato molte cose a veltroni.

ma adesso con questo scontro in atto tra berlusconi e i suoi ex alleati, e la spaccatura verificatasi, le difficoltà investono a catena anche il sogno elettorale americano di veltroni.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 26-11-2007 17:23  
Notizia del giorno:

Cassazione, via libera referendum
"Le 500 firme valide ci sono"

ROMA - Ci sono tutte le 500 mila firme valide a supporto della presentazione di ciascuno dei tre quesiti sulla legge elettorale depositati in Cassazione - lo scorso 24 luglio - dal Comitato promotore per il referendum presieduto da Giovanni Guzzetta. Lo si apprende da fonti della Suprema Corte.

(26 novembre 2007)


Gli sarà difficile dici?
Ma no, basta che passi il referendum , si presenta da solo , vince , ha il premio di maggioranza e governa da solo.
Lo scenario è già bello e semplificato: ogni voto per qualsiasi partito diverso dal Pd o dal nuovo di Silvietto è in pratica un voto perso e di conseguenza il sistema politico è già di fatto cambiato: per governare bisogna far parte di uno di questi due partiti , gli altri non hanno più alcun senso di esistere. Mi pare evidente.

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