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Autore il "tesoretto"
Hyperion19

Reg.: 23 Mar 2007
Messaggi: 516
Da: Firenze (FI)
Inviato: 02-04-2007 12:55  
quote:
In data 2007-04-02 11:22, quentin84 scrive:
Il bene dell'impresa può essere il bene del popolo se gli imprenditori sono onesti , se tutelano il consumatore e se rispettano la libera concorrenza e in Italia non è così.


ma quentin il disorso è più articolato! Fino a pochi anni fa si credeva che fosse il concetto stesso di concorrenza tra privati a costituire il mezzo principale per l'affermazione della società dei padroni e ad affamare il motore umano dello sviluppo e del progresso (le classi operaie). Con la mania dell'efficientismo della proiezione in avanti, con la smania per nuovi brevetti commerciabili non facciamo che diluire e dilazionare crisi sistemiche di un sistema perverso. Gli aumenti di stipendio, uno stato sociale impeccabile, un benessere diffuso, non saranno il nuovo oppio dei popoli che nasconde le persistenti, e crescenti, sperequazioni tra chi è al timone e chi rema? Chi tiene la rotta? DOve ci stanno portando? Ma intanto agitano il mito positivista dell'efficienza affiancato e aiutato dal terrore ossessivo della recessione economica, del pericolo cinese, di tenere il passo con la competizione mondiale. E tutti si sentono coinvolti in un destino colletivo di spasmi ansiogeni. Dove aumenta lo stress sociale, anche in presenza di alti stipendi, c'è una buona qualità di vita?
Il fatto è che noi non sappiamo più immaginare altro che un sistema fondato sulla concorrenza tra privati che fanno i loro esclusivi interessi, senza tenere conto dei terzi che sono coinvolti nel loro operare, e questo perchè non c'è che un'interconnessione debolissima tra gli interessi di chi opera e di chi fruisce. E questo perchè non c'è una logica di gruppo sociale in cerca di un traguardo di civiltà, che può essere anche il benessere materiale collettivo, ma di impresa personale tesa a un soddisfacimento individuale in cui il benessere colletivo è un effetto collaterale auspicabile solo perchè allo stato attuale dell'organizzazione economica dei paesi sviluppati dà utile. In un sistema così, concorrenza non può non essere sinonimo di sfruttamento. E le contraddizioni che sono in nuce torneranno fuori perchè non le stiamo affrontando, non stiamo dando risposte, non stiamo ponendo domande.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 02-04-2007 12:59  
quote:
In data 2007-04-02 12:21, Hias84 scrive:
Futurist, quello che dici è pericoloso e senza senso: che dobbiamo fare, davvero, mettere al bando il sindacato?? Millenni per giungere ai diritti (che poi, anche qui, ci sarebbe da discutere su quanto siano rispettati) e poi buttiamo tutto monte? Mi dispiace, ma non mi trovi d'accordo. Chi basa tutto sul profitto secondo me si avvia a fare una brutta fine. Oggi magari no, e nemmeno domani, ma presto o tardi succede... denaro, successo, potere, profitto: e l'uomo??? Mi sembra questo l'assente più clamoroso nel tuo discorso.



Ma cosa cianci. Io guardo avanti. Non dico di buttare a mare il sindacato o gli ideali di sinistra ma dico anche che non ci si può fossilizzare su di essi, che ormai sono arrivati al limite.
Certe idee sono superate. Si chiama evoluzione.
In Italia poi siamo di fronte alla travisazione assoluta del concetto di sindacato o di lotta di classe, dato che il sindacato dovrebbe essere in contradditorio con il governo e le imprese, quando poi si scopre che politici, CdA e sindacati fanno parte del solito "club".
Il punto in cui oggi è arrivata l'economia Italiana è un punto morto per tutti i motivi che ho scritto e riscritto anche in altri topic. Quindi o si cambia sistema o si va a picco.

Io non ho mai parlato di potere o successo, ma di profitto.
Ma come si fa a non capire che un'azienda che non produce ricchezza è un'azienda che non ha scopo di esistere. Eppure si sentono dire sempre le solite sciocchezze che dobbiamo superare, tipo "quell'azienda ha fatto crack, fa schifo, non vende, ma va salvata per evitare ai dipendenti di finire senza lavoro (eh, l'uomo va messo al centro!), a costo di truccare i conti, frodare lo stato, truffare il consumatore, corrompere la politica" (riferimento a Alitalia puramente voluto). Con questo modo di pensare non si va proprio da nessuna parte.

La logica neoliberale del profitto è molto umana, perchè garantisce alla società un sistema economico in grado di incrementare sempre più la ricchezza comune, aumentando di conseguenza la ricchezza dei singoli, perfino la richezza dei più umili. Lo stato può contare quindi su entrate sempre maggiori, il cittadino su un potere di acquisto sempre crescente... le logiche dell'assistenzialismo al lavoratore in tutto ciò fungono solo da rallentatore. Sono sterili.
_________________
"Verso l'infinito e oltre, per arrivare là dove nessu uomo è mai giunto prima"

"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields)

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 02-04-2007 13:01  
aggiungo due dati, sul discorso sindacale.

uno è storico, l'altro no.

visto che è stata citata l'america: negli anni '50-'60 c'era infatti negli Stati Uniti una fortissima presenza mafiosa soprattutto nel settore del sindacato camionisti.

un boss di nome hoffa rappresentava all'epoca questi interessi criminali legati agli ambienti politico-sindacali.

e un pò anche sergio leone, con il film c'era una volta in america, ha mostrato i legami mafiosi e politici per le infiltrazioni nel sindacato già durante gli anni '30 negli Usa.

------------------

l'altra precisazione è sempre sul discorso di futurist che conteneva sottili riferimenti solo al sindacato di sinistra e ai suoi vertici nazionali, con coinvolgimento dei DS:

il suo è un discorso di parte naturalmente.

dovrebbe ricordarsi, infatti, che tra i sindacati di destra più mafiosi e più orientati al programma "raccomandazioni politiche" c'è ad esempio il sindacato di polizia e quelli di tutti i corpi militari di Stato in generale.

in questi settori, soprattutto in polizia, per le assunzioni si ricorre a raccomandazioni forti e il sindacato di categoria della polizia è tra i più forti che esercitano poteri mafiosi sui concorsi, le assunzioni e le promozioni di carriera.

una precisazione fuori argomento "tesoretto" che è necessaria per far capire quanto le mafiosità sindacali non hanno colori politici di un solo tipo e riguardano le realtà territoriali vicine ad alcuni settori lavorativi in particolare.

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Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 02-04-2007 13:01  
quote:
In data 2007-04-02 12:59, Futurist scrive:
quote:
In data 2007-04-02 12:21, Hias84 scrive:
Futurist, quello che dici è pericoloso e senza senso: che dobbiamo fare, davvero, mettere al bando il sindacato?? Millenni per giungere ai diritti (che poi, anche qui, ci sarebbe da discutere su quanto siano rispettati) e poi buttiamo tutto monte? Mi dispiace, ma non mi trovi d'accordo. Chi basa tutto sul profitto secondo me si avvia a fare una brutta fine. Oggi magari no, e nemmeno domani, ma presto o tardi succede... denaro, successo, potere, profitto: e l'uomo??? Mi sembra questo l'assente più clamoroso nel tuo discorso.



Ma cosa cianci. Io guardo avanti. Non dico di buttare a mare il sindacato o gli ideali di sinistra ma dico anche che non ci si può fossilizzare su di essi, che ormai sono arrivati al limite.
Certe idee sono superate. Si chiama evoluzione.
In Italia poi siamo di fronte alla travisazione assoluta del concetto di sindacato o di lotta di classe, dato che il sindacato dovrebbe essere in contradditorio con il governo e le imprese, quando poi si scopre che politici, CdA e sindacati fanno parte del solito "club".
Il punto in cui oggi è arrivata l'economia Italiana è un punto morto per tutti i motivi che ho scritto e riscritto anche in altri topic. Quindi o si cambia sistema o si va a picco.

Io non ho mai parlato di potere o successo, ma di profitto.
Ma come si fa a non capire che un'azienda che non produce ricchezza è un'azienda che non ha scopo di esistere. Eppure si sentono dire sempre le solite sciocchezze che dobbiamo superare, tipo "quell'azienda ha fatto crack, fa schifo, non vende, ma va salvata per evitare ai dipendenti di finire senza lavoro (eh, l'uomo va messo al centro!), a costo di truccare i conti, frodare lo stato, truffare il consumatore, corrompere la politica" (riferimento a Alitalia puramente voluto). Con questo modo di pensare non si va proprio da nessuna parte.

La logica neoliberale del profitto è molto umana, perchè garantisce alla società un sistema economico in grado di incrementare sempre più la ricchezza comune, aumentando di conseguenza la ricchezza dei singoli, perfino la richezza dei più umili. Lo stato può contare quindi su entrate sempre maggiori, il cittadino su un potere di acquisto sempre crescente... le logiche dell'assistenzialismo al lavoratore in tutto ciò fungono solo da rallentatore. Sono sterili.




Allora tu guarda pure avanti, con il tuo evoluzionismo sociale (spengleriano?). Io resto sterile, se non esserlo significa essere come te.
_________________
Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche)

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 02-04-2007 13:09  
aggiungo due dati, sul discorso sindacale.

uno è storico, l'altro no.

visto che è stata citata l'america: negli anni '50-'60 c'era infatti negli Stati Uniti una fortissima presenza mafiosa soprattutto nel settore del sindacato camionisti.

un boss di nome hoffa rappresentava all'epoca questi interessi criminali legati agli ambienti politico-sindacali.

e un pò anche sergio leone, con il film c'era una volta in america, ha mostrato i legami mafiosi e politici per le infiltrazioni nel sindacato già durante gli anni '30 negli Usa.

------------------

l'altra precisazione è sempre sul discorso di futurist che conteneva sottili riferimenti solo al sindacato di sinistra e ai suoi vertici nazionali, con coinvolgimento dei DS:

il suo è un discorso di parte naturalmente.

dovrebbe ricordarsi, infatti, che tra i sindacati di destra più mafiosi e più orientati al programma "raccomandazioni politiche" c'è ad esempio il sindacato di polizia e quelli di tutti i corpi militari di Stato in generale.

in questi settori, soprattutto in polizia, per le assunzioni si ricorre a raccomandazioni forti e il sindacato di categoria della polizia è tra i più forti che esercitano poteri mafiosi sui concorsi, le assunzioni e le promozioni di carriera.

una precisazione fuori argomento "tesoretto" che è necessaria per far capire quanto le mafiosità sindacali non hanno colori politici di un solo tipo e riguardano le realtà territoriali vicine ad alcuni settori lavorativi in particolare.

quote:
In data 2007-04-02 12:59, Futurist scrive:
La logica neoliberale del profitto è molto umana, perchè garantisce alla società un sistema economico in grado di incrementare sempre più la ricchezza comune, aumentando di conseguenza la ricchezza dei singoli, perfino la richezza dei più umili.



questa è la logica di berlusconi, veramente. è la teoria da lui esposta soprattutto quando si candidò in politica nel '94.
utilizzando la sua figura di imprenditore potentissimo che ha avuto "capacità personali" volle convincere tutti gli italiani, soprattutto i più sprovveduti, che tutti quanti dal nulla possono riuscire a raggiungere posizioni finanziarie incredibilmente notevoli.

è una tradizione americana che lui ha modernizzato inserendola nelle sue comunicazioni pubbliche quando si fece avanti in politica la prima volta, nel '94.

e da quì difatti la frase "il libro dei sogni di berlusconi", che lui ha saputo vendere agli elettori soprattutto grazie alle sue capacità comunicative(da piazzista che è).

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Hyperion19

Reg.: 23 Mar 2007
Messaggi: 516
Da: Firenze (FI)
Inviato: 02-04-2007 13:11  
quote:
In data 2007-04-02 12:15, Futurist scrive:
Sindacalisti, diessini, Bertinotti, etc. non vorrebbero mai far fallire le aziende perchè ovviamente tanti lavoratori perderebbero il posto, etc. Ma difatto è ciò che fanno, la realtà odierna è questa, l'economia italiana si avvicina al baratro.


Futurist tu credi ai fantasmi, e agli uomini neri che operano gratuitamente il male. Alcuni nostri politici sono miopi, altri palesemente incapaci, ma è un discorso che accomuna gli shieramenti.

Generalmente qualcuno si adopera per la distruzione di qualcosa se ne scorge un vantaggio personale, il principale che posso vedere per gli uomini di sinistra è garantirsi il voto e le simpatie delle frazioni sindacali più arrabbiate. La finanza rossa è molto più disgragata di quanto credano i comunistofobici. Per tutti gli altri, politici e non, ci vedo un gran giro di soldi che possono andare a finire ovunque, dalle tasche dei funzionari a società private, ripeto PRIVATE, che usano il denaro pubblico che svilupparsi o sostenersi. Gli interessi in gioco quindi quanto meno sono trasversali, e chi ci guadagna di più non sono i sindacati.

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Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 02-04-2007 13:27  
quote:
In data 2007-04-02 13:11, Hyperion19 scrive:
quote:
In data 2007-04-02 12:15, Futurist scrive:
Sindacalisti, diessini, Bertinotti, etc. non vorrebbero mai far fallire le aziende perchè ovviamente tanti lavoratori perderebbero il posto, etc. Ma difatto è ciò che fanno, la realtà odierna è questa, l'economia italiana si avvicina al baratro.


Futurist tu credi ai fantasmi, e agli uomini neri che operano gratuitamente il male. Alcuni nostri politici sono miopi, altri palesemente incapaci, ma è un discorso che accomuna gli shieramenti.

Generalmente qualcuno si adopera per la distruzione di qualcosa se ne scorge un vantaggio personale, il principale che posso vedere per gli uomini di sinistra è garantirsi il voto e le simpatie delle frazioni sindacali più arrabbiate. La finanza rossa è molto più disgragata di quanto credano i comunistofobici. Per tutti gli altri, politici e non, ci vedo un gran giro di soldi che possono andare a finire ovunque, dalle tasche dei funzionari a società private, ripeto PRIVATE, che usano il denaro pubblico che svilupparsi o sostenersi. Gli interessi in gioco quindi quanto meno sono trasversali, e chi ci guadagna di più non sono i sindacati.



Vabbè, ma fare di tutte le erbe un fascio è più facile e dà soddisfazioni più immediate.
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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 02-04-2007 13:35  
Dopo quello che è successo in Argentina è veramente risibile che ci sia qualcuno che difende la logica "neoliberale"! L'Argentina era uno dei Paesi più liberisti del mondo, lodato da Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale eppure sta faticosamente uscendo da una crisi economica che l'ha ridotto in condizioni da Terzo Mondo.
Colpa dei "sindacalisti in pectore?"

Gli effetti del neoliberismo USA, poi li abbiamo visti a New Orleans quando c'è stato l'uragano Katrina: migliaia di fondi tagliati alla Fema (la Protezione Civile americana),gli argini del fiume Mississippi fatti con la merda in nome del neoliberismo.
Eccola l'umana logica neoliberale!!

Diosanto, ormai l'hanno capito anche i bimbi scemi: è vero che il capitalismo incrementa la ricchezza, ma non la distribuisce equamente.
Negli USA ci sono sacche di povertà estrema che con Bush sono aumentate!
Ma come ragiona Futurist?

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 02-04-2007 alle 13:38 ]

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 02-04-2007 13:38  
quote:
In data 2007-04-02 13:11, Hyperion19 scrive:
quote:
In data 2007-04-02 12:15, Futurist scrive:
Sindacalisti, diessini, Bertinotti, etc. non vorrebbero mai far fallire le aziende perchè ovviamente tanti lavoratori perderebbero il posto, etc. Ma difatto è ciò che fanno, la realtà odierna è questa, l'economia italiana si avvicina al baratro.


Futurist tu credi ai fantasmi, e agli uomini neri che operano gratuitamente il male. Alcuni nostri politici sono miopi, altri palesemente incapaci, ma è un discorso che accomuna gli shieramenti.

Generalmente qualcuno si adopera per la distruzione di qualcosa se ne scorge un vantaggio personale, il principale che posso vedere per gli uomini di sinistra è garantirsi il voto e le simpatie delle frazioni sindacali più arrabbiate. La finanza rossa è molto più disgragata di quanto credano i comunistofobici. Per tutti gli altri, politici e non, ci vedo un gran giro di soldi che possono andare a finire ovunque, dalle tasche dei funzionari a società private, ripeto PRIVATE, che usano il denaro pubblico che svilupparsi o sostenersi. Gli interessi in gioco quindi quanto meno sono trasversali, e chi ci guadagna di più non sono i sindacati.


Sono sostanzialmente d'accordo.
Ma infatti il punto non è capire se i politici sono in buona o malafede, così come i sindacati. Non è neanche importante più di tanto il colore politico.
Il punto è che la politica, in un mercato libero, non dovrebbe mettere bocca. Tantopiù senza il consenso popolare.
Il sistema concorrenziale, in Italia, non è mai veramente esistito (certo poteva essere anche peggio, nei CdA, nelle giunte e nei parlamenti invece di comunisti ci potevano essere dei preti... rabbrividisco).

E l'aumento di ricchezza non è un "effetto collaterale" di un mercato concorrenziale, ma il fine ultimo dell'economia.
_________________
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 02-04-2007 14:15  
quote:
In data 2007-04-02 13:38, Futurist scrive:

Sono sostanzialmente d'accordo.
Ma infatti il punto non è capire se i politici sono in buona o malafede, così come i sindacati. Non è neanche importante più di tanto il colore politico.
Il punto è che la politica, in un mercato libero, non dovrebbe mettere bocca. Tantopiù senza il consenso popolare.



Il punto è che un sistema del genere lo trovi scritto sul manualetto di Milton Friedman, ma non ha nessuna attinenza con la realtà.
I più grandi imperi economici (Usa, Giappone, Cina) si basano sull'assistenzialismo statale ai privati, ed è questo l'unico motivo per cui possono prosperare ed essere protetti dalle insidie del mercato.
L'era Reagan è stata descritta come il più grande baluardo del protezionismo economico, non so se sei aggiornato.
Le tue sono favole per nascondere un'economia di stampo feudale di privilegi ingiustificabili , di clientelismo e zeppa di parassiti.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 02-04-2007 alle 14:20 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 02-04-2007 14:34  
In un sistema libero la politica non dovrebbe mettere bocca.
Parola di Futurist.

Leggete allora cosa scriveva Futurist a proposito del generosissimo SGRAVIO FISCALE che il governo Prodi ha concesso alle imprese PRIVATE ,unico sgravio in una finanziaria tutta tagli (sanità , università) tasse (aumento IRPEF) per i comuni cittadini che non fanno parte dell' élite del mondo imprenditoriale privato.

Leggete come si dichiarava favorevolissimo all'intervento statale in campo economico con tutta una serie di progetti che prevedevano anche la costruzione di centrali nucleari (a spese ovviamente del contribuente e dai profitti poi privati).

Ma leggete suvvia...

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 02-04-2007 14:34  
Inviato: 07-07-2006 20:04
quote:

La manovra invece avrà il risultato di dare un vantaggio alle aziende italiane sui mercati esteri, favorendo l'export, quindi si potrebbe sostenere che in un ipotetico mercato mondiale l'Italia si ponga in una posizione di concorrenza sleale. Ma in realtà è scorretto parlare di vantaggio o concorrenza sleale, sarebbe più giusto parlare di ripristino di una situazione sostenibile di equilibrio, cosa che un mercato libero esige. E' palese infatti che da 20 anni almeno, tassa su tassa, le attività produttivi siano state gravate da oneri insostenibili. Le aziende aumentano i costi di produzione e quindi di vendita e quindi perdono quote sui mercati internazionali e quindi l'italia rimane in sovrapproduzione, incapace di vendere i prodotti che produce per poi ricomprarsi le materie prime necessarie per il sustentamento della nazione con una disoccupazione incontrollata come rimedio o in alternativa il potere d'acquisto in caduta libera (quello che è successo). Gli effetti negativi di un esclusione progressiva dal mercato globale sarebbero incalcolabili.
Pertanto è imperativo che l'Italia si imponga sul mercato globale ed è imperativo che le imprese italiane siano messe in condizione di imporsi sul mercato globale. Le imprese sul mercato si impongono con la competitività del prodotto. Ci sono molti fattori che contribuiscono alla competitività del prodotto, il prezzo è uno di questi su cui il governo ha il potere, il dovere e la volontà, conferitagli dal popolo, di intervenire.
Si potrebbe intervenire anche sulla qualità dei prodotti incrementando la ricerca e la produzione di oggetti dall'alto profilo tecnologico... ma così facendo un mucchio di lavoratori semianalfabeti iscritti al PRC diventerebbero non più in grado di fare il loro lavoro, troppo sofisticato. Diventerebbero lavoratori obsoleti... così tutti concordano che è meglio conservare i vecchi metodi, sempre più vecchi, lasciando fuggire i pochi cervelli altrove.
Invece intervenire sul cuneo fiscale significa diminuire il costo della produzione italiana, rendendo i prodotti più competitivi anche se la qualità rimane mediocre. Non è l'unico modo per diminuire i prezzi. Ci sono anche altri interventi possibili. Si potrebbe per esempio diminuire i costi di approvvigionamento energetico costruendo bellissime centrali nucleari, oppure si potrebbero abbattere i costi di trasporto costruendo bellissime autostrade e bellissimi ponti sugli stretti, oppure si potrebbero assumere dei bellissimi macchinari per fare il lavoro degli operai...


_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 02-04-2007 14:37  
E' imperativo che le imprese (private ovvio) vengano messe dallo Stato in condizione di...
Lo dice Futurist.
E questa è la vera dottrina liberista, al di là della favola del libero mercato,perchè quella sì che è veramente la più grossa favola che si possa raccontare.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 02-04-2007 alle 14:37 ]

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Hyperion19

Reg.: 23 Mar 2007
Messaggi: 516
Da: Firenze (FI)
Inviato: 02-04-2007 15:06  
quote:
In data 2007-04-02 12:59, Futurist scrive:
La logica neoliberale del profitto è molto umana, perchè garantisce alla società un sistema economico in grado di incrementare sempre più la ricchezza comune, aumentando di conseguenza la ricchezza dei singoli, perfino la richezza dei più umili. Lo stato può contare quindi su entrate sempre maggiori, il cittadino su un potere di acquisto sempre crescente... le logiche dell'assistenzialismo al lavoratore in tutto ciò fungono solo da rallentatore. Sono sterili.



Il benessere del più umile rientra nell'utile generale ma più che altro in quello paticolare di chi beneficia più di tutti dell'attuale stato di cose. Ed è un benessere sub condicione. Cioè governato nei modi e nei tempi dall'utile di qualcun'altro. Più attenzione all'uomo significa capire che tutti hanno il medesimo diritto alla determinazione del proprio futuro senza subire condizionamenti di poteri altri.
La costituzione americana è andata più vicina di ogni altra dichiarazione di principi al concetto: ogni uomo ha diritto alla ricerca della felicità, e a pretendere che ai turabatori dell'arminia e dei suoi progetti individuali sia impedito di perseguire piani di sfruttamento o osctacolamento. E' un modo per porre l'uomo al centro. Qui sta il senso della parola opportunità. E dare opportunità all'uomo è il compito di uno stato che sia espressione dei diritti e delle ambizioni del gen. umano piuttosto che di alcuni gruppi di affaristi.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 02-04-2007 15:10  
quote:
In data 2007-04-02 14:34, Quilty scrive:
In un sistema libero la politica non dovrebbe mettere bocca.
Parola di Futurist.

Leggete allora cosa scriveva Futurist a proposito del generosissimo SGRAVIO FISCALE che il governo Prodi ha concesso alle imprese PRIVATE ,unico sgravio in una finanziaria tutta tagli (sanità , università) tasse (aumento IRPEF) per i comuni cittadini che non fanno parte dell' élite del mondo imprenditoriale privato.

Leggete come si dichiarava favorevolissimo all'intervento statale in campo economico con tutta una serie di progetti che prevedevano anche la costruzione di centrali nucleari (a spese ovviamente del contribuente e dai profitti poi privati).

Ma leggete suvvia...



Ma non farmi ridere. Il governo italiano per anni ha dato privelegi e sostenuto ingiustizie in campo economico. Togliere questa merda non significa intervenire sul mercato, ma cessare di intervenire sul mercato.
Il tuo patetico tentativo di ribaltare la realtà non dimostra granchè, solo che i comunisti vedono le aziende come galline da spennare con le tasse.
Compito del governo, ripeto, non è quello di controllare il mercato, ma quello di tutelare il mercato. Così come compito del sindacato non è quello di controllare il lavoratore, ma di tutelarlo.
Quilty, se ancora non cogli questa evidente sfumatura tra controllo e tutela vuol dire che sei un dispotico totalitario senza speranza.
_________________
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"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields)

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