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Autore la finanziaria passa, ma cos'è il "nuovo governo"?
Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 27-12-2007 16:34  
quote:
In data 2007-12-26 21:03, dan880 scrive:almeno questo governo ha iniziato...


Ma il tuo è solo un elogio alle intenzioni. Temo però che scopo della politica sia risolvere i problemi, non provarci e poi come va va.
Ripeto che non si può dire che il governo ha fatto passi avanti nella lotta all'evasione fiscale solo perchè se ne sta occupando. Anche la chiesa si è sempre occupata della lotta alla blasfemia, istituendo inquisizioni e finanziando campagne culturali sempre più poderose, e nonostante tutto oggi i blasfemi dominano il mondo mentre il papa è allo sbando.
La strada intrapresa dal governo è inefficace, questa è la realtà. Il governo fa passi avanti ma nella strada sbagliata. Deve cambiare strada.
Lo stesso Zapatero qualche settimana fa annunciava che il PIL pro-capite spagnolo ha superato quello italiano, dichiarando maliziosamente "Eppure a Prodi glielo avevo detto". Insomma perfino il tanto adorato Zapatero non può fare a meno di evidenziare che Prodi è inconcludente.

E sulla scuola il discorso non cambia. Che la scuola sia "una istituzione didattico-culturale" non dovrebbe influire sulle politiche per renderla efficace, che invece dipendono dallo studio dei risultati ottenuti. Se infatti si nota che gli studenti europei sono molto più preparati di quelli italini c'è da credere che la nostra scuola sia peggiore di quella degli altri; e se le scuole negli altri paesi agiscono come aziende allora c'è da credere che proprio quella sia la strada politicamente sensata. E' la prova dei fatti che legittima il mezzo, non il fine o la morale.
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"Verso l'infinito e oltre, per arrivare là dove nessu uomo è mai giunto prima"

"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields)

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 27-12-2007 17:42  
questa gara o concorrenza alla scuola europea che ha studenti più preparati di altri è una cosa sconclusionata.

non è una sfida tra aziende a chi lancia l'offerta migliore sul mercato.

la scuola deve limitarsi a fare il suo dovere culturale e didattico e di farlo con il massimo impegno.

così come è dovere dello Stato far sentire gli inseganti valorizzati per il loro incarico, che è difficile e importante allo stesso tempo.

trattare la scuola come un'azienda è sbagliato: non è una linea politicamente esatta.

è solo una delle tante trasformazioni che la società e le sue istituzioni pubbliche sono costrette a subìre a causa della globalizzazione e della logica di mercato che ne consegue.
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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 28-12-2007 11:35  
quote:
In data 2007-12-27 17:42, dan880 scrive:
questa gara o concorrenza alla scuola europea che ha studenti più preparati di altri è una cosa sconclusionata.

non è una sfida tra aziende a chi lancia l'offerta migliore sul mercato.

la scuola deve limitarsi a fare il suo dovere culturale e didattico e di farlo con il massimo impegno.

così come è dovere dello Stato far sentire gli inseganti valorizzati per il loro incarico, che è difficile e importante allo stesso tempo.

trattare la scuola come un'azienda è sbagliato: non è una linea politicamente esatta.

è solo una delle tante trasformazioni che la società e le sue istituzioni pubbliche sono costrette a subìre a causa della globalizzazione e della logica di mercato che ne consegue.




Ma infatti l'Italia rischia di deragliare sempre più fuori dai binari della globalizzazione anche per queste cose. Non capisco francamente i vantaggi di persistere in una logica riostretta e conservatrice, quando il mondo va avanti.
La conseguenza del sistema scolastico italiano sono cittadini più ignoranti e quindi cittadini più alienati, meno consapevoli e più passivi... bha, dove starebbe il bene? Che così il papa ha più pecorelle pronte all'indottrinamento?
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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 28-12-2007 13:21  
la globalizzazione fa forse fare passi da gigante ai mercati economici, ai banchieri, agli imprenditori, ai ministri dell'economia, alla banca centrale europea e a tutti gli organismi economico-capitalisti dell'ue (e penso che fa fare passi da gigante anche a tutte le mafie dei colletti bianchi).

ma fa fare di certo passi indietro alle persone comuni che non hanno redditi facoltosi e ai lavoratori dipendenti e precari (e basta vedere tutti gli scioperi e le manifestazioni di novembre). così come non è vero che le privatizzazioni migliorano i servizi (basta vedere quello che succede in trenitalia, sia a livello di gestione economica che di precisione sulle marce orarie dei treni).

difendere i propri diritti di lavoratore e il proprio reddito non è conservatorismo. è bisogno di giustizia sociale.

il vero conservatorismo è quello degli imprenditori, specie di quelli italiani: che vogliono solo abbassamenti di tasse e pretendono la difesa dei loro consolidati privilegi monopolistici.

e di certo l'ignoranza degli studenti non è prodotta dalla quantità di "competitività" presente o meno nelle scuole.

anche perchè parliamo sempre, in questo caso, di un fenomeno soggettivo, che si va ripetendo da decenni: di certo non tutti gli studenti d'Italia sono svogliati. molti arrivano anche fino alla laurea completa, anche fino ai costosi master.

e magari, dopo, sono costretti ad andare via perchè scoprono o che la loro laurea non è considerata per come effettivamente meriterebbe o perchè lavoro non ce n'è (e se non possono andar via sono costretti, da laureati, ad arrangiarsi temporaneamente come camerieri).


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