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Autore L'ultima trovata "rivelatoria" del Centrosinistra: il controllo dei blog e della rete
Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 19-10-2007 18:36  
Ecco chi ci governa,cari amici e utenti filmuppiani!

Dal blog di Beppe Grillo

19 Ottobre 2007
La legge Levi-Prodi e la fine della Rete


Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Il 99% chiuderebbe.
Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.
Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.
Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.
Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.

Ps: Chi volesse esprimere la sua opinione a Ricardo Franco Levi può inviargli una mail a : levi_r@camera.it

P.P.S. (mio,non di Grillo)
Naturalmente Levi si è già affrettato a ribattere a Grillo e a chi sta duramente contestando il merito del testo di legge,cercando di smorzare i toni,di indorare la pillola confondendo le idee.Ma l'obiettivo che si nasconde dietro a un simile provvedimento,al di là dei nodi specifici,è più che evidente.Diffondete la notizia più che potete,perchè dal mio punto di vista è di una gravità enorme.

_________________
Il mio angolo visuale

[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 19-10-2007 alle 18:39 ]

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 19-10-2007 18:50  
Speriamo mettano un minimo di controllo anche su certi forum di merda, amministrati in spregio di qualunque regola civile e del buon senso.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 19-10-2007 18:50  
Non ho nessuna intenzione di aprire un blog, ma se l'avessi dovrei, oltre a produrre certficati, bolli, cazzi e mazzi, anche trovarmi un giornalista che mi faccia da direttore responsabile????
Se è così,si tratta di una legge molto discutibile per non dire peggio.

Riguardo al controllo su eventuali contenuti diffamatori, può essere una cosa giusta..ma è triste che ci sia bisogno di imporlo per legge.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 19-10-2007 alle 18:52 ]

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superman18

Reg.: 26 Dic 2005
Messaggi: 3231
Da: trevignano (TV)
Inviato: 19-10-2007 18:51  
il nostro ultimo parlume di libertà se ne va a puttane
_________________
Quando i giorni sono musica
fermiamoci a sentire.
Se sono muri salta di là
se sono amori abbracciali.
È un ballo che continua
in mille passi brevi.

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 19-10-2007 18:53  
quote:
In data 2007-10-19 18:51, superman18 scrive:
il nostro ultimo parlume di libertà se ne va a puttane



ed anche l'ultimo "parlume" della lingua italiana, direi...

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 19-10-2007 19:46  
l'ennesima trovata per far tacere chi da fastidio e riesce a smuovere l'opinione pubblica contro il sistema di potere in generale.

penso sia, sotto sotto, una legge anti-Grillo.e cmq una iniziativa contro la libertà di replica e di espressione libera di idee contrarie.

nel caso specifico, apprezzo molto beppe grillo e ritengo coraggiose le sue iniziative e le sue attività.

quindi gli esprimo massima solidarietà.

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 19-10-2007 19:52  
che bella pagliacciata, degna di questo paese
_________________
E' ok per me!

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 19-10-2007 19:59  
Eh...fosse stato il Berlusca al governo ad emanare questo bell'editto...sai a quest'ora...girotondi nelle piazze contro la dittatura fascista che mette il bavaglio pure all'informazione in rete...Prodi Prodi...

_________________
" ...You're my centre When I spin away... "

[ Questo messaggio è stato modificato da: TomThom il 19-10-2007 alle 19:59 ]

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 19-10-2007 20:06  
Questa la risposta di Levi, che mi pare chiarisca molti dei punti contestati da Grillo.

L’INTENZIONE E’ DI RIFORMARE IL SETTORE (ANSA) - ROMA, 19 OTT - ‘’Caro Grillo, ho letto il suo commento al disegno di legge di riforma dell’editoria appena approvato dal governo e vorrei tranquillizzare lei, i lettori del suo blog e, piu’ in generale, il ‘popolo di internet”’.
Cosi’ il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’editoria Ricardo Franco Levi, autore del ddl editoria, risponde alle critiche di Beppe Grillo e altri blogger, preoccupati dall’art. 7 del disegno di legge riguardo alla registrazione dei siti internet.
‘’Con il provvedimento che tra pochi giorni iniziera’ il suo cammino in Parlamento - aggiunge Levi - non intendiamo in alcun modo n‚ ‘tappare la bocca a internet’ n‚ provocare ‘la fine della Rete’. Non ne abbiamo il potere e, soprattutto, non ne abbiamo l’intenzione. Cio’ che ci proponiamo e’ semplicemente di promuovere la riforma di un settore, quello, per l’appunto dell’editoria, a sostegno del quale lo Stato spende somme importanti, che e’ regolato da norme che si sono succedute in modo disordinato nel corso degli anni e che corrispondono ormai con grande fatica ad una realta’ profondamente cambiata sotto la spinta delle innovazioni della tecnologia'’.

‘’Non abbiamo lavorato nel chiuso delle nostre stanze'’, sostiene ancora Levi. ‘’Abbiamo pubblicato uno schema di legge e un questionario sul nostro sito internet, abbiamo ascoltato e incontrato tutti gli operatori del settore (gli editori grandi e piccoli, i giornalisti, gli specialisti della pubblicita’, i distributori, gli edicolanti, i librai), ci siamo fatti aiutare da esperti dell economia e del diritto'’, aggiunge nella sua lettera a Beppe Grillo.
‘’Il risultato del nostro lavoro, il disegno di legge approvato dal governo, e’ leggibile sul nostro sito (http://www.governo.it/Presidenza/DIE/index.html) dove pure si possono trovare in totale trasparenza tutti gli elementi e i dettagli dell’intervento pubblico a favore dell’editoria.
Ci siamo mossi - continua il sottosegretario - avendo un punto di riferimento preciso e impegnativo: la tutela e la promozione del pluralismo dell’informazione. Un principio affermato con chiarezza dalla Costituzione e che nell’articolo numero 1 del nostro disegno di legge abbiamo definito come ‘liberta’ di informare e diritto ad essere informati’. Niente, dunque, e’ stato ed e’ piu’ lontano dalle nostre intenzione della volonta’ di censurare il libero dibattito dei e tra i cittadini'’.

Spiega ancora il sottosegretario:'’Ci occupiamo di editoria persuasi che, nel tempo in cui viviamo, un prodotto editoriale si definisca a partire dal suo contenuto (l’informazione), e non piu’ dal mezzo (la carta) attraverso il quale esso viene diffuso. Vogliamo creare le condizioni di un mercato libero, aperto ed organizzato in modo efficiente. Per questo, intendiamo, tra le altre cose, abolire la registrazione presso i Tribunali sino ad oggi obbligatoria per qualsiasi pubblicazione e sostituirla con l’unica e piu’ semplice registrazione preso il Registro degli Operatori della Comunicazione (Roc) tenuto dall’Autorita’ Garante per le Comunicazioni (AgCom).
Anche su questo punto, da lei particolarmente criticato e temuto, lo spirito della nostra legge e’ chiaro. Quando prevediamo l’obbligo della registrazione non pensiamo alla ragazzo o al ragazzo che realizzano un proprio sito o un proprio blog. Pensiamo, invece, a chi, con la carta stampata ma, certo, anche con internet, pubblica un vero e proprio prodotto editoriale e diventa, cosi’ un autentico operatore del mercato dell’editoria. Siamo consapevoli che, soprattutto quando si tratta di internet, di siti, di blog, la distinzione tra l’operatore professionale e il privato puo’ essere sottile e non facile da definire. Ed e’ proprio per questo che nella legge affidiamo all’Autorita’ Garante per le Comunicazioni il compito di vigilare sul mercato e di stabilire i criteri per individuare i soggetti e le imprese tenuti ad iscriversi al Registro degli Operatori'’.
‘’L'informazione - spiega ancora l’autore del ddl - e’ un elemento prezioso e decisivo per la democrazia e deve essere trattata con estrema attenzione e rispetto. Per questo, ripeto e non per sfuggire alle nostre responsabilita’ , pensiamo che sia bene, affidarsi ad autorita’ che abbiano la competenza per regolare una materia cosi’ specifica e che siano indipendenti rispetto ai governi e al potere politico. Quanto alle responsabilita’, la sostanza di cio’ che abbiamo scritto nel nostro disegno di legge e mi sembra una disposizione di buon senso e’ che per chi pubblica un giornale debbano valere le medesime regole sia che si tratti di un giornale stampato sia che si tratti di un giornale on-line. Piu’ in generale e al di la’ di quanto previsto dalla nostra legge, credo, pero’, che il tema della responsabilita’ per cio’ che viene pubblicato sulla rete sia un tema importante e che a nessuno dovrebbe stare piu’ a cuore che a chi usa, apprezza e ama la rete'’.(ANSA).

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 19-10-2007 20:07  
ma prodi e berlusconi sono in fin dei conti la stessa cosa:

con la sola differenza che berlusconi fa uso della politica per la difesa dei propri interessi.

prodi invece ha sempre più trasformato una parte della sinistra in un centro riformista per la difesa degli interessi del capitalismo italiano soprattutto. dal quale lui stesso proveniva prima di entrare in politica.

entrambi quindi rappresentano il Potere dei privilegi.

e quando questo Potere rischia di essere danneggiato dalla libera e diretta controinformazione, raccogliendo molti consensi tra l'opinione pubblica, le apparenti differenze cadono.

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 19-10-2007 20:51  
A mio avviso quella a cui cerca di dare risposta il ddl è una questione spinosa, ma è inevitabile che venga affrontata, nel momento in cui buona parte della stampa si prepara ad affrontare la transizione che porterà alla scomparsa, o comunque forte marginalizzazione, della carta stampata ripetto all'online.
A mio avviso, fatta salva la totale libertà di contenuti, e il fatto che sia preferibile il minor controllo possibile nei confronti delle realtà senza fini di lucro, la rete non può diventare terreno di caccia per il più forte, per chi imbroglia o chi delinue. Molte transazioni commerciali si svolgono online, e i clienti non possono avere a che fare con un completo Far West, e le attività lucrative devono essere soggette a un insieme anche minimo di regole. Ad esempio il lavoro va trattato in un certo modo: altrimenti vorrebbe dire che il New York Times, quando si sarà definitivamente trasferito sul web, potrebbe usare ed abusare a piacimento dei suoi giornalisti e lavoratori.
Per cui forte vigilanza su questo ddl, perché non vi sia tra le righe nessuna regola che scoraggi la libera espressione di attività creative e non commerciali, ma sarebbe assolutamente sbagliata, oltre che inutile, una chiusura totale verso il miglioramento di normative che comunque, in parte, già ci sono.

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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 19-10-2007 20:56  
quote:
In data 2007-10-19 20:06, Valparaiso scrive:
Questa la risposta di Levi, che mi pare chiarisca molti dei punti contestati da Grillo.


’Abbiamo pubblicato uno schema di legge e un questionario sul nostro sito internet, abbiamo ascoltato e incontrato tutti gli operatori del settore (gli editori grandi e piccoli, i giornalisti, gli specialisti della pubblicita’, i distributori, gli edicolanti, i librai), ci siamo fatti aiutare da esperti dell economia e del diritto'



Interessante.Pur dando per scontata l'autonomia,la competenza e l'autorevolezza delle figure coinvolte nella stesura del disegno di legge (di cui mi piacerebbe comunque conoscere i nomi,perchè quando sento parlare di "giornalismo","pubblicità","distribuzione",per non parlare poi di "economia",in astratto,ho innumerevoli perplessità - per usare un eufemismo - ),suona strano come non sia stato preso in considerazione neanche per sbaglio il parere di un blogger,o di un qualunque giornalista indipendente che scriva soltanto in rete.Più che strano,diciamo,è piuttosto emblematico.

quote:
In data 2007-10-19 20:06, Valparaiso scrive:

'Ci siamo mossi - continua il sottosegretario - avendo un punto di riferimento preciso e impegnativo: la tutela e la promozione del pluralismo dell’informazione. Un principio affermato con chiarezza dalla Costituzione e che nell’articolo numero 1 del nostro disegno di legge abbiamo definito come ‘liberta’ di informare e diritto ad essere informati’. Niente, dunque, e’ stato ed e’ piu’ lontano dalle nostre intenzione della volonta’ di censurare il libero dibattito dei e tra i cittadini'.




Questi argomenti in particolare,fanno decadere automaticamente qualunque tentativo di attribuire orizzonti complessivamente "democratici" al provvedimento.Libertà d'informazione?Nessuna intenzione o volontà di censurare il libero dibattito tra i cittadini?Sbaglio o sta parlando un rappresentante della nostra politica?Quella politica che a destra e a sinistra,si è insinuata in qualunque ambito dello scibile umano,dalla televisione alla stampa,dalle radio al cinema (in Italia,tanto per dire,si è arrivati a boicottare film come "Olè" con Massimo Boldi - non so se mi spiego - perchè secondo qualche ministro e partito di governo considerato denigratorio nei confronti della categoria degli insegnanti),quella politica che manipola,controlla,supervisiona e giudica dall'alto qualunque tipo di libera scelta?E' questa politica che parla?Se è questa allora è meglio che Levi o chi per lui non aprano bocca.Almeno per conservare un minimo di decenza.

quote:
In data 2007-10-19 20:06, Valparaiso scrive:

'Vogliamo creare le condizioni di un mercato libero, aperto ed organizzato in modo efficiente. Per questo, intendiamo, tra le altre cose, abolire la registrazione presso i Tribunali sino ad oggi obbligatoria per qualsiasi pubblicazione e sostituirla con l’unica e piu’ semplice registrazione preso il Registro degli Operatori della Comunicazione (Roc) tenuto dall’Autorita’ Garante per le Comunicazioni (AgCom).'




Cioè a dire: "dalla padella alla brace".Anche qui,comunque,partendo dall'assunto che quanto il governo dice e fa vada necessariamente nell'interesse del cittadino.Secondo criteri autoreferenziali che si vorrebbero indiscutibili.


quote:
In data 2007-10-19 20:06, Valparaiso scrive:

'Siamo consapevoli che, soprattutto quando si tratta di internet, di siti, di blog, la distinzione tra l’operatore professionale e il privato puo’ essere sottile e non facile da definire. Ed e’ proprio per questo che nella legge affidiamo all’Autorita’ Garante per le Comunicazioni il compito di vigilare sul mercato e di stabilire i criteri per individuare i soggetti e le imprese tenuti ad iscriversi al Registro degli Operatori'




Appunto,dico.

_________________
Il mio angolo visuale

[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 19-10-2007 alle 21:04 ]

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 20-10-2007 03:56  
devo leggere con più calma e con iù lucidità òe pagine di questo topic

però al momento l'intervento difensivo di levi che ha riportato il buon valpa mi sembra un po' troppo una paraculata; ammetto che potrei anche dire una minchiata...

rimane il fatto che mescal ha detto una cosa verissima, ovvero che l'argomento è spinosissimo e c'è da rifletterci sopra parecchio; cosa che ho paura i nostri rappresentanti politici non faranno mai
_________________
E' ok per me!

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nboidesign

Reg.: 18 Feb 2006
Messaggi: 4789
Da: Quartu Sant'Elena (CA)
Inviato: 20-10-2007 10:43  
il fatto è che più un argomento è spinoso e più ho paura che siano i nostri politici ad affrontarlo. Aggiungiamo inoltre il fatto che si sta parlando di internet, la paura aumenta.
Insomma il mio può sembrare un intervento qualunquista, però ho un po di timore per quello che ne verrà fuori.
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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 20-10-2007 15:52  
Per chi fosse interessato, qui c'è il testo integrale del disegno di legge in oggetto.
_________________

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