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almunia: il dpef non va |
dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 29-06-2007 16:21 |
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il commissario agli affari economici e monetari dell'unione europea ha già bocciato il documento di programmazione economico-finanziario approvato appena ieri mattina dal governo.
una critica un pò spiazzante. perchè il ministro più competente, del governo italiano, che ha lavorato al dpef è stato, in quanto ministro dell'economia, tommaso padoa schioppa.
e padoa schioppa è stato sempre il ministro più europeista del governo italiano. continuamente ha ripetuto che bisogna allinearsi ai dati dell'eurozona, dei rapporti deficit-pil e di tutti gli altri parametri che l'ue indicava all'Italia per non farla ancor più finire in una situazione economica disastrosa.
voglio dire, quindi, che è difficile che padoa schioppa abbia preparato provvedimenti economici governativi in un documento così importante senza tenere conto degli allineamenti all'economia ue.
del resto proprio ieri soprattutto lui (oltre a prodi e oggi fassino) si è dichiarato molto soddisfatto del lavoro svolto, affermando che le prossime finanziarie non si dovranno più basare sul rigore.
si, perchè questo dpef, che si basa molto sulle maggiori entrate fiscali, ha potuto stanziare obiettivi importanti che hanno lo scopo di riassestare l'economia nazionale, portandola in equilibrio con l'eurozona ue.
anzi, è un dpef che strizza sempre di più l'occhio al riformismo di mercato: perchè è prevista una probabile privatizzazione delle poste italiane e della zecca dello Stato.
gli interventi più a favore del sociale che ha sono l'azzeramento dell'ici fra qualche tempo e, soprattutto, lo stanziamento di milioni di euro per l'aumento di pensioni basse, investimenti per l'occupazione.
da che cosa può nascere allora la critica di almunia?
dal solito discorso:
l'unione europea ha bisogno di allinearsi completamente ad un sistema economico di mercato.
il dpef italiano rispecchia lo stato attuale dell'economia italiana: statal-capitalista appunto, come già dissi. metà e metà. e all'europa mi sa che non tanto piace più la cosa.
almunia ha sottolineato che ci sono poi pochi investimenti e obiettivi a troppa breve scadenza.
e infine ha criticato la mancanza del nodo pensioni.
su quest'ultima cosa gli si può pure dare ragione, ma bisogna vedere da che punto di vista.
perchè sicuramente almunia sarebbe più che favorevole all'innalzamento dell'età pensionabile oltre i 60 anni. e quindi si aspetta sì un intervento sullo scalone: ma per rafforzare quello della legge maroni, e non di certo per vederlo ammorbidito.
il governo rimanda perchè il nodo pensioni fa tremare:
in campagna elettorale ci fu la decisione di abbatterlo.
poi si è parlato di ammorbidimento.
infine di innalzare gradualmente l'età pensionabile dai 58 anni, i cosiddetti "scalini" che appunto farebbero abituare di pari passo i lavoratori ad andare più tardi in pensione.
perchè questa è l'unica differenza tra la legge maroni e l'idea del governo:
maroni introduce l'innalzamento immediato, tutto di un botto.
il governo, invece, vuole raggiungere lo stesso obiettivo di innalzamento, ma a scadenze temporali graduali (e logicamente cmq i sindacati e la sinistra socialista non possono essere d'accordo).
da un lato il governo non può scontentare i poteri capitalisti.
dall'altro non vuole rotture con i sindacati e tanto più, anche per motivi politici, con la sinistra socialista.
e quindi si naviga continuamente sullo statal-capitalismo che caratterizza il dpef.
si mantengono metà e metà; prendere posizioni fisse dall'una o dall'altra parte lo vedono rischioso, i riformisti dell'unione.
forse è per questo che l'ue (tutta riformista) si lamenta. |
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stilgar
Reg.: 12 Nov 2001 Messaggi: 4999 Da: castelgiorgio (TR)
| Inviato: 29-06-2007 17:02 |
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quote: In data 2007-06-29 16:21, dan880 scrive:
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si mantengono metà e metà; prendere posizioni fisse dall'una o dall'altra parte lo vedono rischioso, i riformisti dell'unione.
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Strano, non hanno mai agito così i politici italiani
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Profundis - L'anima nera della rete |
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 29-06-2007 17:33 |
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e invece è proprio così, nella sinistra riformista.
non mi risulta che loro hanno mai fatto vedere di essere solo a favore del privato, anche se nei fatti è il contrario.
cercano, a livello esteriore, di mantenersi nel mezzo, un pò ovunque.
del resto il nostro sistema economico non è più completamente statalista ma non è neanche già diventato completamente di mercato.
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 03-07-2007 13:09 |
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stamattina un altro intervento degli organismi economici ue contro il dpef dell'italia.
mi sa che il problema è semplice:
questo dpef ha fortunatamente stanziano centinaia di milioni di euro in favore delle pensioni basse e contro il precariato del mondo del lavoro.
tutto è stato possibile a seguito di un extragettito, ricavato dalla lotta agli evasori fiscali.
quindi questi soldi sono anche come una specie di indennizzo a quelli che hanno sempre pagato tasse anche al posto degli evasori.
dunque?:
dunque all'ue non piace perchè i dpef che loro richiedono non devono affatto dare risorse finanziarie in favore di pensioni, garanzie sociali lavorative, stabilità occupazionali.
con la scusa ripeto della crescita (e del fatto che si va con i conti fuori del patto ue sull'economia), vogliono che sia tutto destinato a imprese, riforme di mercato, privatizzazioni a tappeto (quindi niente garanzie sociali).
il grosso(se non tutto)deve quindi andare esattamente all'opposto di dove l'attuale dpef ha predisposto le destinazioni.
questo è il problema. |
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