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Autore i conti segreti all'estero dei ds
dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 07-06-2007 14:10  
qualche giorno fa un quotidiano italiano ha pubblicato una notizia in base alla quale risulterebbe che i dirigenti politici nazionali dei ds(d'alema in testa) avrebbero dei conti finanziari segreti in banche estere.

si sa benissimo che è l'ennesima bufala menzognera studiata ad arte da sedicenti giornalisti pagati dalla concorrenza politica dell'attuale governo.

ma quand'anche si volesse dar credito a certi "scoop" c'è da domandarsi com'è possibile che il quotidiano non abbia riportato documenti e prove sicure dalle quali risultino senza dubbio questi fatti.

e c'è da domandarsi anche: siccome questi conti segreti esisterebbero da anni(secondo l'articolo)com'è possibile che nessun magistrato li ha individuati e nessuna procura ha inviato avvisi di garanzia agli interessati?

perchè quando si pubblica una notizia senza dimostrarla con delle prove vuol dire che è una calunnia.

difatti a cominciare da d'alema tutti i dirigenti ds l'hanno etichettata come tale la notizia e hanno dichiarato che attraverso i loro legali ricorreranno contro i giornalisti calunniatori e le loro fonti di false informazioni.

naturalmente nessuno dei coinvolti ha parlato di giornalisti di destra o berlusconiani: i dirigenti ds hanno diplomaticamente reclamato la totale falsità ed infondatezza delle notizie, minacciando azioni legali.

berlusconi o chiunque della cdl avrebbe già parlato di giornalisti "comunisti".

è strano: in questo paese c'è invece un leader politico che di tanti processi subìti è andato incontro proprio anche a uno su conti segreti finanziari ma non ha subìto nessuna conseguenza giudiziaria.

berlusconi ha fatto transitare attraverso un conto corrente segreto all'estero, appartenente a cesare previti, cifre miliardarie della fininvest per convincere un giudice romano, renato squillante, ad aggiustare una sentenza che rischiava di andare in suo sfavore.

la vicenda è stata accertata, previti e squillante sono stati condannati. berlusconi invece no perchè sarebbe estraneo alla vicenda.

mi dovrebbero spiegare come berlusconi, viste le condanne di previti e squillante, sarebbe estraneo alla vicenda.

la conclusione del processo è avvenuta quasi in sordina. e lo stesso berlusconi pare si sia molto meravigliato dell'esito del processo.

non ricordo bene se è stato proprio Il Giornale, di proprietà berlusconiana, a riportare questa notizia sui conti dei ds.

in caso positivo non ci sarebbe da meravigliarsi.

la terza possibilità da sfruttare per la cdl dopo le amministrative 2007 (vinte in gran parte da loro) e il tentativo (stavolta non riuscito) di far cadere il governo in senato sul caso visco-gdf.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 07-06-2007 16:38  
Ma infatti è piuttosto comico:l'ex premier Berlusconi aveva dei guai giudiziari (risolti spesso grazie alla prescrizione) che fanno impallidire la vicenda Visco (che fra l'altro non è accusato di nessun reato) e nessun membro del governo ha il coraggio di alzarsi in piedi e di dire che si sta tentando di far cadere il governo basandosi su delle cazzate.

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 08-06-2007 21:03  
chissenefrega delle prove, l'importante e' spalare merda nel ventilatore...

_________________
"La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà"

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clagle01

Reg.: 18 Set 2003
Messaggi: 1566
Da: Lissone (MI)
Inviato: 11-06-2007 17:02  
Primi dettagli sulle trascrizioni delle intercettazioni sulle scalate ad Antonveneta, Bnl e Rcs. "Dobbiamo vederci personalmente, stai attento alle comunicazioni",spiega il 14 luglio 2005 D'Alema a Giovanni Consorte, allora n.1 di Unipol. "Abbiamo il 51,8% di Bnl e nell'operazione ho coinvolto 4 banche cooperative che fanno capo a Stefanini", dice Consorte a Fassino. In un'altra telefonata D'Alema sprona Consorte: "Facci sognare, vai!"

In tutto si tratta di 73 telefonate di cui alcuni dei legali degli 84 indagati dell'inchiesta milanese su Antonveneta e su altre scalate come Bnl stanno prendendo visione al settimo piano del Palazzo di Giustizia dopo il deposito da parte del Gip Clementina Forleo.

Le conversazioni sono divise in quattro blocchi relativi alle utenze dei cellulari dell'ex presidente Unipol, Consorte, dell'ex ad di Bpi, Fiorani, dell'immobiliarista Ricucci e di Cristina Rosati, la moglie (non indagata) dell'ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio.

FASSINO- CONSORTE
Secondo quanto anticipa l'agenzia di stampa ApCom, il segretario dei Ds, Piero Fassino, con una telefonata del 5 luglio 2005, secondo la trascrizione, "chiede istruzioni" a Giovanni Consorte perché, spiega, "devo incontrarmi con Luigi Abete", all'epoca presidente di Bnl. Dodici giorni dopo Consorte chiamò Fassino per annunciargli che "abbiamo il 51,8% di Bnl e nell'operazione ho coinvolto 4 banche cooperative che fanno capo a Stefanini".

D'ALEMA-CONSORTE /1
"Dobbiamo vederci personalmente, stai attento alle comunicazioni". E' questo il contenuto di una telefonata del 14 luglio 2005 tra Massimo D'Alema e Consorte. Il 14 luglio del 2005 D'Alema è a un convegno su Amendola in compagnia di Stefanini della Lega delle cooperative e appunto avverte Consorte della necessità di vedersi di persona. D'Alema dice a Consorte di mettersi d'accordo con Nicola Latorre. Nella telefonata successiva viene raggiunto l'accordo tra Consorte e Latorre di vedersi a cena la domenica seguente a casa di quest'ultimo.

D'ALEMA-CONSORTE /2
7 luglio 2005, alle 23:18: il colloquio è tra Consorte e Latorre ma a un certo punto il telefono viene passato a D'Alema che, rivolgendosi a Consorte a proposito della scalata Bnl, secondo quanto è trapelato- gli direbbe: -

D'Alema: Va bene. Vai avanti vai! -
Consorte: Massimo noi ce la mettiamo tutta.
D'Alema: Facci sognare. Vai! -
Consorte: anche perché se ce la facciamo abbiamo recuperato un pezzo di storia, Massimo. Perché la Bnl era nata come banca per il mondo cooperativo.
D'Alema: E si chiama del Lavoro, quindi possiamo dimenticare?
Consorte: Esatto. E' da fare uno sforzo mostruoso ma vale la pena a un anno dalle elezioni.
D'Alema: Va bene, vai!


_________________
Nulla accade per caso.....

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 11-06-2007 18:18  
Si parla dei "conti segreti" di D'Alema e uno posta un articolo sulle intercettazioni unipol di quasi due anni fa che non c'entra un tubo...
Ad una bufala si risponde con un'altra bufala: meravigliosi bananas...

L'insegnamento della lettura nelle scuole dell'obbligo è davvero così difficoltoso?

[ Questo messaggio è stato modificato da: madpierrot il 11-06-2007 alle 18:21 ]

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 11-06-2007 20:46  
quote:
In data 2007-06-11 17:02, clagle01 scrive:
Primi dettagli sulle trascrizioni delle intercettazioni sulle scalate ad Antonveneta, Bnl e Rcs. "Dobbiamo vederci personalmente, stai attento alle comunicazioni",spiega il 14 luglio 2005 D'Alema a Giovanni Consorte, allora n.1 di Unipol. "Abbiamo il 51,8% di Bnl e nell'operazione ho coinvolto 4 banche cooperative che fanno capo a Stefanini", dice Consorte a Fassino. In un'altra telefonata D'Alema sprona Consorte: "Facci sognare, vai!"

In tutto si tratta di 73 telefonate di cui alcuni dei legali degli 84 indagati dell'inchiesta milanese su Antonveneta e su altre scalate come Bnl stanno prendendo visione al settimo piano del Palazzo di Giustizia dopo il deposito da parte del Gip Clementina Forleo.

Le conversazioni sono divise in quattro blocchi relativi alle utenze dei cellulari dell'ex presidente Unipol, Consorte, dell'ex ad di Bpi, Fiorani, dell'immobiliarista Ricucci e di Cristina Rosati, la moglie (non indagata) dell'ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio.

FASSINO- CONSORTE
Secondo quanto anticipa l'agenzia di stampa ApCom, il segretario dei Ds, Piero Fassino, con una telefonata del 5 luglio 2005, secondo la trascrizione, "chiede istruzioni" a Giovanni Consorte perché, spiega, "devo incontrarmi con Luigi Abete", all'epoca presidente di Bnl. Dodici giorni dopo Consorte chiamò Fassino per annunciargli che "abbiamo il 51,8% di Bnl e nell'operazione ho coinvolto 4 banche cooperative che fanno capo a Stefanini".

D'ALEMA-CONSORTE /1
"Dobbiamo vederci personalmente, stai attento alle comunicazioni". E' questo il contenuto di una telefonata del 14 luglio 2005 tra Massimo D'Alema e Consorte. Il 14 luglio del 2005 D'Alema è a un convegno su Amendola in compagnia di Stefanini della Lega delle cooperative e appunto avverte Consorte della necessità di vedersi di persona. D'Alema dice a Consorte di mettersi d'accordo con Nicola Latorre. Nella telefonata successiva viene raggiunto l'accordo tra Consorte e Latorre di vedersi a cena la domenica seguente a casa di quest'ultimo.

D'ALEMA-CONSORTE /2
7 luglio 2005, alle 23:18: il colloquio è tra Consorte e Latorre ma a un certo punto il telefono viene passato a D'Alema che, rivolgendosi a Consorte a proposito della scalata Bnl, secondo quanto è trapelato- gli direbbe: -

D'Alema: Va bene. Vai avanti vai! -
Consorte: Massimo noi ce la mettiamo tutta.
D'Alema: Facci sognare. Vai! -
Consorte: anche perché se ce la facciamo abbiamo recuperato un pezzo di storia, Massimo. Perché la Bnl era nata come banca per il mondo cooperativo.
D'Alema: E si chiama del Lavoro, quindi possiamo dimenticare?
Consorte: Esatto. E' da fare uno sforzo mostruoso ma vale la pena a un anno dalle elezioni.
D'Alema: Va bene, vai!






l'argomento è altro, infatti, come è stato detto nel post precedente a questo.

tuttavia:
la politica non è mai stata sganciata da ambienti di potere economico.
le due cose devono per forza coesistere fra loro.

indubbiamente i ds avevano interesse ad avere un controllo su un sistema bancario che originariamente scaturiva dalla loro storia politica.

politica riformista, all'americana, con i partiti più vicini a confidustria e imprenditori che non a lavoratori significa anche questo, oltre a leggi su privatizzazioni e flessibilità.

del resto, anche il fatto che a capo dell'unione vi sia un romano prodi, dietro il quale ci sono personaggi che rappresentano delle autorità nel campo di banche e assicurazioni: è un modo per mantenere l'economia molto nella politica.

ma non di certo per favorire i "comunisti affaristi delle coop". anzi...

che poi delle operazioni di finanza bancaria si verifichino con irregolarità varie è un altro discorso.

ma c'è sempre una differenza tra i poteri economici vicini ad alcune aree dell'unione e berlusconi:

perchè cmq nessun rappresentante dell'unione si occupa di attività imprenditoriali o bancarie, e nessuno dell'unione "trasporta" certi sistemi nelle attività parlamentari.


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