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Autore l'ennesima protesta di montezemolo
dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 13-05-2007 11:09  
in occasione di un convegno tra imprenditori e romano prodi tenutosi ieri il presidente di confindustria luca cordero di montezemolo ha per l'ennesima volta lanciato frecciate contro la politica in generale.

"la politica italiana è triste", ha detto montezemolo.

"guarda troppo al passato e non al futuro".

innanzitutto mi auguro che montezemolo si riferisse a tutti i colori politici della politica italiana.

detto questo, vorrei subito aggiungere una cosa:
che la politica italiana dovrebbe essere più attenta ai cambiamenti del mondo del lavoro e fare leggi che siano al passo non ci sono dubbi.

solo che ho l'impressione che montezemolo non era questo che intendeva dire: la sua preoccupazione non è quella di spingere la politica a modernizzare le forme di garanzie sociali in base alla nuova era di globalizzazione sociale e di mercato.

il suo discorso è questo:
ci vuole una politica che non si curi più per niente delle garanzie sociali e si faccia carico solo delle richieste(non esigenze, attenzione) del mercato imprenditoriale.

perchè secondo montezemolo fare una politica sociale(cioè di difesa dei lavoratori, precari e disoccupati e delle retribuzioni) è un modo sinistrorso, demagogico e sorpassato di procedere(montezemolo ha usato diverse volte il termine demagogico).

quindi il suo discorso, sotto sotto, va contro l'attuale governo.

tuttavia, verso la conclusione del suo intervento, montezemolo non ha potuto fare a meno di gettare la maschera, dichiarando forse l'unica cosa che effettivamente voleva portare nelle sue dichiarazioni come protesta contro la politica italiana dell'attuale governo:

le tasse italiane sulle imprese italiane sono troppo alte.

e quindi si ritorna alla solita mentalità imprenditoriale: non pagare niente e avere dalla propria tutti i finanziamenti e aiuti governativi eliminando dal sociale.

anche sulle tasse ho una opinione contro montezemolo:

non metto magari in dubbio che le imprese italiane siano molto tassate, talvolta.

ma ci sono imprese e imprese:
un medio e tanto più piccolo imprenditore sicuramente si trova molto svantaggiato sotto un certo carico fiscale.

imprenditori come montezemolo, invece, che hanno un sistema aziendalistico imponente, e quindi enormi e continui introiti, di sicuro non vedono il carico fiscale come una sottrazione di ricchezza.

lo vedono come una seccatura, e quindi preferirebbero non pagare per niente.

e non penso che quando montezemolo ha fatto questo discorso si stava preoccupando delle piccole e medie imprese:
in Italia c'è un sistema-impresa conservatore e monopolistico che schiaccia tutte le piccole realtà imprenditoriali che vorrebbero emergere e che potrebbero favorire una vera concorrenza di mercato, un capitalismo moderato ed equo(sia per gli operatori di mercato che per i consumatori).

prodi, dal canto suo, li ha invitati ad essere propensi a stringere contatti più forti con i mercati esteri: per come è ridotto il capitalismo italiano sarebbe una astuta soluzione.
ma, riagganciandoci al discorso di prima, emerge appunto quel conservatorismo monopolistico che porta anche queste conseguenze(chiusura di mercato per mantenere privilegi per chi ha più mezzi e grandi imprese).

montezemolo dovrebbe smetterla di rompere le scatole.
anche perchè, dal primo luglio 2007, gli arriverà l'ennesimo regalo del governo:
saranno erogati 7 miliardi che, ogni anno, saranno distribuiti alle imprese italiane.

e non è tutto:
solo un terzo andrà ai lavoratori.
i due terzi se li metteranno proprio gli imprenditori in tasca.

montezemolo si sarebbe dovuto prima informare sul regalo di prodi, che di certo non è tra l'altro neanche un simpatizzante dello stato sociale.


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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 13-05-2007 14:12  
Ma ti rendi conto che in quest'epoca di concorrenza asiatica (sleale),dove puoi trovare di tutto a prezzi quasi stracciati,la cosa più "vitale" per l'imprenditoria italiana,e non solo,è proprio ridurre al minimo le tasse? Ti rendi conto che se non si prendono tali provvedimenti ed altri ancora,le nostre industrie vanno a culo per aria lasciando,per davvero,sul lastrico milioni di la voratori? Non ti sembra (con il senno del poi) una politica sociale anche questa?
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Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 13-05-2007 14:27  
le tasse vanno ridotte a tutti, imprenditori e non.

perchè l'Italia risulta, anche per chi non è imprenditore, il Paese più tassato d'Europa(ma certamente per un lavoratore dipendente è più difficile che per un imprenditore sopportare il carico fiscale).

ma prima di far questo bisogna recuperare l'enorme sommerso di un'evasione fiscale spaventosa: è la teoria di padoa-schioppa e padoa-schioppa è stato ieri applaudito da montezemolo(quindi montezemolo dovrebbe convenire anche su questo con il ministro dell'economia).

comincino anche i grandi imprenditori a non fare più i furbi con il fisco. e avranno meno tasse pure loro.

tuttavia, è un dato di fatto, l'impresa sta avendo cmq favori finanziari dal governo attuale, incluso quest'ultimo provvedimento dei 7 miliardi annui(due terzi agli imprenditori) a partire dal 1 luglio 2007.

potrebbero utilizzarli anche per rendersi più competitivi con i mercati stranieri.

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 13-05-2007 14:35  
Le tasse si cerca di evaderle quando sono insostenibili,è un serpente che si morde la coda
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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 13-05-2007 15:01  
no: questo è un modo per "raccontarsela su", vista l'entità dell'evasione fiscale in Italia...

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 13-05-2007 15:05  
quote:
In data 2007-05-13 14:12, eltonjohn scrive:
Ma ti rendi conto che in quest'epoca di concorrenza asiatica (sleale)



E perchè mai? E' il mercato: volevate meno comunismo e più liberismo economico in Cina?
Eccolo, siete serviti...
No, perchè non si possono invocare peana sul liberismo e la libera concorrenza e poi pretendere che altri non ne usufuiscano...
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"La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà"

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 13-05-2007 15:21  
quote:
In data 2007-05-13 15:05, madpierrot scrive:
quote:
In data 2007-05-13 14:12, eltonjohn scrive:
Ma ti rendi conto che in quest'epoca di concorrenza asiatica (sleale)



E perchè mai? E' il mercato: volevate meno comunismo e più liberismo economico in Cina?
Eccolo, siete serviti...
No, perchè non si possono invocare peana sul liberismo e la libera concorrenza e poi pretendere che altri non ne usufuiscano...



La concorrenza deve essere regolamentata,è proprio un paese comunista come la Cina,che invece della mano d'opera ha ancora gli schiavi,che se ne fa beffe...
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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 13-05-2007 15:30  
Di comunista in Cina non c'è più nulla (se mai c'è stato).
Il capitalismo industriale cinese somiglia a quello dell'Inghilterra dell'800.

Però non si può invocare il libero mercato e il protezionismo insieme: o una cosa o l'altra.
Oltretutto le imprese italiane mi sembrano già molto tutelate come ricordava Dan e anche Quilty lo ha fatto presente molte volte.

se poi si tratta di imporre dazi doganali a quei Paesi che non rispettano i diritti dei lavoratori, può essere una buona idea, ma non credo che il signor Montezemolo intendesse questo.
Gli imprenditori italiani vogliono solo non pagare tasse e abbassare gli stipendi agli operai.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 13-05-2007 alle 15:31 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 13-05-2007 alle 15:34 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 13-05-2007 alle 16:06 ]

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 13-05-2007 16:32  
quote:
In data 2007-05-13 15:21, eltonjohn scrive:
proprio un paese comunista come la Cina



la cina è in realtà il paese economicamente meno comunista di tutti gli altri che lo sono stati.

è un paese in effetti abbastanza liberista.

c'è però una logica molto astuta su come rendere produttivo il mercato e soprattutto competitivo(pur considerando che non è da poco, per gli imprenditori locali, il vantaggio di lavoratori e operai che si fanno continuamente un mazzo così anche a salari ridotti).

bisogna considerare una cosa, che forse non è chiara:
se non ci fosse stato il muro di berlino già da decine e decine di anni i mercati internazionali avrebbero dovuto competere con questo mercato del sud est asiatico che fa notevoli passi da gigante.

ed è questo uno dei motivi per il quale la globalizzazione è venuta fuori soltanto dopo, dal '91 in poi:
per la paura di essere schiacciati da sistemi economici continuamente produttivi e competitivi, gli Usa hanno imposto un blocco politico(durato anni) che aveva il vantaggio di far imporre solo il capitalismo americano(ovunque) e anche una nuova forma di Stato, simile al modello statunitense.

caduto il muro, anche i paesi dell'est hanno avuto dunque la possibilità di entrare nel mercato.

e questo è un ostacolo non da poco per quelle realtà economico-politiche, Usa in testa, che preferiscono un capitalismo non pluralista e fintamente competitivo.

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 13-05-2007 17:07  
quote:
In data 2007-05-13 15:21, eltonjohn scrive:
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In data 2007-05-13 15:05, madpierrot scrive:
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In data 2007-05-13 14:12, eltonjohn scrive:
Ma ti rendi conto che in quest'epoca di concorrenza asiatica (sleale)



E perchè mai? E' il mercato: volevate meno comunismo e più liberismo economico in Cina?
Eccolo, siete serviti...
No, perchè non si possono invocare peana sul liberismo e la libera concorrenza e poi pretendere che altri non ne usufuiscano...



che invece della mano d'opera ha ancora gli schiavi,che se ne fa beffe...



Ma dai? Vuoi dire che lavoratori in Cina non sono tutelati dal punto di vista dei diritti basilari e vengono sottopagati?
E perchè a tante aziende italiane questo fa comodo quando ne sfruttano la manodopera?

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 13-05-2007 17:37  
quote:
In data 2007-05-13 17:07, madpierrot scrive:
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In data 2007-05-13 15:21, eltonjohn scrive:
quote:
In data 2007-05-13 15:05, madpierrot scrive:
quote:
In data 2007-05-13 14:12, eltonjohn scrive:
Ma ti rendi conto che in quest'epoca di concorrenza asiatica (sleale)



E perchè mai? E' il mercato: volevate meno comunismo e più liberismo economico in Cina?
Eccolo, siete serviti...
No, perchè non si possono invocare peana sul liberismo e la libera concorrenza e poi pretendere che altri non ne usufuiscano...



che invece della mano d'opera ha ancora gli schiavi,che se ne fa beffe...



Ma dai? Vuoi dire che lavoratori in Cina non sono tutelati dal punto di vista dei diritti basilari e vengono sottopagati?
E perchè a tante aziende italiane questo fa comodo quando ne sfruttano la manodopera?


In Cina c'è un oceano di lavoro sommerso,e comunque l'operaio cinese percepisce un quarto di quello che prende un operaio occidentale,gli imprenditori occidentali sono spesso costretti a spostare le loro fabbriche da quelle parti se vogliono sopravvivere,mettendola in culo ai lavoratori nostrani.Per quanto riguarda la tutela dei lavoratori cinesi....non farmi ridere
_________________
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 13-05-2007 18:47  
quote:
In data 2007-05-13 14:12, eltonjohn scrive:
Ti rendi conto che se non si prendono tali provvedimenti ed altri ancora,le nostre industrie vanno a culo per aria




Nostre?
Hai detto nostre?
Le nostre industrie?
C'è un errore gigantesco in questa affermazione.
Tu stai parlando di industrie PRIVATE , non statali.
Non sono NOSTRE, sono loro, di qualche cittadino privato che vorrebbe farsi assistere statalmente socializzando i costi della sua azienda (meno tasse = meno entrate allo Stato e quindi più tagli al sociale, vedasi l'ultima finanziaria Prodi) fermo restando il principio che i profitti rimangono poi privati.
Quindi tutti dovrebbero farsi un culo così e sacrificarsi perchè le LORO imprese facciano soldi e se li tengano.
Questi sono i principi di una società medioevale, oligarchica, parassitaria, piena di privilegi nonchè comunista nel senso che viene comunemente inteso ovvero il modello sovietico.

_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 13-05-2007 alle 18:50 ]

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 13-05-2007 18:51  
quote:
In data 2007-05-13 18:47, Quilty scrive:
quote:
In data 2007-05-13 14:12, eltonjohn scrive:
Ti rendi conto che se non si prendono tali provvedimenti ed altri ancora,le nostre industrie vanno a culo per aria



Nostre vuol dire italiane,e non far finta di non aver capito...

Nostre?
Hai detto nostre?
Le nostre industrie?
C'è un errore gigantesco in questa affermazione.
Tu stai parlando di industrie PRIVATE , non statali.
Non sono NOSTRE, sono loro, di qualche cittadino privato che vorrebbe farsi assistere statalmente socializzando i costi della sua azienda (meno tasse = meno entrate allo Stato e quindi più tagli al sociale, vedasi l'ultima finanziaria Prodi) fermo restando il principio che i profitti rimangono poi privati.

Questi sono i principi di una società medioevale, oligarchica, parassitaria, piena di privilegi nonchè comunista nel senso che viene comunemente inteso ovvero il modello sovietico.



_________________
Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 13-05-2007 18:52  
Ennesimo post scazzato...ma spero che il senso sia stato percepito
_________________
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 13-05-2007 18:59  
Certo che avevo capito, resta il fatto che non sono nostre.
Sono P R I V A T E
e quindi o
ti arrangi
(altrimenti anche io voglio una riduzione del 5% del mio cuneo come è stato regalato alle imprese private)

oppure
se vuoi l'aiuto statale
cominci a condividere le scelte su cosa e come produrre con tutta la società che partecipa ai tuoi costi di manutenzione
nonchè i tuoi profitti li restituisci ai cittadini che chi sostengono attraverso queste belle finanziarie.
E' ora di cominciare a parlare di democrazia economica, basta con questi signori del feudo che vivono alle spalle della comunità.
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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